La cartina che ti posto credo sia quella più realistica, tieni presente però che ha circa 15 anni sulle spalle.
Non ho ben capito se il sentiero sul quale ti sei inizialmente avviato dal Termoncello e che hai seguito per un tratto, avesse l’indicazione della meta, magari per malga Loverdina o altro.
Da questa carta risulta in alto a destra il dipartire del segnavia 339, che collega ufficialmente il Termoncello con malga Loverdina, e che penso sia quello che hai iniziato tu.
A sud del Termoncello si vede partire la traccia ufficiale che sale alla Loverdina stando poco sotto e a ovest della dorsale nord. Qui è segnato il primo tratto a pallini neri perché la carta è vecchia.
Ove termina il tratto a pallini neri e inizia quello a pallini rossi si vede diramare a destra un’altra traccia, la quale aggira la dorsale nord della Loverdina passando a est e calando sulla parte bassa della Val degli Inferni, circa nel punto ove si trova il bivio per salire quest’ultima valle o calare a malga Campa, e che hai certamente incontrato anche tu.
Al di là che questa traccia esista, c’è da dire che la carta ne segnala il dipartire a circa 2080 metri di quota, quindi molto in alto e quasi prossimi alla cima della Loverdina. Non credo proprio sia quella che hai preso tu.
Ritengo che tu abbia inizialmente preso il sentiero, magari non segnato, che dirige prima in quota e poi cala a malga Loverdina. Sulle carte è il 339. In pratica hai lasciato questo sentiero e hai “aperto” una variante ravanosa che risale la dorsale nord. Tra l’altro anche i tempi che dici coincidono con lo scarso dislivello tra il sentiero lasciato (intorno ai 1900 metri) e la dorsale superiore ove sei sbucato (forse già sui 2150 metri).
Se fosse così, dovresti aver intersecato quella traccia fantasma che dicevo più sopra, quella che diparte ai 2080 metri verso est, ma trattandosi di traccia a pallini neri *frammentati*, penso sia ormai scomparsa e magnata dalle mugaie.
Per quel che riguarda la 4land.
Mi sembra di intuire che il tratteggio che sale alla Loverdina sia il sentiero ufficiale, però spostato un po’ a destra della sua reale posizione.
Il tratteggio che cala sul crinale sud e piega verso il passo degli Inferni è anch’esso segnato in mala posizione. Come dici anche tu, non passa sulla cresta di collegamento con la cima degli Inferni, ma perviene al valico calando nella testata della valle omonima e arrivandoci in piano.
Anche la discesa nella val degli Inferni è scorretta e spostata un po’ a destra.
Infine credo di poter dire che non esiste nessun sentiero che discende la val Strangola, in quanto è formata da immensi e ripidi ghiaioni molto franosi. Una discesa per queste ghiaie è comunque possibile, ma è da farsi liberamente con proprio orientamento, confidando in scarpe robuste e gambe buone. Tutto l’invaso vallivo confluisce nei boschi sottostanti. Con un po’ di volontà e ravanando duramente si dovrebbe riuscire a intersecare il sentiero tra malga Flavona e Termoncello.
Ormai ci sei abituato, quindi aspettiamo un tuo aggiornamento su questa discesa