Magico Avisio...
Ravanata dura, ma ne valeva la pena. Decido di andare a vedere dove era il
passaggio storico sull’Avisio tra Gresta a Grumes. Stavolta mi faccio furbo: mi porto
due sandali di plastica per provare un eventuale guado. Da una strada di campagna scendo a valle fino a un
piccolo maso nella campagna, dove il sentiero scompare nel nulla. Mi inoltro nella solita fastidiosa boscaglia spinosa per cercare un passaggio, lo trovo seguendo dei muretti a secco e delle scalette proprio sotto al maso.
Il piccolo maso, qui la traccia sparisce
C'è persino una macchina abbandonata...
Qui c’è una vaghissima traccia che scende per il costone abbastanza ripido con ghiaino scivoloso: per lo meno la vegetazione è meno fitta. Mi pare strano un sentiero così precario se questa era anticamente una importante via di comunicazione tra le due sponde: forse, anzi sicuramente, non ho preso la via giusta ma ormai sono quasi in fondo e non ho nessuna voglia di risalire. C’è un rio che ha sconvolto ed eroso il valloncello nel bosco prima di gettarsi nell’Avisio, scendo con cautela tra ghiaie e macigni e sono finalmente sulla riva.
C’è una piccola spiaggetta ma a piedi non si va da nessuna parte.
Eccomi su un ramo secondario dell'Avisio
La forra verso valle
La riva verso monte, vicino all'isola
Il cavo sopra il fiume, in direzione di Gresta: era questo il passaggio storico?
La natura è sempre magnifica
Sassi "magici" avisiani...
La profonda forra sotto Gresta, con pareti a picco alte 80 metri
Verso valle c’è la forra micidiale con pareti alte 80 metri, verso monte la riva è molto accidentata e non mi pare il caso. L’acqua è abbastanza bassa e allora, tolte le scarpe e messe le ciabatte di plastica,
tento di guadare una piccola ansa. E’ la prima volta che lo faccio: l’acqua è piacevolmente tiepida, il fondo però è scivolosissimo ricoperto da uno strato di alghe marrone e devo procedere con cautela,
dopo aver messo al sicuro tutta l’attrezzatura elettronica come telefono, macchina fotografica, logger gps eccetera.
Composizioni di pietre avisiane
La forra sotto Gresta
Pietre meravigliose
Ho guadato il fiume, ora sono sull'Isola
Pietre strane...
La forra sotto Gresta
Poco più a monte trovo con una certa sorpresa
un cavo sospeso tra la due rive: allora non ero così fuori rotta! Decido allora di passare dall’altra parte:
in questo tratto l’Avisio si divide in due rami formando una grande isola lunga quasi un 1 km. Lascio perdere il cavo e traverso in un tratto che mi sembra meno fondo,
l’acqua arriva alle ginocchia e passo senza danni. Ora sono sull’isola, scendo verso valle per dare una occhiata alla forra da vicino, spettacolare ma
impraticabile a piedi.
Sull'Isola Misteriosa
Il secondo cavo verso Gresta
Costeggio l’isola verso Gresta e trovo un altro cavo sospeso! Eccolo qua il passaggio: non sembra tuttavia molto utilizzato, è un tratto lungo e abbastanza alto sull’acqua impetuosa che scorre di sotto,
ci vuole probabilmente un imbrago e un carrucola. Inizio a risalire l’isola verso monte,
costeggiando il bel ramo a sud. L’interno dell’isola è boscoso, il terreno ricoperto di muschio, al centro c’è un evidente sentiero, probabilmente di pescatori.
Risalgo la riva sud verso monte
Il sentiero interno all'Isola
Arrivo fino in cima all’isola, dove il paesaggio si apre in una spianata di pietre dove
l’Avisio si divide in due rami. Scendo ora per il ramo nord fin dove è possibile, poi la riva si fa accidentata e rientro all’interno dell’isola. Mi affaccio sul fiume più a valle, dove
la vecchia carta austroungarica segnava un vecchio maso sulla riva, dove però non trovo alcuna traccia.
Risalendo il ramo sud
Dentro la golena
Eccomi in cima all'Isola dove l'Avisio si biforca
Sguardo indietro sul ramo sud
Ridiscendo per il ramo nord
L'abitato di Gresta in lontananza, sopra la forra
Risalgo la dura salita per la boscaglia, fino a dei masi tra le vigne
Ritorno quindi nel punto in cui ho guadato, levo di nuovo le scarpe e rimetto gli zoccoli e passo dall’altra parte.
Qui provo a risalire l’esile traccia a monte del cavo che si inerpica nella boscaglia ripida e poi raggiunge una serie di terrazzamenti, sbucando nei pressi di
alcuni masi tra le vigne. Da qui riguadagno le strade di campagne e quindi torno alla macchina, sano e salvo anche stavolta.
Come sempre magico Avisio... altro giro entusiasmante!
I masi in loc. Margidaia
Eccomi sopra le vigne, ormai sono quasi alla macchina, altro giro spettacolare sull'Avisio da mettere in cornice
Il percorso: in basso a sx Gresta, in alto Grumes, in rosso la traccia GPS