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agh a proposito io vorrei iscrivermi alla susat , ma fanno escursioni ogni fine settimana???Cmq in montagna mi hanno detto di non andare mai da solo, e secondo me è una cosa da prendere sempre in considerazione... infatti a volte resto a casa mangiandomi le ....... perchè magari non ho trovato nessuno con il quale andare....
la susat non la conosco, ma immagino di si. In ogni caso anche sat e sosat fanno gite ogni settimana, spesso molto belle. A me non piace andare coi grupponi (poi sono tutti vecchioni... come me ma per iniziare va benissimo se non ti senti sicuro. Quanto al non andare da soli, FREGATENE! Andare in compagnia (specie se dolce è bello e piacevole ma lo è anche da soli, se non c'è nessuno io vado, chi c'è c'è!Non esiste che resto a casa perché non viene nessuno. Io sono andato tantissimo da solo sui monti, non mi è mai successo niente (tocchiamo ferro) e mi trovo perfettamente a mio agio. Certo non sarebbe (non è) il massimo per la sicurezza, ma trovo del tutto assurdo stare a casa perché non si è in due. Ma scherziamo?
E' una paura che mi hanno messo in testa a me... Io non sono un esperto di montagna, però vado in montagna da quando ho 8 anni, forse meno... ci sono stato a singhiozzi, nel senso che ho avuto un periodo di pausa (adolescenza...), ma ora ho riniziato. L'unica cosa che mi ferma è l'allenamento, ma sto lavorando anche su quello, e cmq lo si fà camminando !!!
nulla mi rattrista più di quelli che hanno paura ad andare da soli, o di uscire da un sentiero... Certo se non si abbastanza esperti è cosa saggia, Ma è anche orribilmente limitante non poter contare sulla propria perfetta autosufficienza escursionistica. Che chiaramente si guadagna poco per volta, facendosi la giusta esperienza col tempo.
Non ho più argomenti e da ora seguirò gli sviluppi della discussione con immutato interesse,ma non romperò più le scatole con le mie idee.
è cosi che si deve vivere la vita!!!
Non so la tua età e forse non ha importanza, dal tuo entusiasmo sei molto più giovane di me.Ammiro la tua grinta e la voglia di provare situazioni estreme; certo non puoi impedirmi di provare una certa apprensione per il tuo sport preferito se lo porti a condizioni limite, dove un piccolo errore può portarti su una sedia a rotelle o peggio.Questi discorsi li ho fatti con il mio amico pochi giorni prima del suo decesso e aveva le tue medesime reazioni, mi pare quasi di stare a parlare con lui.Articolo del G di VICColonnello americano di 54 anni, reduce del Vietnam, risiedeva con la moglie a Castelnovo di IsolaSi è sfracellato con gli sciTerrìbile volo di 300metrìa Plateau Rosa in SvizzeraZermatt (Svizzera). Si è sfracellato dopo un pauroso volo con gli sci di quasi trecento metri a Plateau Rosa, non lontano dalla Gobba di Rollin. È accaduto a un'altezza di quasi 3900 metri, sul versante svizzero.Così ha perso la vita il colonnello in pensione dell'esercito americano John Asta, 54 anni, che da anni risiedeva con la moglie tedesca di Heidelberg a Castelnovo di Isola Vicentina, in via Pigafetta 5.L'ufficiale, reduce del Vietnam, preparazione e fisico invidiabili, a dispetto dell'età non più giovanissima era un appassionato di sport che praticava a livelli assai impegnativi: oltre allo sci d'alta quota, il paracadutismo e il volo col deltaplano. Insomma, un uomo che si manteneva non solo in forma, ma che si misurava costantemente anche coi propri limiti. Sempre comunque, almeno fino al funesto epilogo, entro limiti di sicur.............................
Ma se poi si deve fare questa fine?Per inciso John era un italiano abruzzese adottato all'età di tre anni da una famiglia americana di origina siciliane subito dopo la guerra, e che sua madre cedette p...........
Dico la mia.. Ma una persona, ad alto testosterone (passatemi il termine) come il tuo amico John, senza le sensazioni che ama non si sentirebbe gia morta?
Ma come dice kobang la morte può raggiungerti dovunque. Tuttavia è una questione di probabilità. Sport estremi, sport standard, MACCHINA, treno, aereo, a piedi... Uno se la vede con se sesso,
più o meno influenzato dal resto del mondo amici parenti libri.
Ma se poi si deve fare questa fine?Per inciso John era un italiano abruzzese adottato all'età di tre anni da una famiglia americana di origina siciliane subito dopo la guerra, e che sua madre cedette perchè non poteva mantenerlo.John incontrò sua madre vera un anno prima di morire