Autore Topic: [Brenta] Il mini-trekking della Campa  (Letto 8891 volte)

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Offline ciaspaman

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[Brenta] Il mini-trekking della Campa
« il: 08/08/2010 14:59 »
Lasciatemi definire questa gita “Il mini-trekking della Campa”, ovvero un lungo itinerario ad anello che passa in una delle zone meno conosciute e praticate del Brenta, ma assolutamente spettacolare dal punto di vista ambientale e paesaggistico, caratterizzato prevalentemente da luoghi solitari, ampi spazi e cime imponenti.
Il punto di partenza è la frazione Pegorar di Andalo, si imbocca il sentiero 301 che porta verso Malga Spora. Non bisogna però raggiungere la Malga, ma ci si ferma al Baito Cacciatori che, posizionato fra il Fibbion ed il Mular Basso,  si affaccia sulla conca erbosa della Val dei Cavai. Imboccando il sentiero 338 ci si incammina in questa bella vallata, stretta fra due dorsali parallele di monti: da una parte la catena del Monte Fibbion, mentre a destra Mular Basso e Alto e le cime del Corz del Re. Verso nord la vista termina alla Sella del Montoz, la prossima meta intermedia, che si raggiunge in poco più di un’ora di cammino seguendo la chiara traccia del sentiero 338, che sale con pendenza molto modesta per gran parte del percorso, per poi inclinarsi un po’ di più in prossimità della Sella. A questo punto è d’obbligo una breve sosta contemplativa, per ammirare il paesaggio: a sud la grande piramide del Piz Galin chiude la Val dei Cavai, mentre a nord si ha un’ottima vista sulle cime della Campa ed in parte sulla Val di Non. A est della Sella c’è il Monte Corona, mentre a ovest la Cima Santa Maria, splendido balcone su tutta l’area settentrionale del Brenta, nonostante il suo profilo non appaia particolarmente imponente né da un versante né dall’altro. La salita alla Cima S. Maria è indicata con alcuni segni bianco-rossi e con degli ometti di pietra, però la linea da percorrere è molto intuitiva e non c’è nemmeno la necessità di seguire gli ometti, è molto più remunerativo procedere liberamente. La prima parte del percorso è caratterizzato da facili gradinate con fenomeni carsici (inghiottitoi, rocce modellate dal ghiaccio ecc..). Superata questa prima parte si distingue chiaramente la Cima, fino a questo momento sempre un po’ nascosta e confusa fra le varie asperità. Il versante da salire è costituito da un grande pendio ghiaioso molto largo. La salita alla Cima non presenta quindi mai tratti difficili o esposti, ma richiede solamente un po’ di attenzione e passo sicuro. Raggiunta la vetta lo spettacolo è fantastico ed il panorama grandioso. La vista è a 360°, abbracciando tutto il Brenta Settentrionale, scorci sull’Adamello e sui monti della Val d’Ultimo, sulle Dolomiti. Ma quello che è più spettacolare è la Catena della Campa, tutte le cime dal Grostè al Peller ed il Campo Flavona, in basso, con la curiosa sagoma del Turrion Basso. Dopo un meritato riposo (fin qui sono 1600 metri di dislivello, e la strada è ancora molto lunga) e dopo aver fatto il pieno di panorami spettacolari, ci si riporta alla Sella Montoz, ripercorrendo a ritroso il percorso di salita, facendo attenzione soprattutto sul ghiaione, che è un po’ insidioso. Dalla Sella si intuisce chiaramente la prossima tappa di questo giro, ovvero la Bocchetta di Val Scura, posizionata nell’avvallamento a nord del Cimon della Campa. Si riprende quindi sul 338 in direzione nord, seguendo prevalentemente in discesa la traccia nell’ambiente prevalentemente prativo. Si arriva ad un bivio segnato da una serie di cartelli (divelti e appoggiati alla buona..), e bisogna prendere a sinistra ed iniziare ad alzarsi per riportarsi alla quota della Bocchetta. La vista sulla Val di Non è ora più chiara e si distingue chiaramente la parte sud del lago di S. Giustina. Il sentiero ora piega decisamente verso ovest, assumendo un aspetto sempre più pietroso, come del resto tutto l’ambiente circostante. Si arriva in breve alla Bocchetta di Val Scura, da cui scende la ghiaiosa e pietrosa valle con l’omonimo nome. Il luogo è molto suggestivo, racchiuso a nord dalla Cima di Val Strangola e a sud dal Cimon della Campa, mentre la vista attraverso la Val Scura termina sulle cime del Brenta Settentrionale. La discesa per la Val Scura è abbastanza faticosa, il suolo è assolutamente pietroso fino in fondo, con qualche spiazzo di neve qua e là. L’ambiente è comunque molto bello, più aspro ma allo stesso tempo suggestivo. Arrivando alla base della valle si trova un bivio: andando verso nord si arriva a Tovel, mentre verso sud-ovest alla Malga Flavona. Ovviamente si prende a sinistra e sempre per terreno pietroso (ora anche con massi di dimensioni notevoli), la località è chiamata a ragione passere, si segue il sentiero che richiede sempre attenzione anche perché iniziano a  comparire le prime radici dei mughi sul tracciato. Terminato questro tratto accidentato si sbuca sul sentiero 330, decisamente più confortevole e diretto alla Malga, a cui si arriva attraversando infine dei bei prati ondulati. Dopo una breve sosta alla Malga si prende il sentiero che risale l’altura che è posta a nord del Campo Flavona. Superato questo dosso si possono ammirare per la seconda volta in questo itinerario i verdi pascoli di questa bellissima conca erbosa. Seguendo la traccia 371 verso sud si attraversa comodamente il Campo Flavona, ammirando anche alcuni laghetti assediati dalle mucche. Quasi all’estremo sul del Campo si arriva ad un bivio: o si sale al Grostè, oppure si prende il 301 e si va verso il Passo della Gaiarda. Imboccando il 301 si sale comodamente al Passo della Gaiarda, da cui di possono ammirare da una visuale insolita le cime che contornano la conca della Malga Spora. La discesa alla Malga avviene ancora per un percorso ghiaioso, in brevi tratti ripido, ma comunque ben segnato e da percorrere con un minimo di attenzione. Verso la fine della discesa compaiono i primi mughi e si inizia a distinguere la sagoma della Malga. Ancora poco e si sbuca poco a a nord della stessa, ammirando il grande pascolo che le sta attorno. Lo si attraversa sempre sul 301 ed in breve si arriva nuovamente al Baito dei Cacciatori, incontrato di prima mattina e con molti meno chilometri nelle gambe. A questo punto, dopo un ultimo sguardo su per la Val dei Cavai, si continua ancora sul 301 che riporta in maniera eterna e monotona ad Andalo, alla macchina, ai rumori della modernità a cui ormai non siamo più abituati, ma che un po’ ci fanno anche piacere.

Come considerazioni conclusive devo dire che il giro è fantastico, estremamente vario ed appagante. L’unica parte monotona è il tratto fra Andalo e il Baito Cacciatori, poi il resto è uno spettacolo. Non pensavo di riuscirci, infatti il progetto iniziale era salire a Cima S. Maria e tornare per la stessa via dell’andata, ma una volta su (in vetta dalle ore 11.45 alle 12.45) mi sentivo le energie per fare tutto il giro completo, e così è stato. Dal punto di vista dell’orientamento non credo ci siano grossi problemi, i sentieri sono segnati molto bene e comunque il percorso è intuitivo. Serve un passo sicuro per affrontare i numerosi ghiaioni in sicurezza (Cima S. Maria, Val Scura, Passo Gaiarda-Malga Spora), ed un buon allenamento .Il dislivello complessivo credo in fatti sia prossimo ai 2000 m e le ore di cammino sono tante: partito a piedi dal Pegorar alle 7.20, sono ritornato alla macchina alle 19.05, quindi quasi 12 ore dopo, di cui 10 di cammino. La soddisfazione quando si vede la macchina è tanta. Garantito. E la voglia di una doccia rinfrescante è ancora maggiore.  ;D
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Offline ciaspaman

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Re: [Brenta] Il mini-trekking della Campa
« Risposta #1 il: 08/08/2010 14:59 »
le foto le aggiungo a breve :)

« Ultima modifica: 08/08/2010 20:59 da ciaspaman »
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Offline ciaspaman

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Re: [Brenta] Il mini-trekking della Campa
« Risposta #2 il: 08/08/2010 14:59 »
Foto dalla Cima S. Maria
« Ultima modifica: 08/08/2010 21:02 da ciaspaman »
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Offline ciaspaman

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Re: [Brenta] Il mini-trekking della Campa
« Risposta #3 il: 08/08/2010 15:00 »
foto..
« Ultima modifica: 08/08/2010 21:03 da ciaspaman »
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Re: [Brenta] Il mini-trekking della Campa
« Risposta #4 il: 08/08/2010 15:00 »
foto..
« Ultima modifica: 08/08/2010 21:04 da ciaspaman »
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Offline miki

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Re: [Brenta] Il mini-trekking della Campa
« Risposta #5 il: 08/08/2010 16:45 »
Non vedo le foto ??? sono l'unico ???

Offline AGH

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Re: [Brenta] Il mini-trekking della Campa
« Risposta #6 il: 08/08/2010 19:13 »
Lasciatemi definire questa gita “Il mini-trekking della Campa”, ovvero un lungo itinerario ad anello che passa in una delle zone meno conosciute e praticate del Brenta, ma assolutamente spettacolare dal punto di vista ambientale e paesaggistico, caratterizzato prevalentemente da luoghi solitari, ampi spazi e cime imponenti.

caspita complimentoni! Giro fantastico ma, temo, fuori della mia portata  ;D A meno di non fare una tappa intermedia alla Malga Campa. A proposito, questa malga ha un bivacco?
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Offline ciaspaman

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Re: [Brenta] Il mini-trekking della Campa
« Risposta #7 il: 08/08/2010 21:07 »
caspita complimentoni! Giro fantastico ma, temo, fuori della mia portata  ;D A meno di non fare una tappa intermedia alla Malga Campa. A proposito, questa malga ha un bivacco?
Ma dai, basta partire presto  ::)
La Malga Campa al piano terra ha la cucina con panca e tavolo, mentre al piano superiore ci sono 10 posti letto. Non so nulla riguardo alla gestione, se è un bivacco libero oppure no.
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Offline Franz

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Re: [Brenta] Il mini-trekking della Campa
« Risposta #8 il: 09/08/2010 10:26 »
Giro fantastico! Complimenti!  :D

Offline AGH

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Re: [Brenta] Il mini-trekking della Campa
« Risposta #9 il: 09/08/2010 11:45 »
Ma dai, basta partire presto  ::)

2000 mt di dislivello non credo di poterli fare senza traumi permamenti, anche se parto presto  ;D
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Offline Claudia

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Re: [Brenta] Il mini-trekking della Campa
« Risposta #10 il: 09/08/2010 13:01 »
Veramente un mini-trekking eccezionale! Che posti!!!
Certo, se fosse possibile utilizzare la malga Campa come bivacco per spezzare il giro sarebbe alla portata anche dei vecchietti come Agh  ;D a parte gli scherzi, una tappa (magari anche con tendina) ti permette di arrivare meno stanco e di goderti di più tutto il giro, secondo me, soprattutto se non sei abituato a certi dislivelli o se prevedi, al ritorno, 200km di auto  :-\

Offline Herman

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Re: [Brenta] Il mini-trekking della Campa
« Risposta #11 il: 09/08/2010 13:26 »
Eh stupendi posti solitari!
Incontrato gente?
 :)

Offline ciaspaman

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Re: [Brenta] Il mini-trekking della Campa
« Risposta #12 il: 09/08/2010 20:24 »
La malga Campa in teoria è un ottimo bivacco  http://www.cipputi.it/brenta/prima.htm
si potrebbe quindi spezzare il giro in 2 giorni facilmente. Comunque anche così è fantastico, ogni tanto una tirata ci sta dai.  ;D
Persone nella val dei Cavai solo 3, poi fra la Flavona e Andalo una quindicina. Un camoscio, due marmotte e nemmeno un orso (non so nemmeno dove possa essercene uno, è tutto ghiaia ed erba..manco un albero. Mah).
W la picca! ;D