Rivisito una delle poche gite fatte quest'autunno: più che gita un bel ravanaggio....
Il mio amico luka era un po' che desiderava attraversare la cresta che vede dalla finestra di casa (cavedago) che è quella del croz del re che delimita una sponda della val dei Cavai...
Allora l'ultimo w-end di settembre si va su alla spora armati di vettovaglie e quant'altro per dormire e la sera si fa un'ottima cena a base di risotto Knorr; da segnalare che alla malga sono presenti letti al primo piano, tavoli e cucina con addirittura la luce elettrica!
La notte diluvia...il giorno dopo ritornando sui nostri passi fino al baito del cacciatore, ci domandiamo come faremo a superare la muraglia di mughi (adesso completamente inzuppati) per montare sulla cresta...
con un infinito ravanaggio che ci porta a seguire tracce che si perdono nel nulla, canalini franosi, attraversamenti da machete in mezzo ai mughi, ormai completamente zuppi, mentre il tempo non accenna a migliorare spesso chiudendoci in mezzo alle nuvole, giungiamo infine sulla cresta e i mughi presto si diradano per lasciare spazio ad una cresta che in alcuni tratti diventa piuttosto aerea, ma non così difficile...anche perchè i tratti più franosi o erti si riesce a superarli aggirandoli più in basso.
Giunti ormai in prossimità del croz del re decidiamo di desitere dal salirlo in quanto (da questo versante, siamo leggermente a dx della cresta) completamente franoso e pieno di sfasciumi e anche piuttosto erto...con nebbia e pioggerellina, decidiamo di aggirarlo sulla destra e poi di rientrare per la valle dei Cavai e poi di nuovo alla malga Spora a riprendere la roba che abbiamo lasciato colà per viaggiare leggeri.
In realtà, non si sa come, non si sa perchè, (un buon motivo è che non si vedeva una mazza) scendendo ci ritroviamo in una malga sconosciuta che solo dopo molto capiremo essere la malga Cavedago....
Siamo scesi troppo e dal versante sbagliato...inzuppati come non mai e chiedendo indicazioni a dei cacciatori riprendiamo lentamente quota per scavallare nuovamente e scendere alla sella del montoz (credo sia quella ora non ho la cartina sotto) e poi giù per tutta la valle dei Cavai che è splendida anche con questo tempo malinconico.