Autore Topic: Chi non ha mai fatto cazzate in montagna scagli la prima pietra  (Letto 7594 volte)

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Offline AGH

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La discussione con donkey qui
http://girovagandoinmontagna.com/forums/index.php?topic=1966.0

ha fatto nascere l'idea di questo post. Descrivete quindi le vostre "cazzate" in montagna, quelle dove avete rischiato inutilmente oltre il lecito o vi siete sentiti in forte pericolo  ;D

Inizio io: ero giovine e spavaldo, andavo spesso all'avventura, incosciente e impreparato a tutto. In val di fassa, in una banale escursione non mi ricordo più dove, forse su per la Gardeccia, ho avuto la brillante idea di tagliare il percorso arrampicando su delle rocce. Solo che, man mano che arrampicavo, le rocce diventavano sempre più verticali. Pur di non tornare indietro (il solito orgoglio cretino), mi sono trovato a un certo punto letteralmente incrodato, non ero più capace di avanzare nè retrocedere. Ero insomma bloccato a circa 15-20 metri di altezza su una parete verticale, di sotto c'era una lastronata di rocce: cadere in quel punto sarebbe stata morte certa per sfracellamento.

Non so come ho fatto: mi sono concentrato, ho rifiatato, sono riuscito a tranquillizzarmi un po': ho capito che l'unica era tentare di salire ancora. Ho raccolto le ultime forze e, con lentezza esasperante, aggrappandomi a delle zolle di erba, sono riuscito ad uscire da quella tremenda posizone e superare la parete finendo su un comodo terrazzino. Con l'adrenalina ancora a 1000, sfinito per l'enorme tensione nervosa, ho giurato a me stesso che mai più mi sarei cacciato in una situazione simile  ;D 
« Ultima modifica: 22/11/2008 19:08 da AGH »
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Offline Claudia

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Cazzate in montagna? Mai fatte...  ::)
Diciamo che, da molto giovane  ;D,  ho fatto una cosa che ha movimentato mezzo paese  :o
Con un amico, previo avviso delle rispettive famiglie, abbiamo deciso di salire da Ossana e Valpiana e poi al Lago Venezia, portandoci pranzo al sacco, per trascorrere una giornata tranquilla al sole... Mentre siamo in pausa, arriva una coppia di adulti che ha intenzione di proseguire e ci sprona a seguirli: stanno andando al Bivacco Jack Canali (che io avevo sentito nominare solo vagamente prima di allora).
Perchè no? Non è distante, è appena lassù...  ::)
Insomma, alle 16.30 siamo al Bivacco. Bellissimo, ma c'è da avvisare a casa, o si preoccuperanno... Al tempo, i genitori di leggere sms non ne volevan sapere... chiamiamo, ma laggiù in Valpiana il cellulare non prende, e loro non rispondono. Lasciamo ben DUE messaggi in segreteria telefonica, pensando che prima o poi li ascolteranno...
Al ritorno, più o meno a Bon, vediamo venirci incontro nel bosco un signore del paese, di corsa: appena ci vede ci manda mille madonne  >:( , si gira, e ricorre giù  ???
Morale della favola: arrivo ore 20 in Valpiana, troviamo le nostre famiglie e un pò di gente del posto, compresi alcuni vigili del fuoco e il barista che sarebbe venuto a cercarci con la moto da trial, ad attenderci... Niente di che, se avessero ascoltato i messaggi avrebbero capito che noi ci eravamo preoccupati di avvisarli e non eravam stati proprio così sprovveduti  ::)
A me è anche andata bene: tornata a casa mi son mangiata una mega pasta al ragù e ho dormito 12 ore!
Al mio amico un pò meno: accolto con uno schiaffone dai suoi, il mattino dopo per punizione è stato svegliato alle 7  ;D Ho scoperto solo in seguito che per lui il Jack era un chiodo fisso da tempo... E che aveva colto al volo l'occasione di andarci  ;)

Offline JFT

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Beh io sono un novellino, ho poca roba.
Pericolo serio quella volta, ma l'errore non fu mio, che con Gino ci infilammo con la neve alta sulla cresta che ho ripercorso Domenica scorsa. Considerata la mia scarsa attitudine, avrei potuto scivolare e morire in diversi punti. Mai più un rischio simile.
"La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli."
Friedrich Nietzsche

Offline Claudia

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Beh io sono un novellino, ho poca roba.
Pericolo serio quella volta, ma l'errore non fu mio, che con Gino ci infilammo con la neve alta sulla cresta che ho ripercorso Domenica scorsa. Considerata la mia scarsa attitudine, avrei potuto scivolare e morire in diversi punti. Mai più un rischio simile.
ma adesso hai più esperienza  ;)
ripensando a molte gite che ho fatto, credo che la più pericolosa sia stata quella sull'Albiolo, ma per fortuna eravamo entrambi d'accordo sul fare dietro front. ammettoche però in un paio di punti mi è venuto da piangere dalla paura  :o troppo vento, mi sentivo vacillare ad ogni passo!

Offline jochanan

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ora io...
18-20 anni. Val d'Aosta. Grand Tournalin. (monte di 3400, di fronte al Cervino, panorama stupendo col bello) Da solo, per allenamento ad un 4000. Sapevo che era facile e che verso la cima, appunto per vedere l'alba era stato costruito nell'800 un rifugetto, sul tipo della caverna della Marmolada. Bene vado, ci sono si e no 50 mt di roccia da salire per arrivare al crestone ma la nebbia blocca ogni visuale. Salgo, non vedendo quasi niente. Conoscenze di arrampicata, zero. Ovviamente mi incrodo: ho paura a scendere, la paretina cui sono avvinghiato è leggermente strapiombante, e poco sopra c'è un meraviglioso terrazzino. Ma per raggiungerlo c'è  solo un bell'appiglio... mobile. Il cuore accelera, la paura incombe. Beh mi affido e mi isso. Ha tenuto. Per finire in cima panorama nullo, e scendendo, dall'alto era impossibile non notare una magnifica sequenza di diedri poco inclinati a 30 metri di distanza dalla mia sciagurata variante
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

Offline AGH

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18-20 anni. Val d'Aosta. Grand Tournalin. (monte di 3400, di fronte al Cervino, panorama stupendo col bello) Da solo, per allenamento ad un 4000. Sapevo che era facile e che verso la cima, appunto per vedere l'alba era stato costruito nell'800 un rifugetto, sul tipo della caverna della Marmolada. Bene vado, ci sono si e no 50 mt di roccia da salire per arrivare al crestone ma la nebbia blocca ogni visuale. Salgo, non vedendo quasi niente. Conoscenze di arrampicata, zero. Ovviamente mi incrodo: ho paura a scendere, la paretina cui sono avvinghiato è leggermente strapiombante, e poco sopra c'è un meraviglioso terrazzino. Ma per raggiungerlo c'è  solo un bell'appiglio... mobile. Il cuore accelera, la paura incombe. Beh mi affido e mi isso. Ha tenuto. Per finire in cima panorama nullo, e scendendo, dall'alto era impossibile non notare una magnifica sequenza di diedri poco inclinati a 30 metri di distanza dalla mia sciagurata variante

sulle "varianti" improvvisate si potrebbe scrivere un libro  ;D
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grazia

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in montagna sbagli una volta la seconda probabilmente non puoi

Offline AGH

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in montagna sbagli una volta la seconda probabilmente non puoi

non esageriamo ora dai :)
Sbagliare sentiero, calcolare male tempi e forze, sfinirsi di fatica o rientrare a notte fonda... Si parla soprattutto di piccoli o grandi cazzate che più o meno tutti abbiamo fatto... chiaro che volare in parete è una faccenda più seria :)
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grazia

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« Ultima modifica: 28/04/2009 23:53 da ... »

grazia

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Offline jochanan

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bello, si tratta di cazzatielle. Che difficilmente conducono ad un epilogo tragico. La montagna perdona abbastanza (o c'è l'angelo dell'alpinista sprovveduto).
Altra graziosa avventura (molto più recente, ma un po' OT, appartiene al genere avventuroso, appunto). Col di Pra sulle Pale, vallone d'Angheraz sotto l'Agner, Ferrata del Dottor e ritorno per il Miel. Bene. Un amico con noi non ama molto le ferrate, è molto circospetto e lento. (allora avevo trovato quella ferrata facile). Salita micidiale (da 900 a 2500). Un po' di nebbia. Il sottoscritto, inopinatamente ha un attacco d'asma, e non aveva portato con se nessun medicinale -tanto gli attacchi sono assai rari-: ritardi indicibili. Arriviamo al punto più alto alle 15, mangiamo qualcosa, poi l'amico per forza deve farci recitare il mattutino alle 15:30... Cominciamo a scendere, ma l'amico ha una scheggia di menisco vagante che proprio in quella discesa ha deciso di passeggiare. La discesa è lunghissima, il povero zoppica penosamente, rallentiamo sempre più. Con l'ultima luce siamo al bosco. Buio totale. Un ultimo sguardo alla cartina dice che il sentiero scende a zig-zag. Mando avanti il giovane del gruppetto, poi vengo io e ultimo l'amico. Esempio di colloquio: Ahi, sono caduto il sentiero non si vede - evidentemente svolta, prova alla tua SX (o DX). Attento, qui c'è un salto di 1/2 metro, tu che segui... La luna apparsa provvidenzialmente sparisce subito dietro l'Agner. Avanti alla cieca, finchè... troviamo la carrereccia, debolmente bianca alla luce delle stelle, che solo lì hanno spazio per illuminare un po'. Urla inumane di gioia. Notare che il mio pensiero costante fino ad allora era stato quello di come organizzare il bivacco in mezzo al bosco, trovare una piazzola poco umida e soprattutto bastevolmente libera da pietre... Arriviamo al paesetto alle 22, e supplicando riusciamo a farci preparare un minestrone in scatola, ma CALDO... Una delizia.
il mondo sarebbe veramente noioso senza le montagne (E.Kant, mi sembra, che tra l'altro è sempre vissuto in pianura)

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Arriviamo al paesetto alle 22, e supplicando riusciamo a farci preparare un minestrone in scatola, ma CALDO... Una delizia.

hai notato che certe cose che normalmente ci farebbero schifo, in altre situazione diventano impagabili :)
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manuel115

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non esageriamo ora dai :)
Sbagliare sentiero, calcolare male tempi e forze, sfinirsi di fatica o rientrare a notte fonda... Si parla soprattutto di piccoli o grandi cazzate che più o meno tutti abbiamo fatto... chiaro che volare in parete è una faccenda più seria :)

già, cose che capitano un pò a tutti.
A me nn è successo nulla in particolare, anche perchè sono solo 2 anni che vado in montagna un pò seriamente; la più classica che mi succede, magari mentre si è distratti a parlare, è di sbagliare il sentiero o nn di seguire i segnali rossi e bianchi che ci sono per terra e quindi, dopo alcuni minuti di camminata ci si rende conto che qualcosa nn va!  ;D poco male, basta tornare indietro o consultare la carta ed il gioco è risolto!  8)

Cmq in montagna bisogna stare molto attenti, guardate qui... :'(

http://www.valledeilaghi.it/cms/200811231196/ultime/himalaya-quando-la-montagna-esige-il-suo-tributo.htm

Offline AGH

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già, cose che capitano un pò a tutti.
A me nn è successo nulla in particolare, anche perchè sono solo 2 anni che vado in montagna un pò seriamente; la più classica che mi succede, magari mentre si è distratti a parlare, è di sbagliare il sentiero o nn di seguire i segnali rossi e bianchi che ci sono per terra e quindi, dopo alcuni minuti di camminata ci si rende conto che qualcosa nn va!  ;D poco male, basta tornare indietro o consultare la carta ed il gioco è risolto!  8)

Cmq in montagna bisogna stare molto attenti, guardate qui... :'(

http://www.valledeilaghi.it/cms/200811231196/ultime/himalaya-quando-la-montagna-esige-il-suo-tributo.htm

vabbè, ma in himalaya il rischio è moltiplicato per le condizioni ambientali... In ogni caso in montagna sempre "su con le rece", a volte gli incidenti accadono nei modi più imprevedibili su banali sentieri, magari per semplice disattenzione o stanchezza... Basta una caduta di un metro o due per battere il boccino... e ciao
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Offline nantes

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Qualche anno fa avevo programmato la traversata Cevedale Vioz e come capitava spesso ero solo;
partenza di buon ora ed arrivo sul Cevedale verso le 9,00 senza grossi problemi, il tempo però stava cambiando in fretta e arrivato al bivacco Rosole decisi di scendere dalla vedretta de La Mare;
giunto in fondo al ghiacciaio per evitare le seraccate mi sono portato sulla sinistra verso la morena; sui massi rocciosi ho pensato bene di togliermi i ramponi  8) , solo che non avevo fatto i conti con il fango, mi sono trovato sulla ghiaia ma lo strato inferiore era ghiaccio vivo e fango, la pendenza era ancora notevole e sono partito in scivolata verso un crepaccio laterale tra la morena e la vedretta, per fortuna con la piccozza sono riuscito a bloccarmi mentre un po’ più sotto sentivo già il fragore dell’acqua di fusione del ghiacciaio  :P :-\.
Adesso i ramponi li tengo anche sui sassi, a costo di limarli  ;)