16/09/2023
Torno sempre molto volentieri nella Campa: una zona isolata del Brenta, pochissimo frequentata per le distanze e per i dislivelli, che però offre panorami eccezionali e molte cime alla portata di ogni buon escursionista.
Il mese migliore è ottobre, quando i larici si infiammano ed il mix tra rocce bianche, erba gialla
e cielo azzurro (si spera) da una sensazione di pace e tranquillità.
Per una volta ci vado in settembre, visto che quest’anno non ho fatto nessuna escursione nel Brenta: obbiettivo di giornata sono il Cimon della Campa e Cima Valscura.
Il park è il solito nei pressi di Malga Arza, come pure il SV 370 che porta a Malga Loverdina e poi a Malga Campa.
Lo lasciamo però a metà strada tra le due malghe, a circa quota 2000 m, per seguire la traccia che porta in Val d’Inferno.
All’omonima bocchetta deviamo a sx verso il Passo di Val Strangola, su un bel sentiero che rimane in quota sotto parete: è la seconda volta che ci passo ed in entrambi i casi la visibilità è quasi nulla per le nebbie.
Raggiunto il passo il cielo inizia ad aprirsi, aggiriamo a sx il monte La Rocca su una buona traccia e senza perdere dislivello risaliamo per prati andando ad intercettare il SV 369 ormai nelle vicinanze della bocchetta di Valscura.
Alla forcella abbandoniamo la traccia e ci spostiamo a sx: seguendo gli ometti passiamo sotto le fasce rocciose del Cimon della Campa e risaliamo il vallone che separa di Cimon dalla Valscura.
Zigzagando tra verdi, rocce e ghiaie si arriva in cresta: la seguiamo verso O per Cima Valscura, arrampicando su roccette di I grado con un unico passaggio di II un po’ esposto.
Ritorniamo sui nostri passi, notando anche che da un intaglio è possibile scendere per ghiaie in Val di Santa Maria, utile se si dovesse andare verso la Sella del Montoz oppure per concatenare la salita con il Termoncello.
Anziché scendere dal punto in cui avevamo raggiunto la cresta, proseguiamo verso E per il Cimon della Campa: qualche facile roccetta all’inizio e poi la lunga dorsale erbosa fino alla vetta.
Rientro per la stessa via verso la Bocchetta di Valscura e poi verso Malga Arza.
Alla Bocchetta di Val Strangola facciamo una breve digressione verso le 3 Cime di Val Strangola.
Salita su verdi e poi ghiaie e roccette: facile la 1^, delicato raggiungere la 2^ e la 3^ per l’infido ghiano e la friabilità delle rocce.
Foto:
Dalla Bocchetta di Val Strangola: La Rocca e più lontano Cimon della Campa e Cima Valscura Bocchetta di ValscuraSotto le pareti del Cimon della CampaL’ampio vallone da risalireIn cresta verso Cima ValscuraDietro di noi il Cimon della CampaUltimi metri della facile crestaCima Valscura nord-ovest che non saliremoDalla cima O verso la principaleVerso il Cimon della CampaIl passaggio ostico in discesaIntaglio per eventuale discesa in Val di Santa Maria, sullo sfondo Cima di Santa Maria, Crozara della Campa e TermoncelloAncora Cima ValscuraLa dorsale del Cimon della Campa In discesaSalendo alle Cime di Val Strangola Sfasciumi e roccia friabile per salire sulla 2^ e 3^ cimaLa traccia, 17 Km, D+ 1350 m