Autore Topic: La processionaria invade la collina di Trento  (Letto 4986 volte)

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Offline AGH

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un po' di sano allarmismo fa vendere più copie :P
Comunque in tanti anni che frequento boschi e montagne, mai accaduto nulla (toccando ferro)
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foto da il trentino

Il pericoloso parassita ha invaso moltissime piante sulla collina ad est del capoluogo

TRENTO. La collina est di Trento è infestata dalla processionaria. Quest'anno la primavera è stata più calda favorendo l'arrivo anticipato di questo parassita. Partecipando all'iniziativa "Dillo al Trentino" lanciata sul nostro sito del nostro giornale, un lettore residente nella zona lamenta il mancato intervento del Comune: «I cittadini più anziani ricordano che anni fa le istituzioni provvedevano a disinfestare, ora non ci sono i soldi, è certo, prima bisogna pagare i miseri stipendi dei nostri eccellenti politici».

Cristina Salvadori, esperta di malattie delle piante forestali e ornamentali dell'Istituto agrario di San Michele, precisa che i cittadini che trovano la processionaria nel proprio giardino sono obbligati per legge a intervenire autonomamente pagandosi le spese. Quanto ai consigli su come agire, invita a non uccidere questo parassita nel momento della processione, ma piuttosto a ripulire il giardino con dell'acqua dopo il suo passaggio. Se sono larve ancora piccole meglio eseguire un trattamento con agenti biologici oppure ricorrere all'endoterapia: l'iniezione del principio attivo nel tronco.

La processionaria deve il suo nome all'abitudine di muoversi sul terreno in fila, come in una processione. I nidi arrivati allo stadio più maturo scendono nel terreno per fare la crisalide. Questo è il momento in cui ci si accorge della loro presenza. La formazione dei nidi è un fenomeno che c'è sempre, varia a seconda degli anni. Il bruco è dannoso sia per il pino nero e altre specie arboree sia per gli esseri umani e gli animali, poiché i peli urticanti si separano dalla larva attaccandosi facilmente ai tessuti. Il servizio forestale di Trento e Sopramonte ha eseguito un intervento di abbattimento di alcuni esemplari di pino nero e continua il progetto sperimentale «metodo Corradi», avviato già da un anno nel parco delle Gorghe di Meano, che consiste in iniezioni del principio attivo impedendo la deposizione dei nidi e ha un effetto che dura dai due ai tre anni con buoni risultati.
da Il trentino 16 aprile 2012
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« Ultima modifica: 22/04/2012 10:05 da AGH »
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Offline pianmasan

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Re:La processionaria invade la collina di Trento
« Risposta #1 il: 22/04/2012 10:15 »
un po' di sano allarmismo fa vendere più copie :P
Comunque in tanti anni che frequento boschi e montagne, mai accaduto nulla (toccando ferro)


Io abito proprio al confine del bosco sotto i Bindesi. I pini sono infestati dai nidi di processionaria. Questo succede ormai da una decina d'anni, mentre quando sono venuto ad abitare qua non c'era niente di tutto ciò. Non ho mai visto le processioni a terra, che sono quelle pericolose, ma 'sti nidi sospesi tra i rami danno sempre un po' d'ansia specialmente a chi come me frequenta la zona con il cane, che lavora con il muso a raso terra. Al cane di una vicina, anni fa, hanno dovuto amputare un pezzo di lingua urticata dai vermi.
Hanno provato alcuni metodi (feromoni, trappole) ma non si vedono risultati. Per gran parte dell'anno i nidi sono là.

PS/OT: ma il sito de "L'Adige" è morto? Non si apre!

Offline AGH

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Re:La processionaria invade la collina di Trento
« Risposta #2 il: 22/04/2012 10:38 »
Io abito proprio al confine del bosco sotto i Bindesi. I pini sono infestati dai nidi di processionaria. Questo succede ormai da una decina d'anni, mentre quando sono venuto ad abitare qua non c'era niente di tutto ciò. Non ho mai visto le processioni a terra, che sono quelle pericolose, ma 'sti nidi sospesi tra i rami danno sempre un po' d'ansia specialmente a chi come me frequenta la zona con il cane, che lavora con il muso a raso terra. Al cane di una vicina, anni fa, hanno dovuto amputare un pezzo di lingua urticata dai vermi.
Hanno provato alcuni metodi (feromoni, trappole) ma non si vedono risultati. Per gran parte dell'anno i nidi sono là.

veramente sembra che iniettando una certa sostanza nei tronchi il fenomeno si controlli. Oppure "bruciando" i nidi col freddo. In ogni caso mi pare un pericolo talmente remoto che non trovo giustificato l'allarmismo come l'abbattimento dei pini. In un anno, quanti sono gli incidenti per processionaria? Penso meno che per le vipere, o per le vespe...
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Offline pianmasan

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Re:La processionaria invade la collina di Trento
« Risposta #3 il: 22/04/2012 10:47 »
veramente sembra che iniettando una certa sostanza nei tronchi il fenomeno si controlli. Oppure "bruciando" i nidi col freddo. In ogni caso mi pare un pericolo talmente remoto che non trovo giustificato l'allarmismo come l'abbattimento dei pini. In un anno, quanti sono gli incidenti per processionaria? Penso meno che per le vipere, o per le vespe...
Ma il pericolo non è soltanto il rischio di venire a contatto con le processionarie, rischio limitato, come hai detto. Più grave è il danno per la pianta. Se il fenomeno non viene tenuto sotto controllo, le piante vengono "rinsecchite", se ne vedono già alcune in questo stato nel bosco vicino a me. Per i rimedi, ricordo che una volta si abbattevano i nidi a fucilate.

Offline iw6bff

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Re:La processionaria invade la collina di Trento
« Risposta #4 il: 22/04/2012 18:03 »
Qui nel Pesrese, dove ci sono pini, che siano marittimi o neri cambia poco, è pieno di processionarie, l' importante è non toccarle, i problemi e grossi, sono per le piante, l' unica difesa è distruggere i nidi, perchè passano l' inverno senza problermi, se ci si arriva bisogna tagliare i rami con il nido e incendiarli, oppure sparargli una fucilata di calibro 12 con pallini piccoli.
Altri sistemi che funzionino veramente non ci sono!

Offline Selvagem

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Re:La processionaria invade la collina di Trento
« Risposta #5 il: 22/04/2012 22:20 »
Una volta catturai  una processione, saranno state un centinaio, dirigendola con un bastone in un bidone di latta, poi alcool e buca per seppellire le ceneri. Ma questo ti capita forse una volta nella vita. Succederà più spesso agli operatori provinciali che si interessano del problema che in questi ultimi anni ha raggiunto livelli importanti in tutto il Trentino. In alcuni parchi sulla collina di Trento ho visto spesso nidi, soprattutto sui pini silvestri, ormai parassitati
Più ne hai meno ne perdi