La chiesetta di Malga RomenoC'era voglia di andare con gli sci, ma il tempo si annunciava inclemente, inclementissimo. In quota c'era rischio 3, con temperature in rialzo, poca neve in basso. Proviamo ad andare sul Monte Roen m 2116: mal che vada, ci siamo detti, faremo una passeggiata per prendere un po' d'aria. Siamo saliti con la macchina arrivando non senza qualche difficoltà fino a
Malga Romeno m 1773: la strada da Amblar è innevata (con tratti ghiacciati) già a inziare da 1500 metri, ma grazie al 4x4 siamo arrivati in cima senza montare le catene
Qui una rapida valutazione della situazione: poca neve, versanti sud addirittura senza, manto nevoso di circa 15-35 cm (nelle buche o conche sottovento) ma molto discontinuo e con mughi e boscaglia ovunque, infine banco di nebbione sulla cima. Stavolta gli sci li lasciamo in macchina
(decisione che si rivelerà molto saggia).
Partiamo un po' delusi, nei pressi di
Malga Romeno m 1773 sentiamo uno strano odore di pollo.. o di carne, non capiamo (capiremo poi). Saliamo per il solito sentiero, battuto, fino alla cima senza alcuna difficoltà, pensiamo che abbiamo fatto bene a lasciare gli sci perché la neve si sta già impaccando, fa caldo e non ci sono praticamente spazi liberi per fare due curve e col concreto rischio di rompersi l'osso del collo, infilando gli sci in qualche mugo o "roncando" qualche sasso. Sulla cima due tizi che sono saliti da Malga Romeno confessano che erano reduci da una sbaraccata la sera prima dove avevano fatto la porchetta! (ecco l'odore strano!).
Il tempo è brutto, anche se la visibilità è buona (si vede fino in Marmolada!), ci sono sprazzi di pallido sole che va e viene. Mangiamo qualcosa nei pressi della vetta (a proposito, qualcuno ha segato la croce!
) ma un vento assai freschino ci suggerisce di rimetterci rapidamente in marcia. Decidiamo perciò di allungare il giro e, anziché scendere a Malga Romeno, decidiamo di affrontate un itinerario ignoto e rientrare con un percorso in basso passando per varie malghe. Scendiamo quaindi per bei prati aperti lungo il costone sud ovest: tra i mughi si sprofonda nella neve di circa 30 cm, ma basta cercare quelli esposti a sud per camminare sul prato o su pochi cm di neve. Arriviamo quindi a
Malga Smarano e Sfruz m 1905. Di qui prendiamo la strada forestale fino al bivio col sentiero 528, di qui si prosegue per un bellissimo sentiero nel bosco fino alla bella conca con
Malga Sanzeno m 1613. Riprendiamo la forestale e torniamo a salire leggermente, passando per
Malga di Don m 1650 e
Malga di Amblar m 1729, ristrutturate sontuosamente e adibite a improbabili "bivacchi". In realtà sembrano destinate più a solenni sbaraccate in numerosa compagnia, visti spazi e dimensioni. Comunque i locali sono aperti, anche se la assoluta mancanza di letti o brande nei locali superiori, conferma la destinazione d'uso prettamente festaiola.
Da Malga Amblar rientriamo quindi, con lungo traversone su strada forestale in leggera salita, fino a Malga Romeno. Tuttommato, nonostante il tempo un po' così, siamo riusciti ugualmente a fare un bel giro per sgranchirci un po' le gambe
Tutto il giro tocca quindi 5 malghe per un totale di circa 11 km, ideale da fare anche in ciaspole o sciotti (sconsigliato sci alpinismo!).
il percorso su google map
http://maps.google.it/maps/ms?hl=it&ie=UTF8&lr=lang_it&msa=0&output=nl&msid=110960978350421577342.000478797b4ab621c4049