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...oppure è anche qui una sola questione dettata dal dio soldo?posso comprendere l'economia locale, ma credo che l'eco-sostenibilità venga prima di qualunque interesse eco-nomico!
completamente d'accordo con te !Mi interessava il lato scientifico della cosa ed i risultati ottenuti sono molto soddisfacenti (da 1,5 a 2 metri di neve non sciolta a 2900 metri fino ai 4 metri a 2400 metri di quota sono un risultato ragguardevole !).Andranno avanti a sciare fintanto che l'ultimo sciatore pagherà teli ed impianti di risalita... Ma comunque tra vent'anni lì non si scierà più e, purtroppo, non solo lì..
si ma cosa si potrà prevedere? Protetti dai teli i ghiacciai con impianti, e solo dove "serve", il resto a "ramengo". Azioni ad ampio raggio no, eh?
Che si spendano soldi pubblici per iniziative simili mi pare davvero assurdo
Ho letto la relazione. D'accordo i teli preservano in parte il ghiacciaio interessato alla pratica dello sci, e allora? Vogliamo estendere questa pratica penosa in altro luoghi con caratteristiche simili? E che cosa si pensa di risolvere? Che si spendano soldi pubblici per iniziative simili mi pare davvero assurdo
In effetti era proprio questo che intendevo sottolineare.Peccato che si pensi al ghiacciaio solo per lo sci e non alla "vita" dei ghiacciai.
i teli in questo caso servono solo a prolungare l'agonia della stazione sciistica del Presena. Ma ha senso? Già con l'innevamento artificiale, se ci si pensa, si sopperisce in qualche modo alla mancanza di neve naturale su tutte le piste dell'arco alpino e non solo. Finora questa "pezza" ha funzionato ma ancora per quanto? Tra 10 o 20 anni corriamo il rischio che tutta l'industria dello sci, per la quale sono state spese e si spendono tuttora montagne di soldi, soprattutto pubblici, vada a catafascio.
A quel punto, un bello strato di cemento e vai di shate-board Ettore