Autore Topic: [BRENTA] Pian della Nana, Piz Galin e altre  (Letto 22955 volte)

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Re: DOLOMITI DI BRENTA
« Risposta #15 il: 10/07/2007 11:24 »
il costanzi non l'ho mai fatto, spero ci farai avere dettagliato resoconto :)
Ad ogni modo è sconsolante vedere la montagna che non più si adatta, ma addirittura si plasma sull'uomo.
Dovrebbe essere il contrario  :-[

su questo si dovrebbe aprire una discussione lunghissima, io sono anni che giro il trentino e ogni anno prendo delle "coltellate"... vedo pezzi di trentino meravigliosi che se ne vanno per sempre... :(
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Re: DOLOMITI DI BRENTA
« Risposta #16 il: 15/07/2007 21:15 »
Oggi ho fatto un sopralluogo al peller. Devo dire che è stato divertente lo sterrato fatto in moto! :P Veramente bel posto, vedremo quando riuscirò a fare il suddetto giro. ciauuz ;D
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Re: DOLOMITI DI BRENTA
« Risposta #17 il: 16/07/2007 08:33 »
in moto??? vergogna!  :P
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Re: DOLOMITI DI BRENTA
« Risposta #18 il: 16/07/2007 14:21 »
in moto??? vergogna!  :P

Essendo l'unico accesso al Peller (non e' vero perche' da Tuenno e' pure piu' corta, ma piu' stretta e tortuosa) e' spesso trafficata piu' di una statale e quando ci si trova a passare a piedi, in bici o con gli sci non sempre i mezzi motorizzati hanno l'accortezza di rallentare...percio' meglio percorrere il "senter dela Bepina" (313 bis) o la vecchia strada abbandonata piu' tranquilli e sicuri per un'escursione.

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Re: DOLOMITI DI BRENTA
« Risposta #19 il: 16/07/2007 14:24 »
quale sarebbe la vecchia strada abbandonata? Da dove parte?

L'attuale strada è molto brutta, zeppa di buche, ma è anche l'unica, che mi risulti, con la quale si può salire in auto fino in quota. Anche su sta storia delle stanghe bisosgnerebbe decidersi: in certe valli ti fermano a 900 metri, in altre a 1800, in altre ancora c'e' il divieto ma passano tutti... perché non fanno regole chiare una volta per tutte?

Vergognosa poi anche la gestione dei permessi, coi signori cacciatori che ti sorpassano col gippone mentre tu arranchi con lo zaino...  ???
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Smit

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Re: DOLOMITI DI BRENTA
« Risposta #20 il: 16/07/2007 14:53 »
quale sarebbe la vecchia strada abbandonata? Da dove parte?

L'attuale strada è molto brutta, zeppa di buche, ma è anche l'unica, che mi risulti, con la quale si può salire in auto fino in quota.


La vecchia strada parte dalla localita' Bersaglio (esattamante come la nuova). E' percorribile solo a piedi (o in moto se non si bada ai divieti...). Poco dopo il prato del ristorante si trova un bivio: a destra si prende la strada nuova, continuando dritti si prende la vecchia strada. Dopo alcuni minuti si arriva alla localita' "Crosete" da dove parte il "senter dela Bepina" che porta fino alla localita' "Fontana Maora" da dove poi per la strada principale si raggiunge il rifugio Peller. Continuando invece per la vecchia strada si supera la malga e il pascolo di "Boiara Basa", quindi si incrocia la strada nuova traversandola e continuando nel bosco. Poche centinaia di metri dopo si raggiunge uno spiazzo nei presi di "Boiara Alta" da cui si puo' raggiungere anche la chiesetta di S'Antonio. Qui bisogna fare attenzione perche' la strada (che adesso assomigliera' piu' a un largo sentiero) e' un po' nascosta: si trova dritta davanti a noi tenendoci la strada per S'Antonio sulla destra. Continuando la "vecchia" incrocera' ancora una volta la "nuova" per poi spuntare definitivamente nei pressi di localita' Verde'. Da qui in poi bisogna seguire nuovamente la strada nuova oppure raggiungere localita' "Campo Nanno" da cui si puo' intercettare il "senter dela Bepina". Con una cartina alla mano ti sembrera tutto piu' chiaro!!!

L'alternativa alla strada nuova da Cles c'e' e come dicevo e' quella di Tuenno. La strada parte dalla localita' "Ciaretar", all'inizio del paese venendo da Cles, continua ripida fino a "Cialanna" e poi sbuca nei pressi dei cosi' detti "Malgaroi" proprio sotto i pendii del rifugio Peller". Soprattutto d'inverno, con gli sci, questa seconda possibilita' viene preferita alla prima perche' pur essendo piu' ripida e' decisamente piu' corta.
Per portarsi in quota in auto la sconsiglio decisamente soprattutto se ti sembra brutta la strada da Cles... ;)

Percorrenze (il dislivello e' di circa 1300 metri e lo sviluppo relativamente elevato):
a piedi: senter dela Bepina attorno alle 4 - 4.30 ore
scialpinismo: Cles (strada vecchia) - rif. Peller attorno alle 2.45 ore
scialpinismo: Tuenno (Ciaretar) - rif. Peller attorno alle 2.15 ore

NB: i tempi sono molto soggettivi...da Tuenno c'e' gente che ci mette 1 ora e 20 al raduno, ma c'e' anche gente che ci mette 3 ore e mezzo...

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Re: DOLOMITI DI BRENTA
« Risposta #21 il: 16/07/2007 15:06 »
ma la strada da tuenno è percorribile in auto? Senza divieto? La strada nuova è bruttissima in auto, in jeep un po meno (ho una 4x4) :)
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Smit

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Re: DOLOMITI DI BRENTA
« Risposta #22 il: 16/07/2007 15:22 »
ma la strada da tuenno è percorribile in auto? Senza divieto? La strada nuova è bruttissima in auto, in jeep un po meno (ho una 4x4) :)

E' assolutamente percorribile: divieti fino all'anno scorso non ce n'erano. La percorse mio papa' per correre dal veterinario dopo che un marasso morse il nostro cane.
Ripeto: e' piu' ripida (addirittura i tratti piu' ripidi sono cementati) e molto piu' stretta di quella di Cles per questo e' meno trafficata.
Se dovessi scegliere tra le due comunque farei quella di Cles...e' la meno peggio a mio avviso.
Io la faccio solo con gli sci: l'inverno e' una pace!!!!  :)

Offline Skyzzato

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Re: DOLOMITI DI BRENTA
« Risposta #23 il: 16/07/2007 20:22 »
Perchè vergogna? te non c'eri andato in auto?! ;D
Esattamente. Io sono salito da cles e sono sceso da quella di tuenno e confermo che quella da tuenno è più corta ma stretta e ripida. In moto si fanno tranquillamente tutte e 2 invece. E ci si diverte anche! ::) Abbastanza erto anca il pezzetto dal lago dorigat al rifugio.
« Ultima modifica: 16/07/2007 20:24 da Skyzzato »
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Re: DOLOMITI DI BRENTA
« Risposta #24 il: 17/07/2007 17:42 »
a mio modesto avviso il costanzi non è che sia così semplice...è un saliscendi continuo e in molti punti sei veramente esposto! l'anno scorso quando lo feci,sottovalutandolo,(feci con un mio amico vidi più costanzi fino al sasso rosso dal quale scendemmo fino al meledrio per poi farci venire a prendere con il mio amico che aveva un male boia al ginocchio e riusciva solo a zoppicare, partiti alle 9:00 am dal grostè, soccorsi alle 11:00 pm dalla fidanzata,che vergogna) mi meravigliai che in un tratto di roccette veramente ripido in discesa su una selletta lungo la cresta non ci fosse alcuna assicurazione, e poi oltre alla fatica fisica sei sempre mentalmente impegnato a non scivolare giù in qualche cantone...
"...sarà da chiedersi se esistano ancora escursionisti capaci di divertirsi sulle medie difficoltà, per trovare sè stessi anche in una giornata senza ambizioni, trascorsa serenamente all'insegna della natura più delicata." Giampaolo Sani

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Re: DOLOMITI DI BRENTA
« Risposta #25 il: 24/08/2007 11:35 »
a mio modesto avviso il costanzi non è che sia così semplice...è un saliscendi continuo e in molti punti sei veramente esposto!

Vero. Una formidabile cavalcata prevalentemente in cresta e con pochissime protezioni.
L'ho percorso in due mezze giornate partendo da Malga Mondifra, notte al bivacco Bonvecchio (con megatemporale), rientro dal passo di Pra' Castron alla malga (versante ovest).
Anche io ricordo gli impressionanti scivoli erbosi (i fiori erano bellissimi, eh) che puntavano dritti al lago di Tovel; con il mio compagno ironizzavamo sulla bella morte ai 180 km/h fra i fiori ...  ;D
Però il Costanzi è bello per quello che è (o meglio, che NON è: un baraccone tipo rollercoaster come ormai sono le bocchette, ahimé).
Attrezzarlo significherebbe attirare un sacco di escursionisti in più, fra i quali un certo numero di sprovveduti, che pensano di salire come le bocchette in un posto dove non ci sono vie di fuga e dove l'impegno e la lunghezza del tracciato ti mettono comunque alla prova. Se ci aggiungiamo che spesso ti trovi a "raspare" fra le zolle e le roccette per salire/scendere, confidando che le suole tengano o che non venga giù tutto ...
Quando ci salii (fine giugno) nel libro del bivacco c'erano sì e no una ventina di firme da inizio anno.  :o
Ha ragione Guido, è facile sottovalutarlo, però quando sei su è emozionante come pochi altri itinerari.

Offline Guido

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Re: DOLOMITI DI BRENTA
« Risposta #26 il: 10/09/2007 15:39 »
perfettamente d'accordo, forse anche per l'impegno è una delle più belle escursioni che abbia fatto...dopo il bonvecchio, persone incontrate: 0.
Acqua:0, solo 1h sotto il sasso rosso c'è una fonte: L'acqua dei tartari (di buon auspicio...)
i pendi erbosi sono meglio di una pista da sci...
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Re: DOLOMITI DI BRENTA
« Risposta #27 il: 10/09/2007 16:34 »
Io ricordo una fontanella a 20 mt dal bivacco ...

Smit

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Re: DOLOMITI DI BRENTA
« Risposta #28 il: 10/09/2007 16:40 »
perfettamente d'accordo, forse anche per l'impegno è una delle più belle escursioni che abbia fatto...dopo il bonvecchio, persone incontrate: 0.
Acqua:0, solo 1h sotto il sasso rosso c'è una fonte: L'acqua dei tartari (di buon auspicio...)
i pendi erbosi sono meglio di una pista da sci...

A quanto ne so viene data "acqua di fusione e sorgente nei paraggi" nei pressi del Bonvecchio, pero' non l'ho cercata e vicino al bivacco Costanzi (nei pressi del passo di Pra' Castron ai piedi del Sasso Rosso) c'e' una sorgente, nel bivacco ci sono le indicazioni per come raggiungerla.

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Re: DOLOMITI DI BRENTA
« Risposta #29 il: 10/09/2007 16:50 »
Non vorrei annoiarvi, anche perché ci sono stato a giugno 2003, però la fontanella (tubo che usciva da muretto in cemento, con tanto di base) c'era. Mi ci sono lavato i piedi, chiedendomi peraltro da dove venisse visto che il bivacco è una cintuantina di metri sotto la cima pietrosa.
Mah ...