La bellissima mulattiera che collega il Monte Viezzena col Monte Mulat attraverso uno splendido lariceto
“Camminare attraverso gli antichi sentieri consente di vivere il mondo alpino
dalla prospettiva dei lavoratori che li utilizzavano in passato.
Una percezione del tutto diversa da quella turistica”Werner Bätzing
Non avevo mai letto fino a ieri questa considerazione di Werner Bätzing, geografo e accademico tedesco, professore di Geografia culturale. L'ho letta casualmente e mi ha fatto piacere, perché da qualche anno mi sono messo in testa di
mappare soprattutto sentieri NON ufficiali. Perché sono un
patrimonio culturale importante almeno quanto quelli ufficiali. Sono vecchi sentieri poco frequentati, molti in disuso, spesso bellissimi, a volte praticabili con difficoltà, franati o "mangiati" dalla vegetazione, talvolta mulattiere e sentieri della Grande Guerra. Vecchie vie di comunicazione percorse da chi un tempo abitava stabilmente la montagna: pastori, allevatori, contadini, cacciatori, boscaioli, "transumanti" per varie necessità.
Mulattiera in val di Cembra, con un filare di vecchi castagni
L'unico modo di salvare questi antichi sentieri dall'oblio, o peggio ancora dalla scomparsa, è probabilmente quello di mapparli su
Openstreetmap, affinché siano a disposizione di tutti, rimanendo almeno in una memoria digitale. Nella speranza che qualcuno continui a percorrerli, per tenerli in vita.
Le vecchie baite di Tremez sotto il Viezzena
Nel breve video, il bellissimo M. Viezzena 2491. Il suo versante sudovest è attraversato da uno stradello in un magnifico lariceto, che mette in collegamento il vicino Monte Mulat. Noi abbiamo percorso la dorsale SO fino in vetta, e poi siamo scesi dal versante opposto al Passo Lusia