Autore Topic: Collegamento Passo ROLLE - SAN MARTINO confermato- ADDIO AI LAGHI DI COLBRICON  (Letto 16322 volte)

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Offline Mett

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Ebbene si, ce l'hanno fatta. Il collegamento Passo Rolle - San Martino è stato confermato ed approvato: si tratta di decine di milioni di € stanziati dalla Provincia in un altro scempio ambientale. Per chi vuole approfondire rimando all'Adige o al Trentino di oggi, 31 dicembre 2008. Da quanto ho capito i lavori inizieranno ad autunno 2009, quindi per chi vuole vedere la zona di colbricon senza ruspe cantieri e grossi piloni di cemento si sbrighi.

Ricordo che tale progetto è stato fortemente criticato dalla SAT, che ha creato un dossier sull'impatto ambientale di un tale progetto, di cui in seguito le conclusioni:

"" In conclusione la Società degli Alpinisti Tridentini conferma il proprio giudizio negativo sul progetto di
collegamento funiviario in quanto:


- Attraversa zona di riserva integrale del Parco naturale;

- non costituisce sistema di mobilità alternativa;

- compromette pesantemente il paesaggio della zona dei laghi di Colbricon;

- comporta una perdita netta di appetibilità turistica estiva, un settore in trend positivo;

- rappresenta un investimento ingentissimo di risorse pubbliche a favore di un solo comparto, senza promuovere nuove progettualità e percorsi innovativi e lungimiranti;

- provoca un pesante impatto sulla vegetazione e sulla fauna.

- Viene sensibilmente sminuita la credibilità dell’Ente Parco Paneveggio Pale di S. Martino in particolare e di tutti gli altri parchi naturali in genere, che, in quanto aree vocate e certificate a “riserva integrale” possono essere impunemente stralciate ed attraversate da manufatti come quelli proposti. Tutto ciò sicuramente indebolisce l’idea di parco che è nell'immaginario collettivo recando sicuro danno alla realtà ecoturistica Trentina. "


Per chi vuole approfondire ecco di seguito il PDF del dossier completo:
http://www.sat.tn.it/documenti_modulistica/osservazioni_via_passorolle_smartino.pdf
e
http://www.sat.tn.it/documenti_modulistica/controdeduzioni_coll_passorolle_smartino.pdf

Non possiamo fare nulla? Raccolta firme? Petizioni? Qualche idea? Almeno potremo dire: "Ci abbiamo provato"  :-\ >:(

Articolo estratto dall'Adige:
SAN MARTINO - Sì al collegamento San Martino-Rolle, ma lungo la Valle del Cismon. Lo chiede l'associazione Italia Nostra, ritenendo «utile e necessario il collegamento a fune», ma non lungo il crinale della Cavallazza. «Il percorso - scrive il presidente Paolo Mayr - risulterebbe in gran parte al di fuori del Parco, centrale rispetto alla conca e all'abitato di S. Martino e ai sistemi sciistici est ed ovest, che ad esso potranno convergere. In tale valle dovranno necessariamente essere realizzate inoltre la pista di rientro dal Passo e le due diramazioni verso gli impianti a est e a ovest, del Col Verde e di Malga Ces». A giudizio di Mayr, «Chiaramente il numero dei sostegni e delle difficoltà saranno superiori a quelle previste nella traversata della Cavallazza, ma l'impatto sarà sicuramente accettabile, se si seguirà il terreno a quote contenute, come peraltro si riscontra in impianti analoghi, ad esempio nel collegamento tra Ponte di Legno e Passo del Tonale. Questa linea diretta potrà rispondere veramente alla caratteristica di percorso di mobilità alternativa, quale struttura di trasporto collettivo a basso contenuto energetico e con possibilità di utilizzo in tutte le stagioni. In linea quindi coi programmi di riduzione dei consumi energetici e dei relativi prodotti inquinanti e gas serra, causa dimostrata dei cambiamenti climatici in atto». Il giudizio sul percorso Malga Ces-Passo Rolle, è invece «nettamente negativo - scrive Mayr - oltre che per gli impatti naturalistici, archeologici, ambientali, (sussiste un insuperabile contrasto con le Direttive europee in materia ambientale), per la sua posizione decentrata, per cui sarebbe più correttamente da considerare quale ampliamento del sistema di impianti Tognola-Ces. La partenza dista su strada circa 4 km da San Martino e 360 metri di dislivello, o è raggiungibile salendo su due impianti; mentre il percorso dall'abitato di San Martino a Passo Rolle sulla statale dista circa 9 km, con 500 metri di dislivello. È dubbio quindi che l'impianto proposto possa esercitare sull'utente motorizzato un'attrazione tale da dissuaderlo a compiere il percorso diretto con la propria auto, tra l'altro senza trasbordi e in un tempo minore. Viceversa la nostra proposta alternativa avrebbe caratteristiche molto più convincenti per indurre all'uso del mezzo di trasporto a fine collettivo. L'impianto autorizzato dalla Giunta provinciale è poi privo di pista di rientro e dei collegamenti con i sistemi di Malga Ces e del Col Verde. Ancor più, non è ipotizzabile un consistente utilizzo estivo, quale alternativa al traffico veicolare su gomma, sia per la posizione decentrata, sia per la difficoltà economica dovuta alla rigidità gestionale di una funivia da 100 posti».



Intervento di un altro lettore (anche del forum girovagandoinmontagna?)
Colbricon, no agli impianti Combattiamo uniti Caro Direttore, ogni volta che ritorno in ciò che resta del mio amato Trentino trovo sempre una brutta sorpresa: mi riferisco ai programmi della giunta Dellai, riportati sull'Adige del 4 gennaio 2009, con lo scellerato proposito di violare con il solito impianto a fune (a favore dei soliti «grandi elettori») la zona del Colbricon, nel Parco Naturale di Paneveggio. Leggo pure di un pericoloso «piano» per la riabilitazione delle baite (cui prodest?). A suo tempo ho partecipato alle battaglie contro la distruzione della Val Giumela e contro gli impianti del Brenta. Battaglie in verità tutte perse, per la tracotanza che assumono, in Trentino più che altrove, il potere dei quattrini e dei voti. Ora, questi galletti provinciali, assolutamente privi di un minimo di cultura del luogo, dotati di miopi visioni ambientali, tornano alla carica con altre folli proposte. Mi chiedo: ma questa Giunta rappresenta davvero i trentini? Ha ancora un qualche legame con la parte migliore del popolo, quella che affonda le sue radici nell'antico rispetto della natura, della montagna, della sobrietà, della fatica, della sacralità del luogo e delle sue tradizioni? Io sono convinto di no, nonostante il loro successo elettorale (ma nell'opulento Trentino, mi dicono, è facile comprare tutto, forse anche i voti?). Paolo Mayr di Italia Nostra ha tutto il mio appoggio nel cercare di fermare questa cavalcata di nuovi Lanzichenecchi; il lettore M.P. (ndr Mett, io) chiede che anche la Sat esca allo scoperto e cerchi almeno di salvare il salvabile: da vecchio satino non posso che associarmi. Suvvia chi si riconosce ancora in antichi e saldi valori faccia quadrato e combatta contro questi devastanti programmi: non mi occupo di politica ma sono pronto a unirmi a loro. Lorenzo F.

Ragazzuoli vi metto il dettaglio della cartina di seguito. Notare quanti impianti già esistono. Io non lo farei da nessuna parte ma tra Cismon e Colbricon sceglierei anch'io il Cismon.

Scusate c'è un pezzo di tastiera, comunque la zona è in alto a destra per cui non reca alcun disturbo  ;D

e in ultimo il rendering dell'impianto sul Colbricon ............................ ma che bello


TG3 regionale che dedica un servizio al caso del collegamento Rolle- san Martino: (serve real player)
http://www.inforegioni.rai.it//ram/regioni/trentino/tgr/20090110new1biftgr_ore_19_30_del_giorno_10_gennaio_2009-trentino-00.ram
« Ultima modifica: 11/01/2009 15:12 da Mett »

Offline AGH

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che possiamo fare? si, piangere :( Tanto fanno quello che vogliono :(((
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Dai AGH non caliamo le braghe!!

Offline AGH

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Dai AGH non caliamo le braghe!!

:) mett, ti ricordi la val jumela? Com'è finita?  >:(
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Offline Claudia

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E' vergognoso... ma non avevano rinunciato?! E' un posto così bello, ci son stata due volte di recente... sigh.  :'(

Offline AGH

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E' vergognoso... ma non avevano rinunciato?! E' un posto così bello, ci son stata due volte di recente... sigh.  :'(

rinunciato? E perchè mai? Ti pare che quelli rinunciano ai regali provinciali con finanziamenti degli impianti che arrivano all'80-90%?
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Daviddd

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Purtroppo credo che anche se facessimo un sit-in per bloccare le ruspe, ci sposterebbero di peso per iniziare i lavori :-X. ormai la montagna è concepita come nouva frontiera dove investire i soldi di chi accetta solo la comodità....Gurda l'esempio del Piccolo Cervino :'( .

Offline jochanan

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se solamente la SAT, e dietro il CAI organizzasse ufficialmente qualcosa di massa... Non si tratterebbe -agli occhi del pubblico generico- della solita manifestazione anti-tutto, fatta dai soliti ambientalisti sfegatati, ma di una protesta seria, con dietro la più grande organizzazione alpinistica italiana... Le persone che potrebbero mettersi in movimento potrebbero essere molte... dandosi il cambio... organizzandosi... ecco che la protesta potrebbe essere seria
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

Offline Mett

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se solamente la SAT, e dietro il CAI organizzasse ufficialmente qualcosa di massa... Non si tratterebbe -agli occhi del pubblico generico- della solita manifestazione anti-tutto, fatta dai soliti ambientalisti sfegatati, ma di una protesta seria, con dietro la più grande organizzazione alpinistica italiana... Le persone che potrebbero mettersi in movimento potrebbero essere molte... dandosi il cambio... organizzandosi... ecco che la protesta potrebbe essere seria

Come non quotare!! Speriamo che faccia qualcosa la SAT, visto l'impegno sembra che tenga particolarmente a quella zona.  ;)
edit: ho scritto alla sat, all'adige e al trentino, vediamo cosa hanno in mente :) vi terrò aggiornati

PS. ecco i primi festeggiamenti
« Ultima modifica: 01/01/2009 20:41 da Mett »

Offline AGH

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Come non quotare!! Speriamo che faccia qualcosa la SAT, visto l'impegno sembra che tenga particolarmente a quella zona.  ;)
edit: ho scritto alla sat, all'adige e al trentino, vediamo cosa hanno in mente :) vi terrò aggiornati

ottimo Intanto segnalo un bellissimo articolo di Paolo Rumiz su Repubblica sugli impianti di sci falliti o dismessi

"Oltre centottanta nel solo Nord Italia. La metà di quelli -350 - che sono stati chiusi finora. Centottanta vuol dire quattromila tralicci, centinaia di migliaia di metri cubi di cemento, seicentomila metri di fune d'acciaio, cinque milioni di metri di sbancamenti e di foresta pregiata trasformata in boscaglia. Ferri contorti come i ramponi di Achab sulla gobba della balena. Per contarli abbiamo assemblato dati da parchi e corpi forestali, attivisti di "Mountain Wilderness" e guide alpine, soci di Legambiente e della "Cipra", il Centro per la tutela delle Alpi. Dati impressionanti, che sembrano non insegnare nulla a chi in Italia - caso unico in Europa - insiste a sovvenzionare impianti a bassa quota o, peggio ancora, nei parchi nazionali, in barba ai vincoli comunitari."
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/cronaca/funivie-fantasma/funivie-fantasma/funivie-fantasma.html?ref=hpspr1

Proprio ieri sulla Panarotta guardavo il vecchio impianto che arriva vicino alle antenne, ancora li' a decenni di distanza. Perché gli impiantisti non sono costretti a rimuovere i vecchi impianti? Tra l'altro non capirò mai perché fare un nuovo impianto con un tracciato nuovo di zecca ad appena cento metri da quello vecchio. Non era più logico sfruttare la sede di quello vecchio? Invece no: nuovo taglio del bosco, nuove stazioni di partenza e arrivo, nuovi piloni, altro cemento...  >:(
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Offline Franz

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Una vergogna! Sono sconcertata! >:( :( :'( ???

artos

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rinunciato? E perchè mai? Ti pare che quelli rinunciano ai regali provinciali con finanziamenti degli impianti che arrivano all'80-90%?
Appunto : per il futuro, una mossa sarebbe la disubbidienza civile di massa...si rifiuta di pagar tasse per vedere il denaro sprecato in un simile modo. Poichè la truffa "democratica" si paga : accettando che un tale vada a "rappresentare" gli altri, si rinuncia a qualsiasi potere comune.
Altro passo : dato che quel progetto risulta essere una manomissione insostenibile su di aree protette (parco naturale), le associazioni (CAI, SAT, WWF, Mountain Wilderness, ANA, ecc, ecc...) dovrebbero 1) far causa presso i tribunali civili italiani (tribunale amministrativo, Consiglio di Stato...), 2) contemporaneamente far causa presso le autorità giudiziarie europee, 3) esercitare una pressione clamorosa, pubblica, nel confronto dei partiti politici, con l'obbligo per questi di dichiarare francamente da quale parte si schierano.
In questo momento, chi fà qualcosa ?
« Ultima modifica: 02/01/2009 19:47 da artos »

Offline Mett

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ottimo Intanto segnalo un bellissimo articolo di Paolo Rumiz su Repubblica sugli impianti di sci falliti o dismessi

"Oltre centottanta nel solo Nord Italia. La metà di quelli -350 - che sono stati chiusi finora. Centottanta vuol dire quattromila tralicci, centinaia di migliaia di metri cubi di cemento, seicentomila metri di fune d'acciaio, cinque milioni di metri di sbancamenti e di foresta pregiata trasformata in boscaglia. Ferri contorti come i ramponi di Achab sulla gobba della balena. Per contarli abbiamo assemblato dati da parchi e corpi forestali, attivisti di "Mountain Wilderness" e guide alpine, soci di Legambiente e della "Cipra", il Centro per la tutela delle Alpi. Dati impressionanti, che sembrano non insegnare nulla a chi in Italia - caso unico in Europa - insiste a sovvenzionare impianti a bassa quota o, peggio ancora, nei parchi nazionali, in barba ai vincoli comunitari."
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/cronaca/funivie-fantasma/funivie-fantasma/funivie-fantasma.html?ref=hpspr1

Proprio ieri sulla Panarotta guardavo il vecchio impianto che arriva vicino alle antenne, ancora li' a decenni di distanza. Perché gli impiantisti non sono costretti a rimuovere i vecchi impianti? Tra l'altro non capirò mai perché fare un nuovo impianto con un tracciato nuovo di zecca ad appena cento metri da quello vecchio. Non era più logico sfruttare la sede di quello vecchio? Invece no: nuovo taglio del bosco, nuove stazioni di partenza e arrivo, nuovi piloni, altro cemento...  >:(

Bene AGH vedo che ti sei rivitalizzato!!! :)
Intanto segnalo che il corriere del trentino di oggi 2 gennaio, oltre a metterlo come titolo della giornata fuori dai tabacchini, mette in terza pagina il discorso passo rolle - san martino e il parere fortemente contrario della SAT,di cui dedica un'intervista al presidente. Lo stesso, alla fine, dichiara che "prenderemo al piu presto contatti con la Provincia".

Ro76xxx

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Me lo aguro di cuore...... :-\ dopo aver deturpato tanti luoghi e città se ci attacchiamo alle montagne dopo che ci resta più da goder x la nostra pace e serenità? PIU' NIENTE!!!! >:( >:( >:(

ser ge

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Mi vien da ridere ;D, se penso ai 100 eurini :'( :'( che mi è costato l'attentato all'integrità del PNP perpetrato sostando in un parcheggio al margine del parco ???...presumo che questi qui li metteranno in cella e butteranno via la chiave! :D :D :D

Lo so che serve a poco, ma pensando al fatto che tutto è in funzione del soldo. ho adottato una personale forma di boicottaggio: non spendo più una lira (scusate... un cent) nelle zone dove il culto del dio quattrino si mostra in modo troppo stomachevole.

Farsi 15-20 km per bere una birra non è sempre piacevole :(, ma è il mio personale granello per cercare di inceppare il meccanismo