Autore Topic: Le malghe ai veneti, tradimento alpino  (Letto 21302 volte)

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Re:Le malghe ai veneti, tradimento alpino
« Risposta #15 il: 01/10/2012 14:17 »
E’ quello che dico, durni insegna, ma il corrispettivo qua da noi non è Rauzi ma Dellai, non puoi paragonarmi Rauzi a Durni.

siamo d'accordo, ma tu hai citato Rauzi, non io. Penso che quando uno sta sulla carega per 35 anni, poi non può chiamarsi fuori. Se non condividi le scelte provinciali, ti dimetti, non stai sulla poltrona per una quarantennio. Io poi non paragonerei affatto Dellai a Durni. Tutti e due sono "governatori" d'accordo ma, purtroppo per noi, hanno storie e biografie molto diverse.
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Re:Le malghe ai veneti, tradimento alpino
« Risposta #16 il: 01/10/2012 15:52 »
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Offline ciano

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Re:Le malghe ai veneti, tradimento alpino
« Risposta #17 il: 01/10/2012 20:34 »
Allora qui si parla di SOLO Veneti,ma sicuramente non hanno conquistato con le armi le malghe...piuttosto sono stato  Domenica 23 a fare un giro sull'Altissimo di Nago,concludendo il giro mi sono fermato ad una MALGA (Campo) gestita....da Bresciani,sinceramente mi sono meravigliato....quanto qualcuno si meraviglia se vengono date ai Veneti (e non).. qui mi fermo perchè non mi piace polemizzare..

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Re:Le malghe ai veneti, tradimento alpino
« Risposta #18 il: 01/10/2012 21:13 »
Allora qui si parla di SOLO Veneti,ma sicuramente non hanno conquistato con le armi le malghe...piuttosto sono stato  Domenica 23 a fare un giro sull'Altissimo di Nago,concludendo il giro mi sono fermato ad una MALGA (Campo) gestita....da Bresciani,sinceramente mi sono meravigliato....quanto qualcuno si meraviglia se vengono date ai Veneti (e non).. qui mi fermo perchè non mi piace polemizzare..

si il fenomeno si verifica anche con la confinante Lombardia e anche, aggiungerei, sia pure in maniera minore, anche con qualche altoatesino. Sembra quasi che i "nostri" non abbiano voglia di salire all'alpeggio...
In ogni caso anche per i bresciani valgono gli stessi discorsi dei veneti, si tratta spesso di grosse aziende che allevano in pianura
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Offline Herman

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Re:Le malghe ai veneti, tradimento alpino
« Risposta #19 il: 02/10/2012 09:09 »
Allora qui si parla di SOLO Veneti,ma sicuramente non hanno conquistato con le armi le malghe...piuttosto sono stato  Domenica 23 a fare un giro sull'Altissimo di Nago,concludendo il giro mi sono fermato ad una MALGA (Campo) gestita....da Bresciani,sinceramente mi sono meravigliato....quanto qualcuno si meraviglia se vengono date ai Veneti (e non).. qui mi fermo perchè non mi piace polemizzare..

 :o :o
 ::)
qua sia l'opinione del presidente sat sia gli interventi di agh che miei parlano chiaramente di speculazioni di grandi allevamenti industriali di pianura, chi prende in gestione migliaia di ettari di pascolo per poter tirare milioni di euro, non capisco come si può portare un esempio di persone che si prendono a gestione  una malga lavorandoci, persone da ammirare tra l'altro visto che proprio una passeggiata non è.

Offline Paolo Bala

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Re:Le malghe ai veneti, tradimento alpino
« Risposta #20 il: 15/11/2012 21:52 »
la nuova generazione sta tornando alle origini, alle montagne...
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Offline renrav

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Re:Le malghe ai veneti, tradimento alpino
« Risposta #21 il: 16/11/2012 19:07 »
Parlando di malghe pubbliche è pacifico che, semmai vanno all'asta per la gestione, seguono le regole del libero mercato.
Il meccanismo per la gestione è abbastanza complicato, non è proprio così facile percepire denari. Che allevatori extraprovinciali si spingano nelle vallate più distanti alla ricerca di pascoli è da ricondurre principalmente al fatto che hanno bisogno di superficie per equilibrare il rapporto del carico animale con il terreno a disposizione dell'azienda (UBA/ha) che è un limite imposto per esempio nei vari PSR (Piano Sviluppo Rurale) o dalle varie agenzie per la protezione dell'abiente (settore tutela delle acque), ecc.
Non è così facile nemmeno alpeggiare animali in province diverse da quelle di appartenenza per via dell'aspetto sanitario.
In Sudtirol la pratica dell'alpeggio "fittizio" è più frequente di quanto si crede, le concessioni sono facilitate dal fatto che malghe sono per il 99% se non il 100% private.
E' abbastanza difficile trovare un appiglio per limitare queste pratiche poco piacevoli, però alla fine rimane tutto sulla carta, e le malghe con qualche strategia vengono alpeggiate tendenzialmente con animali locali e gestite a volte dagli stessi proprietari, l'allevatore forestiero rimane teorico...  ::) (che come leggo sopra da fastidio).
Il sistema zootecnico trentino (e parlo degli allevamenti bovini da latte dove si concentra circa il 75-80% degli animali) è strutturato in una maniera tale da non prevedere (purtroppo) l'alpeggio, motivo? nelle stalle ci sono delle "Ferrari" per via della produzione di latte e l'ambiente malga/alpeggio non è favorevole per questi animali. E' una strana condizione che si è creata... ::) :-\
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Offline AGH

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Re:Le malghe ai veneti, tradimento alpino
« Risposta #22 il: 16/11/2012 19:48 »
Il sistema zootecnico trentino (e parlo degli allevamenti bovini da latte dove si concentra circa il 75-80% degli animali) è strutturato in una maniera tale da non prevedere (purtroppo) l'alpeggio, motivo? nelle stalle ci sono delle "Ferrari" per via della produzione di latte e l'ambiente malga/alpeggio non è favorevole per questi animali. E' una strana condizione che si è creata... ::) :-\

non ho ben capito il discorso sulle "Ferrari"... In ogni caso mi pare che la politica abbia delle grosse responsabilità su questo andazzo, per cui si è preteso di imporre allevamenti di stile padano (che poi sappiamo quali disastri siano stati i "poli" bianchi e rossi, dal latte al vino). E' ovvio che le malghe in quota non possono competere con questo sistema intensivo, peggiorato tra l'altro da normative sanitarie che impongono anche ai piccoli allevatori costi impossibili da sostenere negli alpeggi in quota.

Di recente ho visto in AA malgari e stalle di poche vacche, attività notoriamente sostenute dall'ente pubblico. Nelle valli alpine si vedono spesso in fondo alle stradelle i bidoni del latte (da noi non se ne vede più uno neanche a pagarlo): anche il piccolo contadino con pochi capi alleva le sue bestie e ha un piccolo reddito dal latte conferito al caseificio. Questo impedisce lo spopolamento della montagna, il contadino adeguatamente aiutato abita in quota nel suo maso, cura il territorio e gli animali, il paesaggio. Ed è questa montagna "viva" un volano notevole per il turista, a differenza della nostra che appare spesso desolatamente vuota e in stato di abbandono.
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Offline renrav

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Re:Le malghe ai veneti, tradimento alpino
« Risposta #23 il: 19/11/2012 20:06 »
non ho ben capito il discorso sulle "Ferrari"...

........... per cui si è preteso di imporre allevamenti di stile padano...
te la spiego in modo semplice (anche se vedo che hai quasi centrato il punto):
tendenzialmente negli allevamenti specializzati ci sono animali ad altissima efficienza per la produzione di latte, sono selezionati geneticamente; queste bestie hanno bisogno di un'alimentazione molto attenta per poter sostenere la produzione, ambiente e alimenti di montagna non riescono a soddisfare ciò, ecco l'esempio della Ferrari, hai una macchina potente, ma se vai su una strada bianca in leggera salita ti blocchi

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Offline jochanan

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Re:Le malghe ai veneti, tradimento alpino
« Risposta #24 il: 19/11/2012 20:34 »
già 20 anni fa lungo il crinale carnico le malghe ERANO quasi tutte in affitto agli austriaci. (e il burro costava 1/3 di meno). Ora però tutti si sono buttati sulle vacche rosse da carne, non bisognose di ricovero nè di mungitura. E richiedono pochissima mano d'opera. Anche sui Lagorai malga Nassere era in mano agli austriaci tempo fa. Oggi vedo che usano cavalli per tenere puliti i pascoli, e anche qui mano d'opera quasi nulla. E gli stalloni diventano agriturismo. Nelle Maddalene, che ha una concentrazione di malghe altissime nella mia traversata di quest'anno ho trovato Castrin con 6 mucche max, Val con un 20, Binasia con 5 mucche 4 cavalli e 2 lama...
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

Offline radetzky

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Re:Le malghe ai veneti, tradimento alpino
« Risposta #25 il: 19/11/2012 20:49 »
resta un mistero come mai al di là del crinale carnico, ovvero in Austria, tutte le malghe siano ben cariche di vacche normali e non "da corsa": non solo, ma praticamente tutte le malghe,oltre che ben tenute, fanno da agriturismo, ottimo ed a buon mercato permettendo, tra l'altro, lunghi trekking in quota senza bisogno di usare l'auto per i trasferimenti o di guardare il meteo e l'orologio per il rientro!
Questione di cultura, forse....ed anche di testa sulle spalle
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

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Re:Le malghe ai veneti, tradimento alpino
« Risposta #26 il: 19/11/2012 21:15 »
resta un mistero come mai al di là del crinale carnico, ovvero in Austria, tutte le malghe siano ben cariche di vacche normali e non "da corsa"

e indaghiamolo, 'sto mistero :) Se al di qua dell'arco alpino la faccenda sembra impossibile o antieconomica, bisognerebbe capire perché in austria (e oserei dire anche in AA), le malghe campano molto meglio delle nostre... una ragione ci sarà
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Offline renrav

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Re:Le malghe ai veneti, tradimento alpino
« Risposta #27 il: 20/11/2012 20:48 »
e indaghiamolo, 'sto mistero :) Se al di qua dell'arco alpino la faccenda sembra impossibile o antieconomica, bisognerebbe capire perché in austria (e oserei dire anche in AA), le malghe campano molto meglio delle nostre... una ragione ci sarà
Tutto è riconducibile alla destinazione del prodotto finale, il latte. In Austria come in Alto Adige e in molte altre vallate alpine il latte viene destinato in gran parte alla produzione di latte alimentare (quello che arriva sulle nostre tavole), formaggi molli, spalmabili, yogurt, ecc di facile lavorazione, dal latte al prodotto finito trascorrono pochi giorni, massimo qualche mese, per questa tipologia di prodotti l'alpeggio è una buona pratica.
In provincia di Trento del 1.400.000 qli di latte prodotti all'anno la maggior parte (non ricordo la %) va a produrre Trentingrana, la cui lavorazione e stagionatura (> 24 mesi) è molto più complessa, richiede una gestione molto attenta degli allevamenti, che non prevede l'alpeggio per gli animali in produzione (per completezza formaggio Trentingrana ottenuto con latte proveniente da animali in alpeggio si presenta con un colore giallastro poco apprezzato dal mercato)
Da qui a cascata per arrivare alle situazioni che si sono descritte
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Offline radetzky

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Re:Le malghe ai veneti, tradimento alpino
« Risposta #28 il: 20/11/2012 21:24 »
In provincia di Trento del 1.400.000 qli di latte prodotti all'anno la maggior parte (non ricordo la %) va a produrre Trentingrana, la cui lavorazione e stagionatura (> 24 mesi) è molto più complessa

il Trentingrana esiste da pochi anni ( in quanto agli std. teorici meglio lasciar perdere ovunque e x qualunque prodotto..), ed in quanto ai formaggi di montagna stagionati la varietà e la qualità disponibile in Austria è enormemente maggiore rispetto a quella disponibile da noi (il sottoscritto fa la scorta di formaggi austriaci per mesi di consumo). Ogni valle ha il proprio formaggio tipico di montagna che, oltretutto, sanno pubblicizzare e vendere..
Il discorso malghe è una questione puramente culturale e la classe politica, poi, ci ha marciato. In una parola qui si è disincentivato con ogni mezzo il vivere in montagna così come di agricoltura: ce ne pentiremo molto amaramente a breve.. >:( :(
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Offline renrav

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Re:Le malghe ai veneti, tradimento alpino
« Risposta #29 il: 22/11/2012 19:35 »
il Trentingrana esiste da pochi anni ( in quanto agli std. teorici meglio lasciar perdere ovunque e x qualunque prodotto..), ed in quanto ai formaggi di montagna stagionati la varietà e la qualità disponibile in Austria è enormemente maggiore rispetto a quella disponibile da noi (il sottoscritto fa la scorta di formaggi austriaci per mesi di consumo). Ogni valle ha il proprio formaggio tipico di montagna che, oltretutto, sanno pubblicizzare e vendere..
Il discorso malghe è una questione puramente culturale e la classe politica, poi, ci ha marciato. In una parola qui si è disincentivato con ogni mezzo il vivere in montagna così come di agricoltura: ce ne pentiremo molto amaramente a breve.. >:( :(
le tue considerazioni sono molto apprezzate, però sono soggettive
io faccio valutazioni tecniche

che poi gli orientamenti descritti siano più o meno adeguati alla realtà, non saprei quale criterio introdurre per fare delle valutazioni
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