31 Agosto 2015
Partenza sempre dal posteggio di Plan. Ci avviamo lungo la sterrata per la Lazinser Hof e Lazinser Alm.
Proseguiamo quindi a tornanti in direzione del rifugio Petrarca fino al bivio per il P.so Lazins.
Il P.so si vede poco dopo e sarà un martirio
. Una lunga risalita su prati. Il punto topico sembra non arrivare mai, ovvero quando si comincerà a salire veramente? In verità pian pianetto si sale, comodi su sentiero, qualche volta perdiamo la traccia ma tanto dobbiamo andare sempre diritti. Arrivati poco sotto il passo, il sentiero diventa pietraia e quindi su ripidi tra blocchi, mica poteva arrivare con comodi tornantini, beh alla fine dopo quattro ore e tombola arriviamo al P.so di Lazins.
La nostra intenzione sarebbe stata di salire entrambe le cima, anche se la Cima Rosa l’abbiamo salita anni fa, ma, sul cartello che indica la cima, è attaccato un foglietto con un messaggio in tedesco, capiamo solo ACHTUNG, nessun in giro, per cui per evitare di cacciarci nei guai deviamo verso l’altra cima.
Primi passaggi su facili placche, breve tratto di cresta e poi un passaggino un poco delicato da cui vediamo scendere una cordata di tre persone. Non abbiamo info sulla salita ma essendo bollata confidiamo su difficoltà non eccessive, per cui proseguiamo.
Raggiungiamo e scendiamo un canaletto di sfasciumi. Da qui fare molta attenzione. Si percorre un traverso, in parte attrezzato e con sabbiolina e sassi instabili. Ci si porta quindi sotto la verticale della cima, ancora qualche passaggio tra pietre instabili poi, aumentando di dimensione diventano più stabili, anche se è un po’ inquietante passarci in mezzo!
Dalla cima grande panorama, grazie anche al fatto che la nebbia che ha avvolto la cima fino a questo momento, si sta dissolvendo.
Ritorniamo quindi al P.so di Lazins. Vista l’ora la cosa più saggia, sarebbe quella di tornare da dove siamo saliti ma solo l’idea di rifare tutta la valle, per quanto bella…puntiamo quindi al Bivacco Lammer. Ancora su e giù su pietraia e dopo circa un’oretta lo raggiungiamo. Sosta pappa e quindi rientro dalla valle parallela alla precedente, più bella e più varia. Ci ricongiungiamo al sentiero dell’andata nei pressi della Andelsalm e quindi rientro al posteggio di Plan, è tardi ma lo sapevamo!
A casa grazie a Google Translate traduco il foglietto. A causa del sentiero franato o che frana, questo non era chiaro, si sconsiglia la salita alla cima, beh magari metterlo anche in italiano? Poco sotto al P.so c’è un rifugio, se il rifugista non ha tempo di salire a metterlo qualcuno a cui affidarlo penso si potrebbe trovare no?