Per chiudere bene l'anno vecchio, il 31 dicembre con Fuaz, abbiamo preso RIGOROSAMENTE (per la modica cifra di 13.00 euri
solo andata allo Stoppani) la cabinovia che porta quasi al passo del grostè (2446m slm) , poi dopo aver svalicato il passo siamo scesi per l'altopiano che digrada in val Flavona verso il lago di Tovel la val di Non.
La neve era intonsa e il primo tratto non pendente è stato affronato comunque tenendosi a valle delle varie dune e seguendo un itinerario che non ci ha permesso di goderci la splendida farina che arrivava fino al ginocchio.
Terminato il primo tratto, tenendosi a dx si imbocca un ampia valletta che dopo poco si fa ripida per un primo pendio a rischio, in questa occasione dopo aver valutato il manto e in mancanza di alcuna traccia, si è optato per togliere gli sci e scendere con cautela per la linea diretta.
Continuando a seguire il canalone in breve si arriva all'ultimo ripido pendio che porta ai piedi del Turrion basso, anche in questa occasione il tratto più ripido, circa 100m di dsl, è stato affrontato senza sci, salvo rimetterli quando il pendio perdeva di pendenza per un paio di curve libidinose, dove la Fuaz si è sbizzarrita.
Una volta giunti ai piedi del vallone si è risaliti a dx il largo spallone del turrion per portarsi sopra campo Flavona, con la sua magnifica vista, portandosi sempre a est si raggiunge una stazione meteorologica e passandola sempre sulla dx si riesce ad intercettare un altro paio di pendii sciabili fino a scendere a malga Flavona. Qui pausa pranzo al sole e con tutto comodo si riprende a spingere per superare un altro tratto pianeggiante che presto si inoltra nel bosco, tenendo sempre la dx si arriva ad una croce in mezzo al bosco che "indica" il sentiero che scende per una stretta gola superando altimenti tratti di roccia o molto ripidi...
Da qui in breve si giunge a malga Pozzol e il sentiero diviene sempre più una stretta sterrata anche se di difficile percorribilità date le numerose valanghe che la attraversano e le decine di alberi crollati che la ostruiscono...
Superato il lungo tratto a mezza costa infine la strada si allarga e si giunge in prossimità del lago di Tovel e poi ancora giù per la strada asfaltata coperta di neve schifosa crostosa e ghiacciata (con molti tratti in cui c'è da spingere
) fino all' albergo il Capriolo e dopo ancora qualche tornante la strada stava venendo liberata da una ruspa e quindi scispallismo fino a Tuenno (630m slm) , comprensivo di un ultimo tratto in salita, tanto per gradire!
Più che una discesa è stata una lunga gita di fondo
...anche se l'ambiente ripagava alla grande...
Sviluppo: circa 20km.
Dislivello: circa +200, -1800.
Neve: farinosa fino a 1800 circa con a volte pericolose croste di neve soffice sottostanti nei pendii al sole.