Autore Topic: Escursionista uccisa da una vespa  (Letto 10666 volte)

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Offline radetzky

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Re: Escursionista uccisa da una vespa
« Risposta #15 il: 07/08/2009 21:26 »

ma roba da matti... ci si preoccupa tanto per le vipere, e poi si muore per una vespa... 

quoto. Le vespe, soprattutto nel bosco in questa stagione, sono un pericolo reale ed è molto facile calpestare inavvertitamente un favo di vespe generalmente quando si cammina tra legna ed alberi caduti.
Io ne ho il terrore anche se non sono stato mai punto: le odio proprio molto cordialmente perchè attaccano x un nonnulla...
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline alessandro28

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Re: Escursionista uccisa da una vespa
« Risposta #16 il: 08/08/2009 14:24 »
[mode OT=on]
olé il primo post dopo le ferie  ;D
[mode OT=off]

io da piccolo sono andato a ravanare nel buco sbagliato di un muretto e mi sono ritrovato pieno di punture.
non sono morto e se non sbaglio non sono nemmeno andato al pronto soccorso.
il mio prof di ginnastica delle superiori mi ha raccontato però che sua moglie gira sempre con una dose di adrenalina, e che è stata vitale quando in una spiaggietta sperduta in croazia (mi pare) uno dei pochi bagnanti è stato punto sulla lingua che ha quindi bloccato le vie respiratorie. iniezione e di corsa al ps e se l'è cavata. senza l'adrenalina sarebbe morto in un'attimo... ci stavo facendo anch'io un pensierino per una fiala nella cassetta medica in macchina e magari anche nello zaino.

Offline alessandro28

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Re: Escursionista uccisa da una vespa
« Risposta #17 il: 08/08/2009 14:50 »
FastJekt
http://www.selfpediatrico.it/fastjekt.html
una siringa da piantarsi nella gamba (anche attraverso i vestiti) e in 10sec somministra la dose. tutto in automatico, la pressione quando l'ago è entrato del tutto fa scattare il meccaniscmo di iniezione.

Offline AGH

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Re: Escursionista uccisa da una vespa
« Risposta #18 il: 11/08/2009 09:51 »
FastJekt
http://www.selfpediatrico.it/fastjekt.html
una siringa da piantarsi nella gamba (anche attraverso i vestiti) e in 10sec somministra la dose. tutto in automatico, la pressione quando l'ago è entrato del tutto fa scattare il meccaniscmo di iniezione.

fa abbastanza impressione... e poi chi decide quando piantarsela nella coscia? Se magari uno si agita per nulla, magari morso da un serpente innocuo, che succede?

Tra l'altro, un escursionista ieri è morto per il morso di vipera che ha provocato lo shock anafilattico :(
....


Como, escursionista muore per il morso di una vipera

COMO -- Un uomo di 57 anni è morto nel tardo pomeriggio di ieri per choc anafilattico dovuto al morso di una vipera. La disgrazia è avvenuta sulle montagne nei pressi di Menaggio, in provincia di Como. 

Enrico Trivelli, questo il nome della vittima, aveva 57 anni ed era di Bene Lario (Como). Al momento dell'incidente era con altre due persone e stava facendo un'escursione in montagna.
 
Inavvertitamente sarebbe passato vicino a vipera che impaurita lo avrebbe morso al polpaccio, provocandogli uno choc anafilattico che gli ha fatto perdere conoscenza.
 
Inutile l'intervento dell'elicottero del 118. Nonostante le cure prestategli dai medici di soccorso l'uomo non ce l'ha fatta.
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Offline alessandro28

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Re: Escursionista uccisa da una vespa
« Risposta #19 il: 11/08/2009 21:07 »
fa abbastanza impressione... e poi chi decide quando piantarsela nella coscia? Se magari uno si agita per nulla, magari morso da un serpente innocuo, che succede?
tanto per cominciare la prima cosa da fare è mantenere la calma. se ci si agita si peggiora solo la situazione.
come detto in precedenza io sono stato punto da più vespe a ripetizione da bambino, e senza adrenalina (ne ps) sono ancora vivo, forse sono state le sberle che mi sono preso per il casino combinato che mi hanno reso immune (è forse, dico forse, + saggio).

quando piantarsela nella coscia?
se ho un bozzo che mi sta ostruendo la gola mi sa che mi pianterei anche un tondino nella gamba se servisse.
le persone che sanno di poter andare in contro a shock anafilattico sono istruite sull'uso della siringa e ai primi sintomi dovrebbero agire.

Offline AGH

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Re: Escursionista uccisa da una vespa
« Risposta #20 il: 12/08/2009 19:50 »
altri episodi... e intanto sembra che la zanzara tigre sia arrivata a trento...  >:(

C'è una certa apprensione in Trentino per una serie di assalti di sciami di vespe

Nei giorni scorsi una ragazzina è stata punta da una ventina di insetti nei boschi sopra Vetriolo, lunedì a Baselga di Piné una donna è stata assalita da uno sciame di insetti ed è stata colta da shock anafilattico, ieri altri due episodi analoghi si sono verificati a Carisolo e Tonadico. Nel primo caso le vespe hanno assalito e punto un giovane di 19 anni che è stato soccorso e trasportato in ambulanza all'ospedale di Tione. A Tonadico, invece, vittima delle punture degli insetti è stato un cinquantenne per il quale è stato necessario il trasporto con l'elicottero di Trentino Emergenza all'ospedale di Borgo Valsugana. In entrambi i casi i sanitari, con adeguati interventi terapeutici, sono riusciti ad arrestare l'evoluzione delle lesioni. Nel caso di punture di vespe, il tempestivo intervento dei sanitari può essere determinante qualora la persona presenti forme di allergie specifiche. Le vespe - sottolineano gli esperti - diventano più numerose nella tarda estate e in autunno. Possono essere molto aggressive se disturbate o di fronte ad un pericolo per sè e per il loro nido. Per ridurre la loro presenza il consiglio è di tenere lontano da casa i contenitori di rifiuti, non lasciare cibi scoperti ed eliminare ogni contenitore di acqua disponibile.

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Offline AGH

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La zanzara tigre a trento, altri insetti fastidiosi...
« Risposta #21 il: 12/08/2009 19:52 »
non so se è una mia impressione ma, almeno qua nel pinetano ci sono, nonostante i laghi e molte zone acquitrinose, ancora poche zanzare... In quota, in montagna, ancor meno...
Anche le zecche, per ora, che riscontro sulle gatte, sembrano pochissime rispetto all'anno scorso...
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Le segnalazioni dalla zona lungo il Fersina si fanno di giorno in giorno più insistenti: molti abitanti sono convinti di aver avvistato la famigerata zanzara tigre

Le segnalazioni dalla zona lungo il Fersina si fanno di giorno in giorno più insistenti: molti abitanti sono convinti di aver avvistato la famigerata zanzara tigre. In base ai dati del Cnr, disponibili sul sito internet della Vape foundation, il Trentino è «mediamente infestato», al contrario dell'Alto Adige e di molte zone del Veneto dove si registra un'alta densità di questi insetti, e non sembra che la regione sia luogo prolifico per la zanzara tigre. Eppure, il dottor Umberto Ferrarese, collaboratore del Museo civico di Rovereto che da anni si occupa del monitoraggio delle varie specie di zanzare presenti nella provincia di Trento, afferma: «Nel basso Trentino la zanzara tigre è arrivata già 19 anni fa, il che significa che sono circa otto anni che è uscita dai focolari di arrivo». Questa particolare specie di insetto, che punge anche durante il giorno ed è molto più fastidiosa delle sue «cugine» comuni, è arrivata in Italia attraverso vari traffici veicolari. In particolare, grazie al mercato dei copertoni usati, la specie, originaria dell'Asia, si è trasferita dalla Cina fino agli Stati Uniti e, da lì, è giunta in buona parte d'Europa. Ferrarese, però, non è d'accordo con chi afferma che quest'anno in città ci sia un numero maggiore di zanzare: «La verità è che la presenza delle zanzare tigre ha modificato la percezione delle persone. Essendo molto fastidiose hanno aumentato l'insofferenza della gente nei confronti di questi insetti».

Nessun aumento reale, dunque, solo delle impressioni, anche se l'andamento dell'infestazione di zanzare durante l'anno è differente a seconda del periodo, come spiega l'esperto: «A metà primavera, quando iniziano a schiudersi le prime larve, le zanzare sono poco numerose, ma poi subiscono una crescita esponenziale. In questi giorni viviamo il periodo di massima densità che durerà fino a metà settembre, quando le zanzare diminuiranno nuovamente». Differente intensità, ma secondo un modello di sviluppo annuale che non muta. L'esperto, però, tiene a precisare: «Rispetto alle zanzare di altre specie, che non hanno bisogno di trovare un loro posto all'interno del nostro territorio perché presenti da lungo tempo, quella tigre incrementa la concentrazione a inizio stagione di anno in anno; al momento sono ancora poche rispetto ad altre zone d'Italia, per questo è importante arginarle».

In questo senso, dal 2001 tutti i comuni, per legge, hanno il compito di disinfestare le aree pubbliche, ma «il vero problema sono i privati che non sanno di coltivare le larve in casa o nel loro giardino» afferma Ferrarese. In questi casi, appena ci si accorge di ospitare una colonia di uova, bisogna prendere i dovuti provvedimenti. In ogni caso, la prevenzione per evitare il proliferare delle zanzare, sia quelle tigre che quelle «comuni», spetta a tutti. «Il cambiamento climatico può favorire, ma non determinare, l'aumento di densità di questo genere di insetti» conclude l'esperto.

A fargli eco la dottoressa Valeria Lencioni, conservatrice al Museo tridentino di scienze naturali di Trento: «Un determinato clima può favorire maggiormente la schiusa delle uova, ma non può incrementare, da solo, il numero di zanzare. Una maggiore presenza di larve, invece, può essere data da pratiche errate del singolo cittadino, come l'innaffiare troppo le piante o farlo in orari non idonei».

L'Adige 12/08/2009
« Ultima modifica: 12/08/2009 19:58 da AGH »
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Offline Claudia

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Re: La zanzara tigre a trento, altri insetti fastidiosi...
« Risposta #22 il: 13/08/2009 10:17 »
Una maggiore presenza di larve, invece, può essere data da pratiche errate del singolo cittadino, come l'innaffiare troppo le piante o farlo in orari non idonei».
Vallo a spiegare a quel cretino del mio vicino, che lascia la canna dell'acqua aperta finchè in terra si forman dei laghi...  >:(

Offline AGH

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Re: Escursionista uccisa da una vespa
« Risposta #23 il: 17/08/2009 14:19 »
daje, ancora un caso di shock analfilattico  >:(

Consigliere punto da una vespa, Adesso è ricoverato

17/08/2009 10:20

CANAL SAN BOVO - Un pranzo domenicale scombussolato da un piccolo, ma pericoloso, insetto. È quanto avvenuto ieri in valle del Vanoi, in località Prade, nelle vicinanze di Canal San Bovo, al consigliere comunale Fiorentino Gobber, ex assessore del piccolo centro del Vanoi. Gobber stava passando il pranzo della domenica in compagnia di alcune persone. Ad un tratto Gobber è stato punto da una vespa e il veleno dell'insetto ha causato al consigliere comunale uno shock anafilattico. È stato necessario chiamare il 118, che ha inviato sul posto l'elicottero del pronto intervento. Il mezzo ha recuperato Gobber e lo ha trasportato all'ospedale Santa Chiara di Trento, dove è stato ricoverato precauzionalmente.

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Offline alessandro28

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Re: Escursionista uccisa da una vespa
« Risposta #24 il: 17/08/2009 14:46 »
CANAL SAN BOVO - Un pranzo domenicale scombussolato da un piccolo, ma pericoloso, insetto. È quanto avvenuto ieri in valle del Vanoi, in località Prade, nelle vicinanze di Canal San Bovo, al consigliere comunale Fiorentino Gobber, ex assessore del piccolo centro del Vanoi. Gobber stava passando il pranzo della domenica in compagnia di alcune persone. Ad un tratto Gobber è stato punto da una vespa e il veleno dell'insetto ha causato al consigliere comunale uno shock anafilattico. È stato necessario chiamare il 118, che ha inviato sul posto l'elicottero del pronto intervento. Il mezzo ha recuperato Gobber e lo ha trasportato all'ospedale Santa Chiara di Trento, dove è stato ricoverato precauzionalmente.
è tutto da vedere se lo shock anafilattico era degno del suo nome o se era solo un bozzo più grosso del solito...
non mi fido molto dei giornalisti, specie in campo medico.