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Non so tu ma io sul Pizzo ho visto gente di qualsiasi livello, da quelli in MTB (e forse così ha senso la rete invece di un semplice corrimano) a quelli coi jeans e le scarpe in pelle.E' per quelli che è necessario mettere le reti e chiudere l'accesso all'interno dei forti, perchè stai sicuro che prima o poi lo sconsiderato in infradito si infila dove non dovrebbe, si fa male, e poi fa causa al comune.
Seee come no. All'albergatore altoatesino gli italiani stanno sui ... e non si fida, per quello da lavoro all'amico vicino di casa. Di imprenditori altoatesini fuggiti all'estero per risparmiare, te ne posso fare una lista piuttosto lunga, e il mio campo lavorativo è abbastanza ristretto. Altro che "autogestione"....
di pirla è pieno il mondo ...
... la questione è articolata...
....Per la chiusura del forte/recinzioni purtroppo vale il discorso di prima: sei il sindaco, ti ritrovi sul groppone un potenziale pericolo, che fai te ne infischi o, visto che la provincia ti da i soldi, lo metti in sicurezza?
...ed in questo si parte dall'educazione in famiglia...
In pratica tutto o quasi quello che non si fa almeno qui.
Grottesco: dicono "La vista ora è meravigliosa". Come se prima facesse schifo!
Ma vuoi mettere guardare i laghi dalla piattaforma? E' tutta un'altra cosa! ...
Il problema del nostro Trentino è che,a forza di evitare confronti con l'esterno,diventa sempre più autoreferenziale.Il modestissimo livello culturale della maggior parte dei nostri politici,associato ad una spettacolare presunzione,porta a dare credito a figure professionali di modesto livello.Ecco allora architetti ed ingegneri "di prestigio" che se si confrontassero fuori provincia non batterebbero un chiodo,ma qui ricevono incarichi e commesse senza affrontare concorrenza.I risultati si vedono nelle tante opere ridicole,inutili,fuori contesto storico o paesaggistico e così via.Molti dei nostri paesi hanno perso le caratteristiche architettoniche che li distinguevano,con un proliferare di casette tutte simili,adatte a periferie di qualsiasi cittadina emiliana,lombarda o laziale,anonime e spesso dai colori più improbabili...Ben altra musica in AA od in Friuli dove si cerca sempre di stare nei canoni della tradizione sia nelle case che negli edifici pubblici,come in gran parte degli interventi sul territorio.Sono i guai della carenza di cultura unita alla perdita del senso di appartenenza al territorio ed alla superbia di chi non sposta lo sguardo dalla propria pancia..... imho