Dobbiamo tornare nella perfida Albione per la settimana, e quindi per caricarci le batterie, nonostante il tempo cosi' cosi', abbiamo fatto una passeggiata verso il Canfedin, sperando che il tempo si rischiarasse e ci permettesse di vedere bei panorami.
Partiti da Molveno abbiamo preso il sentiero 612 che in assenza di nuvole man mano che sale nel bosco avrebbe offerto begli scorci sul lago di Molveno e sul Brenta. Arrivati al quadrivio di Passo San Giovanni (intorno ai m.1500) abbiamo messo le ciaspole per portarci a Malga Covelo (m. 1780) seguendo il percorso n.602. (In realta' tratti con 80 cm. di neve (fra gli alberi) si alternavano a tratti sgombri, quindi e' stato un leva-e-metti. Sopra alla malga invece le ciaspole hanno fatto comodo, anche se non erano fondamentali).
A Malga Covelo abbiamo osservato una quantita' impressionante di marmotte che scorazzavano qua' e la' e sembravano non particolarmente disturbate dalla nostra presenza.
Proseguendo verso i m. 1900-2000, con percorso libero sulla neve e superata un'altra malga, e' arrivata la nebbia. A questo punto non essendoci mai stati ed essendo alquanto disorientati il resoconto e' puramente immaginario
...abbiamo lasciato perdere il Canfedin, ci siamo aggirati sul Monte Gazza e infine abbiamo pranzato in una piccola costruzione con (pannelli solari) vicino a un dirupo, da cui c'era sicuramente un panorama mozzafiato
Durante il ritorno per lo stesso percorso il cielo si e' aperto e abbiamo finalmente goduto lo spettacolo su vari laghi e sul Brenta. Bei posti. Purtroppo qualche deficiente ha pensato bene di lasciare bicchieri e piattini di plastica (nonche' un biglietto ski-pass Paganella...) nei pressi di Malga Covelo, cosa che ci ha fatto sentire piu' vicino alle marmotte che agli esseri umani.