05.07.2014
Oggi ci dirigiamo verso il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, oltrepassiamo Longarone, la diga del Vajont e arrivati a Cimolais ci inoltriamo per la valle Cimoliana attraversata dal torrente omonimo.
Una valle abbastanza lunga percorsa da una strada carrozzabile fino al park del Rif. Pordenone, solo arrivare fino a qui merita un viaggio ;
all’inizio molto ampia poi si restringe in una forra dove le acque scorrono tumultuose, per poi riaprirsi attraversando splendidi boschi di faggio ed arrivare in fondo dove immensi ghiaioni la fanno da padrone.
In più ci sono dei nevai, resti di slavine, con dei tunnel di circa 3 metri di diametro, impressionante.
Ma veniamo al nostro giro, abbastanza semplice nel suo complesso con un dislivello accettabile, 1100 metri, si parte dal park a quota 1160.
La nostra meta
Invece di percorrere lo stesso sentiero (n. 370) sia all’andata che al ritorno decidiamo di salire per un sentiero non ufficiale, ma secodo una relazione è bollato di rosso.
Alla partenza non riusciamo a trovare i bolli, quindi si sale per una traccia incerta, molto ripida, ad un certo punto ci troviamo di fronte una pala erbosa, umida e un po’ franata, (7-8 metri), una scivolata non è da augurarsela (più sotto non so dove si atterri), gli scarponi tengono a fatica e mi aggrappo come Gatto Silvestro, con le unghie, forse sto invecchiando ma quasi quasi me la faccio sotto.
Poi, trovati i bolli rossi, il sentiero prosegue alternando tratti dolci ad alcuni ripidi, ma sempre nel bosco, chissà perché non viene mantenuto, secondo me è meglio questo del 370 ufficiale, anche se non è panoramico.
Intaglio
Si giunge, così, alla casera Roncada,
e si prosegue con un traverso per la forcella della Lama,
dove voltiamo a sinistra e si comincia la ripida salita, per cresta, tappezzata di primule
Primula Wulfeniaia
passando per l’anticima e finalmente alla cima del Monte Ferrara (2258 m); sentiero non difficile.
Monte Ferrara visto dall’anticima
Croce di vetta, dietro le cime Postegae.
sotto di noi la Casera Bregolina grande
Panorama sulle Dolomiti Friulane, aspre e forse per questo snobbate dal turismo di massa, ma che nascondono dei luoghi incontaminati e belli.
Di fronte a noi il famoso Campanile di Val Montanaia, anche arrivare alla sua base merita una gita, riparato dai dentellati Spalti di Toro e più in là i Monfalconi.
Spalti di Toro, piana di Roncada, in basso a dx. il vallone di discesa.
Forcella Montanaia
Il Campanile
Verso Sud il Cornaget e oltre Pradut e Resettum ancora pieni di neve
Discesa per la stessa via fino alla forcella,
Cima dei Preti
una breve variazione e ci portiamo alla vicina e sabbiosa forcella Salvalons, con la vecchia croce adagiata per terra.
Verso Casera Bregolina piccola
Ritorno all’auto per il sentiero 370 dapprima nel bosco e poi nell’enorme ghiaione che ricopre la Val Sciol de Mont.
Alcune foto dei moltissimi fiori
Linaria Alpina
Gentiana clusii
Soldanella minima
Questo non lo conosco, chi mi aiuta a dargli un nome ?
Percorso, rosso salita, verde discesa
Ciao