Le mie convinzioni circa il "rischio accettabile" nelle pratiche sportive,la libertà di definire i propri limiti e cercare di portarli avanti,l'ineluttabilità che l'incidente capiti a prescindere e tante altre,ho avuto modo di esprimerle in passato per discorsi nati a seguito di analoghi fatti.Quindi non mi ripeterò,ma aggiungo un paio di considerazioni.Uno che essere inesperti non è una colpa ,ma uno stato di fatto dal quale non si esce se non praticando la montagna e,conseguentemente,attraversando una fase in cui si è di fatto più a rischio.
Secondo aspetto riguarda la prevenzione:con questa si può in certa misura ridurre le probabilità di incidente,ma certo non escluderlo.
Sulla prevenzione degli incidenti in montagna sia il CAI che il CNSAS hanno sempre investito risosrse,ma se manca la volontà di formarsi o l'umiltà di tener conto dei suggerimenti,per quanto si possa fare tutto resta vano.
Non mi sembra del resto che i cospiqui investimenti per la formazione di una adeguata coscienza ai fini del rischio da traffico stradale piuttosto che relativamente all'uso di droghe o alcool,o ancor più per la sicurezza sul lavoro diano chissà quali risultati.E qui si parla di ben più grandi numeri rispetto agli incidenti in montagna.
L'unico mix che può funzionare è quello tra la propria autoresponsabilità e le infinite variabili ambientali.In montagna si continuerà ad andare e talvolta a lasciarci le penne;se la montagna sarà fruibile a numeri sempre crescenti di persone senza adeguata esperienza, maturata con una progressione di anni,avremo più incidenti.
L'impegno di quanti amano e frequentano la montagna sia anche quello di trasmettere conoscenze e spingere ad affinare le tecniche ogni volta che si incontra qualcuno che vuole avvicinarsi a questo mondo.
Anche le numerosi dissertazioni sulle dinamiche di questo o altri incidenti servono solo a confermare cose già note:stavolta perchè non ha nevicato e allora si cerca la neve dove il vento la ha accumulata,l'anno scorso perchè i carichi erano alti e tanti andavano a goderseli.Siamo sempre lì,alla scelta/valutazione del singolo,un groviglio di ambizione,voglia di andare,studio della fattibilità,confronto con le proprie capacità vere o presunte:niente ,secondo me per fortuna,che possa rientrare in rigidi codici e regolamenti