Oggi, dopo un giorno e due notti di diluvio universale, ho pensato che fosse il caso di approfittare dell'entrata di una bora moderata che avrebbe garantito almeno squarci di sereno con cielo terso. Obbiettivo primario vedere la quota neve e fare foto, secondario (ma non troppo) fare una mangiata di pesce ed il pieno di benza in Slovenia il tutto a buon prezzo. Vedremo se si potrà poi fare quattro passi dopo quattro giorni di mal di schiena.
Decido di fare il giro del Parco delle Prealpi Giulie, entrare in Slovenia nel Parco del Triglav e rientrare dalla Foresta di Tarvisio dal Predil.
Da Tarcento si risale la bellissima e selvaggia alta valle del Torre dove mi rendo conto che di acqua ne è venuta giù anche troppa: le montagne scaricano acqua ovunque anche sulla sede stradale ed il Torre è quasi a livello primaverile come portata ma, grazie al fatto che qui di terra ce n'è veramente poca tra le rocce, mantiene il suo splendido colore. C'è ancora molta nuvolosità, + che altro umidità che copre le cime ed impedisce di capire dove sia arrivata la neve che, comunque, qui sembra altina. Dal Passo di Tanamea-Uccea (Ucja) scendendo verso la valle dell'Isonzo in territorio sloveno il cielo comincia ad aprirsi a squarci e si cominciano ad intravvedere le cime delle Alpi Giulie bianchissime di neve e baciate dal sole. Queste montagne mi fanno impazzire tanto sono belle: non sono alte, anzi, mediamente le cime + importanti sono tra i 2600 ed i 2850 metri ma la loro verticalità è impressionante ed ammirandole resti senza fiato ed il pensiero corre a Julius Kugy (
http://it.wikipedia.org/wiki/Julius_Kugy) che sosteneva fossero le + belle del mondo. L'Isonzo è gonfio di acqua come raramente ho visto ed arrivato a Plezzo (Bovec) lo scenario si apre su Triglav, Mangart e Canin, bellissimi oggi: giornata da foto ! Piattone di calamari alla griglia nel solito posticino (siamo in mezzo ai monti ma il mare dista meno di 100 Km. e qui il pesce è fresco ed è una tradizione !), pieno di benza a 0,95 Euro\litro e via a fare foto. C'è il dubbio se andare a Tarvisio via Trenta, Passo della Moistrocca e Craniska Gora ma opto per il passo Predil perchè voglio fotografare, oltre alle cime, anche i forti austroungarici della zona a partire dalla Chiusa di Plezzo (Kluze).
La bora rinforza un pò ed anche se non fa freddo (4°C a 1000-1100 di quota) e l'aria è secca, continuare a scendere dall'auto per rubare qualche scorcio non è molto piacevole: ma ormai ho deciso di approfittare dei giochi di luce offerti da Madre Natura, addio camminatina...tanto l'amico Orso, qui di casa, penso sia ormai a nanna. La salita verso il Predil (quota neve a 1300metri), costeggiare il lago, oggi di un colore inusuale per le forti piogge, e la discesa verso Sella Nevea e Chiusaforte sono uno spettacolo e le foto si sprecano.
Ve ne allego un pò sperando siano di vostro gradimento.