Forra del Lupo
Abbiamo voluto esplorare una zona ignota, ovvero il percorso in trincea della “
Forra del Lupo” (in tedesco "Wolfsschlucht") a SE di
Serrada, sull’
Altopiano di Folgaria. E’ un
lunghissimo trincerone della Grande Guerra i cui
lavori di recupero e ripristino sono iniziati l’anno scorso per opera dei gruppi ANA Serrada ANA Terragnolo, Sporting Club Serrada, Scout CNGEI Rovereto, Associazione Giovani 2000, Gruppo Costumi Tradizionali Terragnolo.
Durante i lavori di ripristino delle trincee e una foto d'epoca (per cortesia di Cristina Corradini -
Forra del Lupo)
I lavori non sono ancora conclusi, l’inagurazione è prevista per il prossimo luglio:
il sentiero è quindi ufficialmente chiuso e chi lo percorre lo fa a suo rischio a pericolo. Tuttavia noi lo abbiamo
percorso senza particolari difficoltà. Abbiamo usato solo i provvidenziali ramponcelli per affrontare al meglio i tratti innevati e ghiacciati.
L'inizio del sentiero che conduce alle trincee
Il percorso si sviluppa lungo la scogliera a picco sulla valle di Terragnolo
La segnaletica lungo il percorso è ancora parziale, in alcuni punti bisogna un po’ cercare la traccia ma non ci sono grossi problemi.
L’itinerario percorre la sommità della scogliera rocciosa affacciata sulla valle di Terragnolo, che si sviluppa da Serrada verso sudest fino alle propaggini del
Dosso delle Somme, sulla cui cima ci sono le rovine del
forte Werk Serrada.
Una della tante postazioni di osservazione sulla Valla di Terragnolo, con vista verso il Pasubio e col Col Santo
Vista sulla Valle di Terragnolo verso ovest, sullo sfondo il Monte Altissimo di Nago
Dal piazzale del
ristorante Cugola si prende
la strada poco a monte per un centinaio di metri, quindi al cartello “
Giro delle trincee” si devia per un sentiero che scende leggermente di quota. Un ponticello in legno conduce al bivio per la palestra di roccia: si prende il sentiero a monte che porta lungo
il trincerone che si sviluppa lungo il crinale, spesso a filo sulle rocce a precipizio, in una lunga serie di postazioni fortificate, osservatori, caverne, feritoie, lunghe scalinate scavate nella roccia, anfratti rocciosi.
Le trincee realizzate sul crinale erano un
eccezionale punto di osservazione sulla Valle di Terragnolo, il Pasubio e il Passo Borcola, dal quale l’esercito italiano avrebbe potuto minacciare Rovereto. Il punto più spettacolare del percorso è la Forra del Lupo, una stretta gola rocciosa profonda una ventina di metri che si insinua nella montagna lungo una
spaccatura naturale.
Nella forra del Lupo
Le scalinate sono state riportate alla luce da un minuzioso lavoro di ripristino
Il trincerone prosegue con lunghe
scalinate,
caverne,
resti di baraccamenti nascosti in profonde fosse e crepacci del terreno. Giunti ai piedi del
Dosso delle Somme, abbandoniamo i resti della trincea per risalire
lungo la strada militare fino al forte, incontrando
vari ruderi di edifici.
Ai piedi del Dosso delle Somme prendiamo la strada militare che sale alla cima
La spianata ai piedi del Dosso delle Somme coi ruderi del grande edificio
Lo stesso edificio in una foto d'epoca
Casermetta poco sotto la cima
Dalla cima verso Monte Maggio e Passo Borcola
Corvo con vista sul Brenta
Arrivati in cima al
Dosso delle Somme a m 1670 il panorama a 360° è davvero grandioso. Per la sua imponenza il
Forte di Serrada fu una delle principali
strutture difensive austro-ungariche di tutto il fronte. Venne costruito relativamente tardi tra il 1912 ed il 1915.
Forte Dosso delle Somme / Werk Serrada
Il forte in una foto d'epoca, dopo un bombardamento
Ufficiali in ricognizione
Era dotato di
4 obici da 100 mm difesi da delle cupole di acciaio (pesanti 24 tonnellate), da
2 cannoni da 60 mm e da
22 mitragliatrici da 8 mm. Grazie alla gittata degli obici (7 chilometri) il forte era in grado di controllare il
versante settentrionale del Pasubio (in particolare del Col Santo) e di bloccare assieme al vicino Forte Sommo Alto un'eventuale risalita dalla
Valle di Terragnolo.
Vista sul Cornetto della Vigolana
Veduta verso il Pasubio
Come altri forti di questa zona, anche questo venne
pesantemente bombardato dagli italiani, specialmente nei primi giorni di guerra con
bombe e granate sparate dal Passo della Borcola. Ciononostante le strutture resistettero bene e vennero utilizzate come base d'appoggio per la grande azione austro-ungarica del maggio 1916 e non venne mai attaccato dalla fanteria italiana.
Forte Dosso delle Somme - Werk Serrada
La struttura oggi è molto malandata, si può osservare la grandiosa facciata col fossato antistante ingombro di macerie. Parte dei piani superiori è crollata. Sembra che alcune gallerie all’interno siano ancora praticabili, anche se non è consigliato per rischio crolli.
La parte superiore del forte è uno sfacelo di fosse dovute ai bombardamenti e all’opera dei recuperanti che dopo la guerra recuperavano ferro e acciaio.
Ritorno verso la Martinella con lo sfondo del Brenta
Ultimo sguardo sul forte prima del rientro, sullo sfondo il Pasubio
Per il ritorno tagliamo per i costoni con poca neve
verso la Martinella fino a raggiungere un tratto della pista che porta fino alla
Baita Tonda. Di qui per la vecchia pista caliamo fino a intercettare il sentiero dell’andata fino alla macchina.
Ultime luci sulla vecchia pista chiusa, tutta per noi
Sviluppo 12 km, dislivello circa 450 metri. Un giro facile, istruttivo, alla portata di tutti, per nulla faticoso tra attrazioni naturalistiche e storiche, con bellissimi panorami.
Il percorso