Autore Topic: [PASUBIO] Traversatina Col Santo - Col Santino  (Letto 4380 volte)

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In vetta al Col Santino

Stavolta tentiamo la traversatina Col Santo - Col Santino. Il Col Santo ormai lo conosco a memoria, il Col Santino invece non l’ho mai fatto. Avevo potuto ammirarlo nella ultima traversata del Roite e mi ero ripromesso di tornarci.


Col Santino visto dal Roite a metà febbraio 2015

Come al solito in questo periodo la grande incognita è la neve: quanta in quota? Portante o no? Partiamo con ramponcini e ciaspole. Parcheggiata l’auto poco sopra Giazzera a quota 1200 circa, seguiamo per circa 15-20 minuti la strada fino a incontrare il sentiero 132 che sale con discreta pendenza verso il Pazul, quindi per ampia e bellissima dorsale, punteggiata di casette, risaliamo di quota fino a incontrare la neve, come previsto, intorno a quota 1700.


La partenza è quasi "estiva", niente neve e gran caldo


Inizia la prima neve a quota 1550


In vista del Col dell'Anziana, a sx

Il fondo è battuto da una motoslitta e quindi i ramponcini sono perfetti. Man mano che si sale il panorama si fa grandioso, con vista sterminata verso nord, mentre verso sud ci appare la magnificenza dell'Alpe Pozze e più lontano le cime del Pasubio.


La mangnifica, ampia dorsale


La dorsale del Col Santo, sullo sfondo lo zugna


Col dell'Anziana, Col Santo, Monte Roite

A quota 1836 la dorsale piega decisamente a est fino al Doss Dell’Anziana, quindi col sentiero 131 affrontiamo, stavolta in ciaspole, il rampone nord fino alla Cima del Col Santo 2111. La neve tiene abbastanza.


In vetta al Col Santo

Meravigliosa la vista verso il Roite, l’Alpe Pozze, le cime del Pasubio lontane all'orizzonte. Nel frattempo però, come da previsioni, si stanno addensando nuvolaglie e tira un’arietta freschina. Scendiamo verso sud per dare subito un’occhiata alla salita del Col Santino, che a prima vista non pare proprio banale.


La salita al Col Santino che ci aspetta


Alpe Pozze con il Roite

Prima di scendere alla sella però facciamo sosta pranzo. Poi il sole se ne ne va e fa un freddo becco, quindi ripartiamo e, raggiunto in breve il passo, rimettiamo le ciaspe per affrontare le prime rampe della dorsale nord. Non è passato nessuno e ci inventiamo una traccia di salita. La pendenza diventa ostica, quindi caviamo le ciaspe e proseguiamo con ramponcini, ravanando un po’ tra i mughi e la neve alta. La dorsale è pelata e raggiungiamo facilmente la panoramica cima del Col Santino 2122, un balcone roccioso a picco sull’Alpe Pozze.


In vetta al Col Santino

Proseguiamo verso SE cercando segni del sentiero, che però non troviamo. Arriviamo a una prima forcella, con una statuina del volto di una Madonna sulla roccia, ma ci pare impraticabile. Proseguiamo ancora fino alle strane conformazioni rocciose dette “Coronelle”.


Le strane conformazioni rocciose dette "Coronelle": avremmo dovuto scendere da questo verstante ma sarà per un'altra volta :)


Passaggio esposto


Nei pressi delle Coronelle

Aggiriamo dei grossi crepacci fino ad avvistare la insellatura da dove ci pare di vedere una traccia del sentiero militare che scende verso valle, segnato sulla carte come 131A. C’è però un altro salto di roccia insuperabile alto una quindicina di metri, il cui unico aggiramento possibile sul lato nord sembra molto laborioso; inoltre la discesa appare molto ostica per i tratti innevati molto ripidi sopra a parecchi salti di roccia, quindi decidiamo di rinunciare. Ripercorriamo la dorsale dell’andata, avvistando un camoscio.


Camoscio tra le "Coronelle" (foto Signo)


Crepacci alle Coronelle

Caliamo alla Sella dei Santini e scendiamo faticosamente, con neve pessima, marcia e sprofondante, fino al Rif. Lancia. Di qui la eterna discesa fino alla macchina, lungo la forestale punteggiata di fiori.


Foto Signo

Con il Col Santino rimane comunque un conto aperto, che salderemo quanto prima, appena va via la neve :)
Dislivello 1000, sviluppo 18 km.


Il percorso
« Ultima modifica: 13/04/2015 20:53 da AGH »
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