Passo, mi spieghi meglio il percorso della seconda giornata?
Eccomi, mia cara.
Allora, si diceva che dalla malga Grea una strada che ben presto diventa piacevole sentiero nel bosco
(foto 04) permette di raggiungere la malga Piazza de Cogni
(foto 05) a 1970 mt.
Di qui si imbocca il sentiero, in direzione est, che corre parallelo alla dorsale sommitale del Pizzo di Montes: a circa 3-400 metri dalla malga abbiamo deciso di risalire liberamente il pendio
(foto 06) sfruttando la traccia di alcune slavine che avevano pulito il versante, fino a riprendere l'evidente cresta rocciosa s/n che abbiamo seguito per ragioni di sicurezza (la neve accumulata con preoccupanti fessurazioni e soprattutto l'imbuto impressionante a guardarsi da sopra ci hanno consigliato di procedere fra roccette e neve con divertente e facile arrampicata salvo che nel punto chiave, una sorta di collo di bottiglia piuttosto ripido ed infido
[foto 07]).
Da lì in una ventina di minuti in vetta al Pizzo di Montes 2368 mt, raggiunto in mezzo alle nuvole
(foto 08). Dalla vetta si scende ad una sella (2256 mt) che divide il pizzo dal Cimone di Bolentina mt 2287
(foto 09), che si raggiunge con breve risalita di una quarantina di metri.
Dalla vetta del Cimone discesa su ripidissimo pendio (scivolate garantite
) fino al bivacco Marinelli a 2075 mt.
Dal bivacco (tavolo e tre letti a castello, in eccellenti condizioni) si punta la malga Bolentina Alta a mt. 1822, per seguire la strada sterrata che si abbandona al quarto tornante per raggiungere il versante destro del vallone all'altezza della malga Dose 1517 mt.
Da questo punto discesa per il sentiero di andata.
Qualche nota noiosa: il dislivello è di circa 1200 metri, lo sviluppo non lo abbiamo calcolato per rappresaglia nei confronti della Kompass al 35:000 di cui disponevamo.
L'intera gita, da auto ad auto, ha richiesto otto ore esatte (quasi tutte di cammino, peraltro).
Segue qualche foto.