Autore Topic: Qual è il trattamento post morso vipera?  (Letto 15161 volte)

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Offline AGH

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Qual è il trattamento post morso vipera?
« il: 23/08/2011 18:09 »
Ieri abbiamo visto una vipera ed è nata una discussione su quale fosse il trattamento medico post morso (kobang se ci sei... :D). Una volta andava di "moda" il siero, incidere la ferita, succhiare il veleno... tutta roba caduta in disuso per la sua intrinseca pericolosità se fatta da mani inesperte. Ora pare vadano le macchinette elettriche, che con le loro scariche neutralizzerebbero in buona parte il veleno...

In ogni caso, se si è morsi da una vipera e si viene portati in ospedale, cosa succede di preciso? E' vero che neppure in ospedale iniettano il siero?
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Offline iw6bff

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Re: Qual è il trattamento post morso vipera?
« Risposta #1 il: 23/08/2011 19:10 »
Conosco una persona che è stata morsa da una viprera mentre raccoglieva asparagi selvatici, ha succhiato un po' il dito dove era stato morso, poi, con calma, da solo, è andato in ospedale, li non hanno fatto nulla tranne controllare ogni tanto la pressione arteriosa, la mattina successiva è stato dimesso.
Ettore

Offline Herman

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Re: Qual è il trattamento post morso vipera?
« Risposta #2 il: 23/08/2011 19:20 »
Anch'io avevo sentito, ad un documentario, che se non ci sono complicazioni tengono sotto controllo e basta senza far niente...

Offline AGH

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Re: Qual è il trattamento post morso vipera?
« Risposta #3 il: 23/08/2011 19:29 »
Anch'io avevo sentito, ad un documentario, che se non ci sono complicazioni tengono sotto controllo e basta senza far niente...

quindi nessun trattamento, di nessun tipo? Solo osservazione?
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Offline AGH

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Re: Qual è il trattamento post morso vipera?
« Risposta #4 il: 23/08/2011 19:30 »
Conosco una persona che è stata morsa da una viprera mentre raccoglieva asparagi selvatici, ha succhiato un po' il dito dove era stato morso, poi, con calma, da solo, è andato in ospedale

non credo che succhiare la ferita sia una buona idea, se hai piccole lesioni in bocca il veleno entra in circolo...
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Offline iw6bff

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Re: Qual è il trattamento post morso vipera?
« Risposta #5 il: 23/08/2011 20:56 »
non credo che succhiare la ferita sia una buona idea, se hai piccole lesioni in bocca il veleno entra in circolo...
infatti è quello che gli hanno detto in ospedale.
Ettore

Offline kobang

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Re: Qual è il trattamento post morso vipera?
« Risposta #6 il: 23/08/2011 22:27 »
Ogni caso fà storia a sè,come sempre in medicina.Il morso può o meno comportare l'inoculazione del veleno (fino a 40mg)Nel primo caso a distanza anche di 30-40' compare edema importante e dolore all'arto interessato con manifestazioni di ematomi da danno all'emostasi;può associarsi torpore,nausea ed abbassamento della pressione.In questi casi e comunque in ragazzi sotto i 15anni,nel'adulto in condizioni di salute non ottimali e nell'anziano si impone il ricovero ospedaliero dove si fà la sieroprofilassi,l'antitetanica,la copertura antibiotica e si provvede a sedare il dolore e ripistinare la pressione.
Nei casi lievi si può avere l'inoculazione di modestissima quantità di veleno,con sintomi molto più lievie transitori,o un morso "atossico".In questo caso niente siero,solo antibiotici e analgesici al bisogno.
Nessun intervento è opportuno al momento del morso:niente lacci,incisioni,succhiamenti o scosse elettriche:mettere in sicurezza la persona,un bendaggio compressivo,ma non troppo,per rallentare la diffusione della tossina e soprattutto cercare di riconoscere bene il rettile,quando addirittura non catturarlo vivo o morto:questo aiuta il tossicologo a scegliere la terapia più adatta.
Il primo morso di vipera l'ho beccato a 18 anni:ricordo il polpaccio gonfio,un gran dolore e la febbre nei giorni successivi.Sono stato fermo all'ombra per tre ore poi pian piano siamo scesi e mi hanno portato all'ospedale di Borgo V. Niente siero,ma antidolorifici ed antibiotici.La seconda volta avevo circa 30 anni e non ho fatto niente,salvo disinfettare il morso e prendere antibiotici per precauzione;in 48 ore era tutto a posto.Ricordarsi che il siero è eterologo (si ottiene dal cavallo) per cui è di per sè a rischio di reazioni anafilattiche;per questo si usa con estrema cautela.

Offline kobang

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Re: Qual è il trattamento post morso vipera?
« Risposta #7 il: 23/08/2011 22:37 »
A proposito di tentare di succhiare il veleno,mi viene in mente una battuta/barzelletta di un amico livornese:un cacciatore viene morso nelle parti nobili,chiede aiuto all'amico implorando di succhiare il veleno.Questo, interdetto, prende il cellulare e chiama il 118 per avere conferma della prassi.Dopo un momento il cacciatore chiede all'amico cosa hanno risposto e questo,laconicamente,dice "Peccato,il dottore mi ha detto che devi morì"......

Offline dizzy

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Offline L'Arsène

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Re: Qual è il trattamento post morso vipera?
« Risposta #10 il: 25/08/2011 10:13 »
wow argomento che alimenta i miei incubi notturni (e non solo) :-[
Tutto sopra per quanto riguarda gli esseri umani ma per i cani? Ho sentito dire che un cane morso da vipera nel 90% dei casi ci lascia la pelle. Vero? Se fosse così, lo si porta in braccio a casa sapendo che la morte lo attende da un momento all'altro?  :o (atroce solo al pensiero)
Ma la famosa macchinetta, nemmeno per i quattro zampe funziona?
meglio le patate che l'epatite!

Offline kobang

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Re: Qual è il trattamento post morso vipera?
« Risposta #11 il: 25/08/2011 23:26 »
La macchinetta è assolutamente inutile perchè parte da un assunto errato ossia che la molecola del veleno sia scindibile e quindi diventi inerte grazie ad una specie di reazione di scissione molecolare derivante dalla carica elettrica.In natura esistono tossine termolabili (quelle di alcuni funghi,tossici da crudi,ma commestibili da cotti.Un effetto fisico sulla zona del morso potrebbe essere la cauterizzazione immediata (una ustione),pratica usata con alcuni tipi di cobra:la morte dei tessuti per ustione bloccherebbe il diffondersi del veleno a causa della immediata degenerazione del sangue ed alla distruzone dei vasi sanguigni.Una scossa elettrica che pratichi un simile danno ai tessuti sarebbe enormemente più pericolosa degli stessi effetti del morso di vipera!
Per i cani ed i bambini piccoli è più pericoloso:in entrambi i casi e sicuramente per il cane,il morso interesserà il muso/viso (bambini che gattonano)E' una zona molto vascolarizzata,con poco spessore di tessuto per cui la diffusione della tossina è massiccia e veloce.La piccola massa corporea è più a rischio rispetto alla dose inoculata e nel cane il naso è in pratica un prolungamento dell'encefalo.Comunque anche fra i cani la morte è un evento non comune,mentre restano alti i rischi di gravi danni ai delicati tessuti del muso.La vipera morde solo se pesantemente disturbata,"sapendo" bene che quel morso è a vuoto, ossia non servirà a procurarsi una preda:infilare le mani nude fra erbe alte e sassaie,lasciare libero il cane di frugare fra le pietre è pericoloso soprattutto quando la temperatura lascia la vipera con poche energie,incapace di fuggire ,cosa che farà sempre appena percepisce la minima vibrazione pericolosa.In poche parole o ti ci siedi sopra per caso o la vai a stanare oppure in genere il rettile si allontana spontaneamente

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Re: Qual è il trattamento post morso vipera?
« Risposta #12 il: 26/08/2011 07:24 »
Ricordarsi che il siero è eterologo (si ottiene dal cavallo) per cui è di per sè a rischio di reazioni anafilattiche;per questo si usa con estrema cautela.

come si ottiene il siero?
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Re: Qual è il trattamento post morso vipera?
« Risposta #13 il: 26/08/2011 07:26 »
La macchinetta è assolutamente inutile perchè parte da un assunto errato ossia che la molecola del veleno sia scindibile e quindi diventi inerte grazie ad una specie di reazione di scissione molecolare derivante dalla carica elettrica.

ma se è così, come è possibile che sia propagandata come efficace rimedio antiveleno, vipera inclusa?  ???
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Offline kobang

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Re: Qual è il trattamento post morso vipera?
« Risposta #14 il: 26/08/2011 11:43 »
Misteri della fede e ....del commercio!Per completezza il siero antiofidico per il veleno di Vipera,VIPERFAV,non è in commercio da circa due tre anni essendo di esclusivo impiego ospedaliero.Viene prodotto (sempre meno per altro,con conseguente importazione di analoghi dagli USA) inoculando piccole e innocue dosi in un cavallo ,fino a renderlo immune.Nel sangue del cavallo si producono così gli anticorpi specifici per la tossina (Antigene),che opportunamente lavorati costituiscono poi il siero antiofidico eterologo (prodotto da specie diversa da quella umana ed in questa impiegata)Il maggior produttore in Italia era l'Istituto Opoterapico di Siena.