Buona sera a tutti,
ricordo vivamente quei giorni. Avevo solo otto anni ma le immagini in bianco e nero, un poco sfocate della TV dell’epoca mi seguiranno sempre. La TV allora aveva un po’ di ritegno. Oggi ci farebbero un reality o qualcosa di simili. I telegiornali erano asciutti, e ben più incisivi.
Nell’autunno 1977 ero in servizio come sottotenente presso il 2° Battaglione Genio Minatori “Iseo” di Bolzano. Erede delle tradizioni del glorioso 2° Reggimento Genio che aveva partecipato fra i primi ai soccorsi ai sopravvissuti. Nell’ingresso della Caserma Vittorio Veneto era esposta una grande foto del ponte Bailey costruito per l’occasione sulla Piave. Con molte altre foto.
Ufficiali e sottufficiali del quadro permanente ricorderanno per sempre l’orrore di quei giorni.
In occasione di un campo da quelle parti, per fare manutenzione alle numerose opere da mina presenti in quelle valli, colsi l’occasione per una breve digressione e portai il mio plotone alla diga.
Avevo ventidue anni e i miei Minatori erano più o meno miei coetanei. Con mio grande stupore scoprii che nessuno di essi conosceva la tragedia.
Vittorio