Ebbene si, ce l'hanno fatta. Il
collegamento Passo Rolle - San Martino è stato confermato ed approvato: si tratta di decine di milioni di € stanziati dalla Provincia in un altro scempio ambientale. Per chi vuole approfondire rimando all'Adige o al Trentino di oggi, 31 dicembre 2008. Da quanto ho capito i
lavori inizieranno ad autunno 2009, quindi per chi vuole vedere la zona di colbricon senza ruspe cantieri e grossi piloni di cemento si sbrighi.
Ricordo che tale progetto è stato fortemente criticato dalla SAT, che ha creato un dossier sull'impatto ambientale di un tale progetto, di cui in seguito le conclusioni:
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In conclusione la Società degli Alpinisti Tridentini conferma il proprio giudizio negativo sul progetto di
collegamento funiviario in quanto:- Attraversa zona di riserva integrale del Parco naturale;
- non costituisce sistema di mobilità alternativa;
- compromette pesantemente il paesaggio della zona dei laghi di Colbricon;
- comporta una perdita netta di appetibilità turistica estiva, un settore in trend positivo;
- rappresenta un investimento ingentissimo di risorse pubbliche a favore di un solo comparto, senza promuovere nuove progettualità e percorsi innovativi e lungimiranti;
- provoca un pesante impatto sulla vegetazione e sulla fauna.
- Viene sensibilmente sminuita la credibilità dell’Ente Parco Paneveggio Pale di S. Martino in particolare e di tutti gli altri parchi naturali in genere, che, in quanto aree vocate e certificate a “riserva integrale” possono essere impunemente stralciate ed attraversate da manufatti come quelli proposti. Tutto ciò sicuramente indebolisce l’idea di parco che è nell'immaginario collettivo recando sicuro danno alla realtà ecoturistica Trentina. "Per chi vuole approfondire ecco di seguito il PDF del dossier completo:
http://www.sat.tn.it/documenti_modulistica/osservazioni_via_passorolle_smartino.pdfe
http://www.sat.tn.it/documenti_modulistica/controdeduzioni_coll_passorolle_smartino.pdfNon possiamo fare nulla? Raccolta firme? Petizioni? Qualche idea? Almeno potremo dire: "Ci abbiamo provato"

Articolo estratto dall'Adige:
SAN MARTINO - Sì al collegamento San Martino-Rolle, ma lungo la Valle del Cismon. Lo chiede l'associazione Italia Nostra, ritenendo «utile e necessario il collegamento a fune», ma non lungo il crinale della Cavallazza. «Il percorso - scrive il presidente
Paolo Mayr -
risulterebbe in gran parte al di fuori del Parco, centrale rispetto alla conca e all'abitato di S. Martino e ai sistemi sciistici est ed ovest, che ad esso potranno convergere. In tale valle dovranno necessariamente essere realizzate inoltre la pista di rientro dal Passo e le due diramazioni verso gli impianti a est e a ovest, del Col Verde e di Malga Ces». A giudizio di Mayr, «Chiaramente il numero dei sostegni e delle difficoltà saranno superiori a quelle previste nella traversata della Cavallazza, ma l'impatto sarà sicuramente accettabile, se si seguirà il terreno a quote contenute, come peraltro si riscontra in impianti analoghi, ad esempio nel collegamento tra Ponte di Legno e Passo del Tonale. Questa linea diretta potrà rispondere veramente alla caratteristica di percorso di mobilità alternativa, quale struttura di trasporto collettivo a basso contenuto energetico e con possibilità di utilizzo in tutte le stagioni. In linea quindi coi programmi di riduzione dei consumi energetici e dei relativi prodotti inquinanti e gas serra, causa dimostrata dei cambiamenti climatici in atto». Il giudizio sul percorso
Malga Ces-Passo Rolle, è invece «nettamente negativo - scrive Mayr - oltre che per gli impatti naturalistici, archeologici, ambientali, (
sussiste un insuperabile contrasto con le Direttive europee in materia ambientale), per la sua posizione decentrata, per cui sarebbe più correttamente da considerare quale ampliamento del sistema di impianti Tognola-Ces. La partenza dista su strada circa 4 km da San Martino e 360 metri di dislivello, o è raggiungibile salendo su due impianti; mentre il percorso dall'abitato di San Martino a Passo Rolle sulla statale dista circa 9 km, con 500 metri di dislivello. È dubbio quindi che l'impianto proposto possa esercitare sull'utente motorizzato un'attrazione tale da dissuaderlo a compiere il percorso diretto con la propria auto, tra l'altro senza trasbordi e in un tempo minore. Viceversa la nostra proposta alternativa avrebbe caratteristiche molto più convincenti per indurre all'uso del mezzo di trasporto a fine collettivo. L'impianto autorizzato dalla Giunta provinciale è poi privo di pista di rientro e dei collegamenti con i sistemi di Malga Ces e del Col Verde. Ancor più, non è ipotizzabile un consistente utilizzo estivo, quale alternativa al traffico veicolare su gomma, sia per la posizione decentrata, sia per la difficoltà economica dovuta alla rigidità gestionale di una funivia da 100 posti».
Intervento di un altro lettore (anche del forum girovagandoinmontagna?)Colbricon, no agli impianti Combattiamo uniti Caro Direttore, ogni volta che ritorno in ciò che resta del mio amato Trentino trovo sempre una brutta sorpresa: mi riferisco ai programmi della giunta Dellai, riportati sull'Adige del 4 gennaio 2009, con lo scellerato proposito di violare con il solito impianto a fune (a favore dei soliti «grandi elettori») la zona del Colbricon, nel Parco Naturale di Paneveggio. Leggo pure di un pericoloso «piano» per la riabilitazione delle baite (cui prodest?). A suo tempo ho partecipato alle battaglie contro la
distruzione della Val Giumela e contro gli impianti del Brenta. Battaglie in verità tutte perse, per la tracotanza che assumono, in Trentino più che altrove, il potere dei
quattrini e dei voti. Ora, questi galletti provinciali, assolutamente privi di un minimo di cultura del luogo, dotati di miopi visioni ambientali, tornano alla carica con altre folli proposte. Mi chiedo: ma questa Giunta rappresenta davvero i trentini? Ha ancora un qualche legame con la parte migliore del popolo, quella che affonda le sue radici nell'antico rispetto della natura, della montagna, della sobrietà, della fatica, della sacralità del luogo e delle sue tradizioni? Io sono convinto di no, nonostante il loro successo elettorale (ma nell'opulento Trentino, mi dicono, è facile comprare tutto, forse anche i voti?). Paolo Mayr di Italia Nostra ha tutto il mio appoggio nel cercare di fermare questa cavalcata di nuovi Lanzichenecchi; il lettore M.P. (
ndr Mett, io) chiede che anche la Sat esca allo scoperto e cerchi almeno di salvare il salvabile: da vecchio satino non posso che associarmi. Suvvia chi si riconosce ancora in antichi e saldi valori faccia quadrato e combatta contro questi devastanti programmi: non mi occupo di politica ma sono pronto a unirmi a loro. Lorenzo F.
Ragazzuoli vi metto il dettaglio della cartina di seguito. Notare quanti impianti già esistono. Io non lo farei da nessuna parte ma tra Cismon e Colbricon sceglierei anch'io il Cismon.

Scusate c'è un pezzo di tastiera, comunque la zona è in alto a destra per cui non reca alcun disturbo

e in ultimo il rendering dell'impianto sul Colbricon ............................ ma che bello

TG3 regionale che dedica un servizio al caso del collegamento Rolle- san Martino: (serve real player)
http://www.inforegioni.rai.it//ram/regioni/trentino/tgr/20090110new1biftgr_ore_19_30_del_giorno_10_gennaio_2009-trentino-00.ram