Poco sopra la Forcella dei Campanili oltre quota 2700 m.
Ritorno sul Latemar dopo diversi anni, salendo anche questa volta da Forno lungo la Valsorda. La salita fino a circa 1800 m di quota è abbastanza morbida poi s'inerpica notevolmente con qualche breve tratto attrezzato, la giornata è mite ed il meteo è abbastanza buono. Breve sosta al Bivacco Sieff, sempre bello ed accogliente, riprendo il cammino per la Forcella dei Campanili, quindi mi dirigo poco più in alto per ammirare il panorama da un punto praticamente a strapiombo. Successivamente prendo il sentiero che passa sotto la ferrata e che mi condurrà alla Forcella Grande del Latemar e di li a breve all'altro bivacco, classica casetta rossa in lamiera, ossia il Bivacco Rigatti. Proprio sopra di me c'è la cima del Schenon del Latemar ben visibile con la sua evidente croce di vetta. Poco dopo ci arrivo e mi fermo a lungo a gustarmi il paesaggio notevole intorno a me, poi, come sempre accade, inizio a scendere con la compagnia di un po' di neve, qui il sentiero e fino a poco prima della Forcella Piccola del Latemar, sostanzialmente la parte centrale di questo tratto, presenta alcuni passaggi (attrezzati e non) da prendere con le molle, qualche insidia c'è. Superata la Forcella la mia intenzione era di raggiungere Malga Vallace per poi risalire verso Forcella Toac' del Fontanel ma, poco più a valle, trovo una traccia abbastanza evidente, nessuna segnaletica però a riguardo che, intuisco e consultando varie mappe offline su Mytrails, mi portano alla Forcella che voglio raggiungere tagliando buoni 200 m di dislivello! Per essere ancora più chiari: sulla Kompass questa traccia, che poi diverranno due, non era presente, mentre su 4umap e di conseguenza su OSM (OpenStreetMap) si; mentre caso inverso quando dalla Forcella salgo sul Monte Toac e cerco una traccia evidente (appunto sulla Kompass) che mi ricolleghi al sentiero 317 quello che mi porta a valle, niente, non c'è, non esiste, infatti su OSM non è segnata. Avrei dovuto vederlo, ad un certo punto col gps ci ero sopra, ma nulla, nessun problema però, un classico fuori sentiero tra i prati pendenti per intercettare il sentiero ben visibile dall'alto. Bella discesa fino alla piacevolissima località Medil posta a 1365 m, dove la pace e la tranquillità regna sovrana, infine, non lontano, a Forno. Escursione molto piacevole, molti animali avvistati ed incrociati: una faina o forse una martora, non sono sicuro, diversi scoiattoli e marmotte, caprioli (perfino in quota attorno ai 2000 m) una ventina di camosci, una splendida volpe non troppo grande. Nota a margine: lo stesso giorno del mio giro sul Latemar si è verificata una frana, non ho però ne visto ne sentito nulla, probabilmente perché stavo ancora salendo:
http://altoadige.gelocal.it/bolzano/cronaca/2017/09/28/news/frana-sul-latemar-piovono-massi-dalla-torre-pederiva-1.15914521?ref=hfaabzec-626,2 km per circa 1950 m di dislivello.
Poco prima del Bivacco Sieff.
Superato il bivacco verso la Forcella dei Campanili.
Sguardo indietro: in primo piano la Valsorda avvolta dalla foschia, il Mulat con tutta la dorsale fino al Viezzena, sullo sfondo la catena del Lagorai (parte settentrionale) si riconoscono bene sulla dx il Dente di Cece con la cima, sulla sx le Pale di S. Martino.
Verso Ovest.
Alla Forcella dei Campanili, 2685 m.
Si distingue bene il sentiero 18 che porta al Bivacco Rigatti.
Di seguito vari scatti da sopra la Forcella dei Campanili.
Carezza ed il Catinaccio.
Passo di Carezza o Costalunga.
Riprendo il cammino...
Altra panoramica sulla Valsorda.
In vista del Bivacco Rigatti con, sulla dx, il Schenon.
Scatto a strapiombo dalla Forcella Grande del Latemar.
In salita verso il Schenon.
Sono vicino...
Eccola!
Bivacco Rigatti a sx.
Scatto verso il Lagorai con Cima Cece sulla sx e il Gruppo di Cima d'Asta al centro sullo sfondo.
Scendendo alla Forcella Piccola del Latemar.
Monte Toac, 2319 m.
Un'occhiata dall'alto alla Forcella Toac' del Fontanel, 2273 m.
Dalla vetta!
Gruppo del Monzoni.
Accogliente bivacco, a me piaceva moltissimo, a circa quota 2100 m.
Perfino il wc, sulla dx.
Altro accogliente bivacco a circa 1900 m: El bait del Darione!
Non so cosa sia, fotografato a Medil.
Il percorso.