06.05.14
In contiuna esplorazione di questo lato del Sud Tirolo. Tra le alte vette di confine, una zona particolarmente prediletta dagli scialpinisti è quella attorno al Lago di Neves, dove si sviluppano due percorsi interessanti, adatti alla tarda stagione: il Gran Mesule e la Punta Bianca. Entrambe le vette sono molto frequentate per la relativamente facile salita, i pendii ampi e la ragguardevole quota raggiungibile. Tra le due, il Mesule è quello alpinisticamente più difficile e, trovandomi solo, ho preferito ripiegare sulla più accessibile Punta Bianca, sentinella del Gran Pilastro.
Nel pomeriggio, dopo la gita alla Croda Nera sulle Vedrette di Ries, mi porto nella bella vallata di Selva dei Molini in direzione del Lago di Neves
Selva dei MoliniLappago e la Punta BiancaArrivo dunque alla diga del Lago di Neves dove parcheggio e passo la notte in macchina
Il Lago di Neves e la Punta BiancaSveglia alle 4 e mezza, alle 5 sono con gli sci in spalla in cammino sopra la diga in direzione della Val della Pipa. Imboccato il sentiero estivo per il Rifugio Ponte di ghiaccio, rimonto il ripido e rado bosco fino alla spianata superiore. Calzo dunque gli sci e risalgo per il dolce avvallamento con alle spalle un sole caliginoso che filtra dallo strato alto di nubi.
La Valle della PipaLe Vedrette di RiesPercorsa tutta la lunga vallata, una volta in vista del Rifugio Ponte di Ghiaccio, svolto decisamente a destra per risalire il ripido pendio reso molto duro dal forte rigelo della notte.
Il Rifugio Ponte di GhiaccioCalzati i rampant, proseguo più in alto su terreno meno ripido in direzione di un'altra erta
Il ripido ma spazioso pendio, un "tutina" mi brucia di bruttoSuperato questo tratto, la pendenza scema e, in corrispondenza di un ometto, faccio una breve pausa. Lontana, più in alto, è gia ben visibile la larga Forcella Alta di Punta Bianca.
Pausa sui morbidi pendii sotto alla Forcella Alta di Punta BiancaRimessomi in marcia, solco a larghe zeta il morbido pendio e, dietro di me, iniziano a sfilare le Dolomiti, delle quali una spicca in particolare
La MarmoladaIn poco tempo, raggiungo la splendida forcella dove la vista si apre sull'immenso e poco avvicinabile Gran Pilastro con la sconfinata ed omonima vedretta che si perde verso la Val di Vizze
Dalla Forcella verso il Gran PilastroSplendida veduta attraverso la Forcella Alta di Punta BiancaOra cerco di tagliare, quanto più in alto possibile, il pendio sottostante la cresta sud al fine di guadagnare una valletta che permette l'accesso alla stessa
Traversando sotto il crinaleCon le ultime zeta, mi porto sotto la vetta e proseguo ancora un pò con gli sci fin qualche metro sotto la vetta
Gli ultimi 30 metri sotto la cimaAbbandono dunque gli sci per raggiugnere la croce di vetta
Gli sci sotto alla vettaCon prudenza mi porto alla croce di vetta dove lo sguardo spazia sconfinato cadendo principalmente sul Gran Pilastro, il Gran Mesule, le Vedrette di Ries e le Dolomiti: una meraviglia
La croce di vetta con il Gran MesuleIl Gran PilastroLa Valle di Selva dei MoliniIl superbo CollaltoLe Tre Cime di LavaredoIl Gran Mesule e le alpi aurineInizio la discesa su neve farinosa nel colletto e sul traverso fino alla forcella, poi continuo al sole su neve perfetta, trasformata e appena mollata il giusto. Sul tratto ripido trovo neve un pò più sciolta causa la decisa esposizione sud ma subito migliora nella valle della Pipa. L'ultimo tratto di bosco lo evito saggiamente tenendomi più in alto, sulla destra orografica, e discendendo un canalino tra gli alberi piuttosto inclinato ma che permette di tagliare parecchio. In breve concludo la stupenda sciata quasi alla diga dove, per gli ultimi 100 metri, cammino osservando la fantastica mèta raggiunta in mattinata
La Punta Bianca dalla diga del Lago di NevesDislivello: 1500 metri
Difficoltà: BSA (alpinisticamente banalissima)
Neve: polvere e crosta soffice nella parte alta, poi firn