Autore Topic: Dalla Val di Genova alla Svizzera per sfuggire ai nazisti....  (Letto 8050 volte)

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Offline AGH

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Un amico mi ha posto un quesito a cui non ho saputo rispondere, lo giro qui nel forum, forse qualcuno ne sa di più :). Si tratta delle peripezie di Adamello Collini, gestore e guida alpina del rif. Bedole morto a Mauthausen, medaglia d'oro al valor civile per aver fatto espatriare gente in fuga dai nazisiti, dalla val di Genova alla Svizzera... La domanda è quale potrebbe esser stato l'ipotetico tragitto...
Una ipotesi plasubile potrebbe essere val di genova-passo maroccaro-tonale-passo dei contrabbandieri-lago pian palù-val di pejo.... e poi?
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Questa estate ero a Madonna di Campiglio con famiglia , amici, nipoti e amichetti delle nipoti. Porto la banda in Val di Genova. Gita a Malga Matarot. Poi pranziamo al Bedole. In sala da pranzo, c'e' la foto di Adamello Collini : c'e' scritto : "morto a Mathausen" . Come forse sai, il gestore attuale si chiama Adamello pure lui, ed e' il nipote. Parliamo e scopriamo: Adamello Collini è stato deportato perche' faceva espatriare la gente in Svizzera, in fuga dai nazisti. Dalla Val di Genova, al Passo del Tonale, poi altre saffette portavano i fuggitivi allo Stelvio! Adamello Collini, medagli d'oro al valor civile. Mi sono incuriosito. Ho chiesto al gestore, ma mi ha dato indicazioni di larga massima, forse, dopo il Tonale , si prendeva la Alta via Camuna n.1 . oppure dalla val di Peio, si raggiungeva (?) la val Zebru', e si scavallava sopra lo Stelvio e da li in Svizzera. Insomma, l'idea di ripercorrere il percorso e' affascinante, ho postato la storia in una mailing list di runners, mi hanno detto in diversi che vogliono venire a farla.. Questa e ' la storia...
Enea

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« Ultima modifica: 30/08/2011 16:33 da AGH »
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Offline danieled

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Quanto fascino in queste storie dove la storia si fonde con la natura.
..e le nostre montagne ne sono piene!
Piacerebbe anche a me ripercorrere quei sentieri, mi manca però la preparazione storica per affrontare come si deve un "viaggio" di questo tipo.

...per non parlare della preparazione fisica  :( :( :(
Non abbiamo ricevuto questo pianeta in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli.

Offline iw6bff

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Se non sbaglio, ho sentito la storia, lo scorso anno,  in un documentario trasmesso da una televisione privata che dovresti conoscere  ;)
Ettore

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Se non sbaglio, ho sentito la storia, lo scorso anno,  in un documentario trasmesso da una televisione privata che dovresti conoscere  ;)
Ettore

rttr?
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Offline iw6bff

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Offline Claudia

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Una ipotesi plasubile potrebbe essere val di genova-passo maroccaro-tonale-passo dei contrabbandieri-lago pian palù-val di pejo.... e poi?
in pratica si salvavano solo gli atleti...  ::)
non è più "comodo" se dal Tonale ci si dirige tipo verso il Gavia e da lì verso lo Stelvio?

Offline AGH

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in pratica si salvavano solo gli atleti...  ::)
non è più "comodo" se dal Tonale ci si dirige tipo verso il Gavia e da lì verso lo Stelvio?

si anche... ma sono ipotesi da verificare... bisogna vedere che periodo era e come erano le forze in campo, perché se erano fuggiaschi dovevano fare percorsi "sicuri"...

Ma dal tonale al gavia come? E dal gavia allo stelvo? Non penso potessero fare strade...
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Offline loriz

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Lo so che non sarà di tanto aiuto ma su un vecchio libro ho trovato questo,si parla dell'uomo Adamello Collini e  trascrivo testualmente...Il suo rifugio era diventato nascondiglio di partigiani e di aviatori americani o inglesi. Lui d'accordo con una cellula partigiana al Tonale, guidava i fucciaschi fino al Mandrone da dove venivano avviati all'Albergo Alpino dei Serini, centro di smistamento verso la salvezza in Svizzera. da**Oltre Il sentiero. Le guide dai ghiacciai al Brenta.Saturnia Trento 1973.

Ho provato a fare una ricerca in internet su questo Albergo Alpino dei Serini ma non ho trovato nulla. Forse qualcuno qua dentro è più fortunato.

ciao Loriz

Offline radetzky

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in pratica si salvavano solo gli atleti...  ::)
non è più "comodo" se dal Tonale ci si dirige tipo verso il Gavia e da lì verso lo Stelvio?

no, la via + comoda, corta e sicura sarebbe stata scendere dal Castellaccio, lungo la val Narcanello, nei pressi di Ponte di legno, per boschi fino a Monno (tra Ponte di Legno ed Edolo), salire il Mortirolo e scendere in Valtellina nei pressi di Madonna di Tirano, a un tiro di schioppo dal confine..
Itinerario sicuramente + corto, non di alta montagna, e sicuro fino al fondovalle in Valtellina. Come dice giustamente AGH, però, bisogna vedere come fosse pattugliata dai tedeschi la Valtellina nei pressi del confine di Tirano... :-\
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline AGH

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no, la via + comoda, corta e sicura sarebbe stata scendere dal Castellaccio, lungo la val Narcanello, nei pressi di Ponte di legno, per boschi fino a Monno (tra Ponte di Legno ed Edolo), salire il Mortirolo e scendere in Valtellina nei pressi di Madonna di Tirano, a un tiro di schioppo dal confine..
Itinerario sicuramente + corto, non di alta montagna, e sicuro fino al fondovalle in Valtellina. Come dice giustamente AGH, però, bisogna vedere come fosse pattugliata dai tedeschi la Valtellina nei pressi del confine di Tirano... :-\

ovviamente le vie di comunicazione principali e non erano presidiate, così come i passi etc. Non mi pare logico che dei fuggiaschi stessero troppo in alta quota per ovvie ragioni. Quindi sceglievano probabilmente sentieri di mezza montagna, dove probabilmente potevano anche contare di appoggi logistici (baite, masi etc per dormire, mangiare e riposarsi).

Sembra "sicuro" che un passo in quota potesse essere il maroccaro, che dal bedole è vicino. Ma da li in poi non saprei dire.... Altra possibilità sarebbe il passo di Pisgana che come dice rad poi scende verso Ponte di Legno...
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Offline AGH

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Ho provato a fare una ricerca in internet su questo Albergo Alpino dei Serini ma non ho trovato nulla. Forse qualcuno qua dentro è più fortunato.

gia sarebbe interessante sapere dov'è, certo che dalla val di genova alla svizzera il percorso è parecchio lungo...
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Offline livioz

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Dovevano raggiungere Tirano, via Aprica, dove di notte entravano in Svizzera. Interessante a riguardo questo articolo di una scuola del posto http://www.scuolatrombini.it/pdf/villa_nel_tempo.pdf . Il cognome Serini ho poi visto che è diffuso a Edolo e dintorni, dove comunque si dovevano fermare, quindi probabilmente facevano il Pisgana.

Offline AGH

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Dovevano raggiungere Tirano, via Aprica, dove di notte entravano in Svizzera. Interessante a riguardo questo articolo di una scuola del posto http://www.scuolatrombini.it/pdf/villa_nel_tempo.pdf . Il cognome Serini ho poi visto che è diffuso a Edolo e dintorni, dove comunque si dovevano fermare, quindi probabilmente facevano il Pisgana.

si letto, interessante, anche se sul percorso fatto resta il buio :(
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Offline AGH

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ho misurato la distanza tra la val di genova e i due estremi della svizzera, quello a nord sono circa 38 km (in linea d'aria), quello a nord ovest 35. La distanza quindi non è eccessiva, diciamo che poteva essere coperta in pochi giorni di marcia. Osservando la morfologia, la via più logica sembra essere in direzione di ponte di legno-gavia-santa caterina valfurava e poi stelvio (anche se non so da che parte). In alterantiva, da ponte di legno verso tirano.
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Offline radetzky

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si letto, interessante, anche se sul percorso fatto resta il buio :(

 ???  mi sembra chiaro ormai: parte alpinistica dalla val di Genova al Pisgana e poi giù e su per boschi via Mortirolo dove a tutt'oggi non incontri nessuno. Avranno avuto un "palo" a Tirano che gli faceva attraversare il confine al momento giusto. L'unico rischio è l'attraversamento dell'Adda nei pressi di Tirano. E' il percorso + breve e + logico
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