Autore Topic: [CEMBRA] Avisio 9a esplorazione: da Molina di Fiemme verso Rover  (Letto 7359 volte)

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Il paese di Stramentizzo Nuovo, edificato dopo la realizzazione del bacino nel 1956 che sommerse il paese

Se l’Avisio è tignoso, noi lo siamo di più. Dopo 8 giorni di esplorazioni e di dura lotta col fiume, l’Avisio è esplorato quasi per intero, prevalentemente sulla riva sinistra orografica, dalla diga di Stramentizzo fino a Lavis.


La bella strada forestale che taglia tutto il versante sopra il bacino di Stramentizzo

Ora resta da cercare, in questa 9a giornata di esplorazioni, un collegamento logico tra la Forra dei Camini, l’impressionante gola rocciosa dove è stata costruita la Diga di Stramentizzo, con Molina di Fiemme. Impresa tutt’altro che banale come scopriremo. Prima esploriamo dunque il versante a nord del lago, tra Molina e Anterivo. Ci sono delle belle strade forestali nel bosco, il problema è che sono un po’ troppo in quota, circa 200 metri più in alto: il lago di Stramentizzo non si vede quasi mai e per un trekking che vorrebbe essere fluviale questo non va tanto bene.


Uno dei rari squarci verso il lago

Colossale macigno nel bosco

Bellissimo bosco con "tappeto" di muschio

Dopo aver attraversato tutto il versante da ovest ad est torniamo giù nei pressi della diga per vedere se c’è qualcosa lungo la riva. Esploriamo una bella stradella boscosa in direzione Molina, con begli scorci sul lago che sta una vetina di metri più in basso. Ha l’aria di essere la vecchia strada prima che costruissero la provinciale. In un punto è ostruita da una frana, ma noi passiamo ugualmente. Purtroppo non andiamo molto avanti, la strada si esaurisce nel bosco a circa metà lago nella solita boscaglia impenetrabile.


La bella stradella lungo il Lago di Stramentizzo, probabilmente la vecchia strada

Begli scorci sul lago

La stradella che costeggia il lago

Sulla riva, piuttosto fangosa e ghiacciata, ci sono pochi tratti camminabili

Lago di Stramentizzo con vista verso ovest

La vecchia strada che costeggia il lago

In marcia sulla riva, ma dovremo desistere

Proviamo allora a proseguire direttamente lungo la spiaggia, ma tra ghiaccio e fango è difficile e molto scivoloso, si rischia di finire in acqua. Risaliamo per un costone e torniamo su fino alla strada provinciale, torniamo indietro verso lo sbarramento artificiale e recuperiamo una delle due auto con la quale ci spostiamo a valle della diga, dove una forestale scende con tornanti verso la forra. Risaliamo brevemente per andare a vedere la diga, percorrendo un sentiero che si inoltra verso la Forra dei Camini. Arriviamo a circa 150 metri dallo sbarramento, oltre non è possibile proseguire perché le pareti di roccia sono verticali. Poco più a valle c’è l’edificio di servizio della diga e gli enormi tunnel di scarico scavati nella roccia.


La forestale che scende verso la forra della diga

La nostra traccia esplorativa (in rosso) a valle delle diga

L'edificio di servizio della diga

La Forra dei Camini con lo sbarramento

Proviamo a scendere lungo il torrente verso ovest

Una volta in fondo arriviamo proprio nella gola dove, sulla riva opposta, eravamo arrivati da Ischiazza durante la prima esplorazione. In questo punto l’Avisio passa in una stretta forra rocciosa tra due pareti abbastanza vicine, saranno circa 10 metri, sarebbe un punto ideale per attraversare con un ponte tibetano.


La bellissima forra dove si potrebbe passare sull'altra riva con un ponte tibetano

Camminando lungo la riva, il fondo è molto scivoloso

Passaggio in acquitrino

Già che ci siamo proviamo ad esplorare anche la riva dx orografica scendendo verso Rover. Ma è subito durissima: boscaglia intricata, pietre scivolose e ghiacciate, erba alta, acquitrini. Il paesaggio è selvaggio ma molto rognoso da attraversare a piedi. Arriviamo davanti ad uno sperone roccioso insuperabile, curiosamente forato da una galleria. Probabilmente serve come sfogo durante le piene altrimenti l’acqua, andando contro la roccia, rifluirebbe a monte impedendo il deflusso.


Un tratto di acqua calma


Attraversiamo il tunnel

Attraversiamo il tunnel e con molta difficoltà percorriamo ancora circa 1 km lungo la riva quasi impraticabile fino ad una radura, dominata dall'alto con l'immancabile capanno dei cacciatori che fanno tiro al bersaglio. L’ora però si fa tarda, è tempo di rientrare. Abbiamo ben poca voglia di tornare dalla stessa via dell’andata, decidiamo quindi di provare a risalire per il bosco ripido. E’ l’ultima dura ravanata della giornata, su per il bosco senza alcun sentiero seguendo solo vaghe tracce di animali.


L'Avisio in questa zona è quasi sempre in ombra e in questa stagione è una ghiacciaia

Per fortuna imbrocchiamo un paio di dorsali dove si sale meglio in un bosco meno fitto. Negli ultimi 100 metri sotto la strada provinciale camminiamo in mezzo alla spazzatura, come di consueto, visto che i soliti  incivili usano le scarpate per buttare i rifiuti.


Le rive in questo tratto sono camminabili con molta difficoltà

L'immancabile copertone buttato dalle scarpate: in questo caso ha trovato rifugio e riparo una piccola pianta di abete

Ci sorprendiamo sempre all’idea che qualcuno possa caricare di rifiuti la macchina per andare alla prima piazzola per scaraventare tutto di sotto. Per oggi ne abbiamo abbastanza, abbiamo ravanato per 13 km. La prossima esplorazione sarà, a dio piacendo, il tratto tra Rover e Maso Conti, sotto Capriana, ancora sulla riva dx orografica.


Infestanti nella boscaglia

L'ultima dura risalita verso la strada provinciale

Chiesetta di Stramentizzo Nuovo

L'esplorazione di oggi, "solo" 13 km ma complicati

Esplorazioni precedenti

8a Esplorazione: da Mosana alla foce, la bellezza e l'orrore
http://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/avisio-8a-esplorazione-la-bellezza-e-l'orrore/

7 Esplorazione: dalla Diga di S. Giorgio a Camparta
http://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/(cembra)-avisio-7a-esplorazione-dalla-diga-di-s-giorgio-a-camparta/

6 Esplorazione: da Camparta a Barco
http://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/(cembra)-avisio-6a-esplorazione-da-camparta-a-barco/msg110496/#msg110496

5a Esplorazione: da Mosana a Lisignago
http://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/(cembra)-avisio-5a-esplorazione-gente-cembrana/msg110473/#msg110473

4 Esplorazione: da Albiano per Sottolona e Centrale di Pozzolago
http://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/avisio-4a-esplorazione-quando-il-gioco-si-fa-duro/msg110370/#msg110370

3a Esplorazione: dal Ponte dell'Amicizia verso Cantilaga
http://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/(cembra)-avisio-3a-esplorazione/msg110219/#msg110219

2a Esplorazione: da Pont dela Rio a Valda
http://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/(cembra)-avisio-2a-esplorazione-fluviale-dal-pont-dela-rio-a-valda/

1a Esplorazione: il paese fantasma di Ischiazza
http://girovagandoinmontagna.com/gim/cultura-della-montagna/il-paese-fantasma-di-ischiazza-sull'avisio/msg109738/#msg109738
« Ultima modifica: 13/12/2016 15:53 da AGH »
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Offline iw6bff

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Bel posto mi fa venire voglia di andarci, ne parleremo in primavera, però con la stagione buona la vedo dura, con la vegetazione che riprende vita, passare nei posti che già ora sono intricati.

Offline AGH

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Non ti resta che provare... :)
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Offline iw6bff

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Non ti resta che provare... :)
Puoi giurarci!!!

Offline Normanno

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Forse è meglio provare in stagione da funghi.... i posti non sembrano male e, ravanare per ravanare... meglio trovar qualcosa per cenare! ;)