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Continuo io rimanendo IT: La gente ha i politici che si merita
non ho capito... a vantaggio di chi?
su l'Adige di oggi, alcuni sindaci dicono "no" al wi-fi: peio, tassullo e tuenno non aderiscono al piano provinciale. Il sindaco di centa s. Nicolò è contrario perché "le radiazioni sono dannose..."
Wi-Fi: ci sono luci ed ombre dietro questi progetti. ..."Stranamente, il progetto e' di proprieta' di una municipalizzata romana,sara' sviluppato da un consorzio di imprese private e diretto da un tecnico serio, perche' con la scusa de WI fi, in pratica ogni lampione puo' diventare una telecamera di sorveglianza......E pensare che e' anche a costo zero, perche' cambiando le lampade al sodio con delle strutture a LED, il consumo diminuisce del 60% e la sostituzione passa da 2500 ore a quasi 100.000......Ergo: una struttura di pubblica utilità, lo Wi.Fi è la scusa per farla pagare (cara) a qualcuno...
ogni lampione già oggi può ospitare videocamere wifi o gsm o a onde convogliate, indipendentemente dalla rete pubblica di connettività;e il fatto di sostituire le lampade col wifi non ha attinenza
lì si parlava della città di Roma ove, evidentemente, si intendono fare tutti i lavori contemporaneamente ovvero il tempo impiegato nel "lavorare" un lampione viene ripagato dal risparmio energetico.
ecco qui l'articolo:Nel dubbio se fosse o meno pericoloso decisero di non aumentare le radiazioni elettromagnetiche sul loro territorio.
Altri ancora decisero in base alle evidenze scientifiche, come il dottor Cappelletti. «Fattore estetico delle antenne a parte, mi preoccupò l'ampiezza da 2,4 Ghz della frequenza impiegata. La stessa usata dai radar,
Oramai il wireless è una tecnologia superata».
Le antenne che ricevono il segnale sviluppano un campo di circa 3 watt,
«Ma le evidenze scientifiche tra effetti sulla salute e onde elettromagnetiche a bassa e bassissima frequenza (cellulari e wireless) sono state descritte nella metanalisi di Hardell», puntualizza Cappelletti.
Lo studio, pubblicato nell'ottobre 2007 da Lennart Hardell , ricercatore indipendente del Dipartimento di Oncologia dell'Ospedale Universitario di Orebro in Svezia, (titolo della ricerca Biological effects from electromagnetic field exposure and public exposure standards ) insieme ad un gruppo di studiosi, mostra i rischi per la salute legati all'esposizione prolungata (10 anni) a questo tipo di onde (raddoppio dei tumori al cervello, tossicità genetica, leucemie infantili, demenze, allergie, ecc.).
Sempre negati, gli effetti biologici delle radiazioni elettromagnetiche vengono riconosciuti dalla Germania e dalla Francia. «In Germania le tecnologie wireless sono state sospese; in Francia sono state tolte dalle scuole dopo che i bambini hanno iniziato a manifestare sintomi come cefalea oppure scarso rendimento».
Per il dott Cappelletti l'importante è che la gente impari a difendersi. «Purtroppo nessuno parla della pericolosità dei cellulari o del wireless.