Una delle cupole corazzate del forte, che si sviluppa completamente sottoterra
Sulle pendici della
Panarotta a quota 1500 metri, il
Forte di Busa Granda controllava la Valsugana assieme al Forte del Col delle Benne più in basso. Bellissimo il restauro che ha reso visitabile questa imponente fortificazione completamente sottoterranea e quasi intatta, veramente sorprendente. Aveva una batteria di obici corazzati e fu costruito a tempo di record in soli 3 mesi e mezzo.
Dal forte vista sulla Valsugana coi laghi di Levico e Caldonazzo
La sua costruzione consiste in un reticolo di camminamenti e stanze (dormitori, soggiorni, cucine, bagni, depositi, magazzini) tutto realizzato dentro la montagna, con due enormi e profondi “tubi” dai quali, attraverso specifici marchingegni, venivano fatti alzare
i cannoni che poi una volta fuoriusciti sulla sommità protetta da una calotta, sparavano sulla Valsugana ed oltre. Gli ingressi erano stati realizzati sul lato verso il Compet. Altre feritoie sbucavano sul versante opposto e permettevano un’ottima visuale per verificare eventuali movimenti. La struttura era completata da una serie di camminamenti esterni anche in direzione di Vetriolo.
Alberto Toldo, custode e guida del forte accanto ad una sua scultura
Il forte si raggiunge facilmente dalla località Compet (Vetriolo Terme) in circa 20 minuti a piedi. Spettacolare la vista sulla Valsugana coi due laghi di Levico e Caldonazzo, la Catena di Cima Dodici. Possibilità di apertura su appuntamento, da concordare col comune di Vignola Falesina o tramite e-mail monteorno.trentino@gmail.com
Il sottostante Forte Col delle Benne, al quale Forte di Busa Granda era collegato da un lungo camminamento con ben quasi 1000 metri di dislivello