Ecco un altro dei nostri giretti da "pensionati"
Uno degli anelli più classici sulle Dolomiti di Brenta fatto una quindicina di giorni fa.
E' un itinerario molto frequentato in quanto, non comportando eccessiva fatica, permette a tante persone anche con ragazzini al seguito
(come fatto da noi tanti anni fa), di raggiungere uno scenario straordinario nel cuore delle Dolomiti di Brenta. Per trovare un pò più di tranquillità noi abbiamo sempre evitato il mese di agosto e i giorni festivi, scegliendo i primi giorni di luglio o settembre.
Io avevo un conto in sospeso con questo luogo. Nel corso di tanti anni ho avuto la fortuna di assistere ad albe e tramonti mozzafiato in questo Gruppo (specie pernottando nei rifugi) ma al Tuckett sono sempre stata sfortunata, tutte le volte che ci sono arrivata ho sempre trovato un ammasso enorme di nuvoloni e nebbie che impediva di vedere ogni panorama, oltre a qualche bel rovescio
Questa volta il meteo è stato più clemente e comprensivo, chi lo sa... forse mosso a compassione visto che gli anni passano e che sono luoghi un pò lontanucci da casa!?
Mah...comunque è andata decisamente bene.
Da Palù di Madonna di Campiglio arriviamo con l'auto al
parcheggio di Vallesinella a mt. 1513 poco dopo le 8. Dalle 9.45 alle 18.50 la strada è chiusa al traffico e si può salire solo con il bus-navetta. Partiamo subito seguendo le indicazioni per
le Cascate Alte e percorrendo la sterrata che passa accanto alla teleferica del rif. Tuckett. Nel bosco e all'ombra c'è un'arietta frizzante, ci sono 7° ma io sto divinamente bene con questa temperatura, in pochi minuti ci avviciniamo al torrente Sarca di Vallesinella che proviene da sorgenti e cascate delle quali già si ode il rumore.
nel bosco e il torrente Sarca di Vallesinella
Il percorso che segue è molto suggestivo, si incontra subito una bella cascata con più salti, poi si cammina su roccette a fianco del torrentello che scorre rumoroso e con varie cascatelle. Si risale nel bosco a zig-zag tramite scalette, passando su numerosi ponticelli con protezioni e incontrando rivoli e cascate che formano dei piccoli laghetti, acqua ovunque che sgorga dalle rocce. Camminiamo col sottofondo del rumore dell'acqua, che per me è il massimo del relax, fino a sbucare all'aperto e al tepore del sole sui prati di
Malga Vallesinella di Sopra a mt. 1681.
ancora cascate
vari ponticelli
si sale nel bosco
si esce all'aperto sui prati
malga Vallesinella di Sopra
Rientriamo ancora nel bosco imboccando il
sent 317 bis "sentiero dell'orso" che sale gradatamente e poi con un ultimo strappetto più ripido raggiungiamo il ripiano del
rifugio Casinei a mt. 1850, ancora deserto.
sul sentiero dell'orso 317b
rifugio Casinei
Proseguiamo sul
sent. 317 ancora nel bosco, poi la vegetazione si fa via via sempre più rada tra larici mughi e rododendri
( in passato ho visto fioriture favolose nella prima quindicina di luglio, pareva di essere in un parco ) e con una bella vista su
Cima Vagliana, Pietra Grande, il Torrione di Vallesinella... nel bosco di larici
il Gruppo del Brenta appare tra la vegetazione
sui prati con vista su Cima Vagliana e Cima Pietra Grande
Si continua a salire su rampe tra le rocce e arriviamo ai
rifugi Tuckett e Sella a mt. 2275 nel cuore delle Dolomiti di Brenta. La vista è spettacolare verso il Castelletto Inferiore e Superiore, Cima Sella, Bocca di Tuckett, Cima Brenta... e finalmente posso avere anche delle foto col cielo azzurro e nuvole bianche!!
. Uno stupendo anfiteatro che il grandangolo della mia fotocamera non basta a contenere. Alle nostre spalle si vedono le cime della Presanella che compaiono e spariscono continuamente tra le nuvole.
Torrione di Vallesinella
ultime rampette
ai rif. Tuckett e Sella
Presanella
Questo è un ottimo punto di partenza per tanti escursionisti e scalatori per ttraversate favolose verso altri rifugi e ascensioni alle tante cime, ma per noi oggi è solo un punto di arrivo
Troviamo un bel posticino su una grande lastra di roccia piana e asciutta, dove c'è erba ci sono ancora chiazze di neve fresca scesa la sera prima.
E qui lunga sosta per mangiare qualcosina, riposarci, gustarci il panorama, identificare le cime, fare tante foto... poi entreremo al rifugio per prendere un caffè, non c'è molta gente e quasi tutti stranieri, 3 gruppetti organizzati con guida.
cappellina
che emozione sempre!
Ora imbocchiamo il
sent. 328 per la Sella del Fridolin, attraversiamo una estesa pietraia tra grossi macigni e poi in discesa su terreno erboso raggiungiamo la
Sella del Fridolin a fianco della cimetta omonima.
Continuiamo a scendere su uno stretto sentierino tra i mughi fino ad incrociare la deviazione che in un'oretta conduce al
rif. Brentei, il "sentiero Bogani". A differenza delle altre volte però l'occhiatina del marito mi fa capire che per oggi a lui basta così (niente Brentei...ma pazienza , lì il cielo azzurro l'ho trovato spesso ) e pertanto proseguiamo in rapida discesa nuovamente al rif. Casinei, dove ora c'è parecchia gente. Una breve sosta per una Radler fresca ci sta, il sole nel pomeriggio picchia forte e siamo accaldati.
Lasciamo il rifugio e imbocchiamo il
sent. 318 che cala rapidamente con dei gradini con assi di legno e poi continuiamo a scendere in un bel bosco fino ad attraversare il ponte in legno sul torrente Sarca ed arrivare nuovamente all'auto al parcheggio di Vallesinella.
Qui apprendiamo che tra una mezz'oretta sarà possibile partire con l'auto e accodarci al primo bus-navetta che scenderà, così faccio una proposta al marito.
Finchè lui si rilasserà un pochino io ne approfitterò per scendere a rivedere la maestosa
Cascata di Mezzo e lui mi aspetterà poi alla fine della strada carrozzabile, subito dopo la sbarra e la casetta per il pedaggio.
Una ventina di minuti su forestale e sentierino, passando per il rif. Cascate di Mezzo, e mi trovo davanti alla Cascata più spettacolare, quella fragorosa con i tre salti d'acqua. Nonostante la carenza d'acqua è sempre molto bella da vedere!
Il tempo per ammirarla, ascoltare il suo fragore
(ormai i veterani del forum sanno quanto amo ogni cascata, ruscello, laghetto in montagna ) e fare qualche foto e filmato, così poi a casa un pò rivivrò questi momenti, poi percorro il comodo e riposante
"Sentiero dell'Arciduca" che mi condurrà fino alla casetta-pedaggio in fondo alla carrozzabile dove troverò "l'autista"
paziente ad aspettarmi.
E' un anello di circa 11 km
(+ 4 km per scendere alle Cascate di Mezzo e arrivare alla sbarra della strada) e con un dislivello di ca. 750 mt più vari saliscendi,
Questa la traccia fino al parcheggio