Autore Topic: Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole  (Letto 6727 volte)

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Offline AGH

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #15 il: 30/01/2013 21:24 »
Se ci si limita a pochi tratti a scopo didattico tipo i campetti scuola per i discesisti o, al limite, i campi Artva per l'addestramento specifico,può essere una iniziativa lodevole.Battere km di pista no;è il solitomodo per dire compra le ciaspole,gli accessori e non preoccuparti d'altro:a farti "divertire" ci pensiamo noi.Insomma quel tipo di montagna per tutti e comunque,utile per fare...utili,ma in antitesi col mio concetto di montagna per chi se la sa meritare.

bravo, hai detto in sintesi ciò che volevo dire io
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Offline Man

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #16 il: 30/01/2013 21:28 »
Dimenticavo una cosa:in montagna non mi piacciono le categorie:scialpinisti,arrampicatori,ciaspolatori,treckers....Ci sono  i montanari,cioè gli appassionati che vanno in montagna,la amano e rispettano e vi praticano varie discipline a seconda delle proprie inclinazioni e poi la massa dei "consumatori",aberrante frutto della valorizzazione e svendita dell'ambiente alpino.
Quindi caro Mau la parola ciaspolatore non è affatto esecrabile!Buone pestolate. 

Kobang, io ti compro!  :)

Sono d'accordo con te anche sul rischio: ridurre i rischi ha ovviamente benefici, ma ci si dimentica spesso che ha anche dei costi - in questo caso il costo di 'snaturare' la montagna e il rapporto che si ha con essa. Arriva un punto in cui ridurre i rischi comporta costi piu' alti dei benefici.  Io non sono abbastanza esperto in questo campo per giudicare (eufemismo), ma la mia sensazione personale e' che decine di KM di piste battute per ciaspolare vada oltre questo punto.

Pero' il punto che fa Edelweiss e' stato un po' ignorato. Lei tocca un tasto diverso dal rischio e dai principianti, cioe' quello dell'accessibilita' per amanti della montagna 'al di sopra di ogni sospetto', come lei (non il turistame). Questo e' un ulteriore beneficio da considerare, ma mi chiedo: non ci sono in Friuli posti come ce ne sono tanti in Trentino dove e' possibile ciaspolare in modo 'accessibile' verso luoghi bellissimi, senza bisogno di creare piste? Mi viene in mente una tranquillisma e magica ciaspolata quaisi orizzontale fatta anni fa in zona Trenca...ma ce ne sono tante cosi'! Davvero c'e' bisogno di piste?
Aut tace aut loquere meliora silentio (taci o di' cose che siano migliori del silenzio)

Offline AGH

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #17 il: 30/01/2013 21:56 »
Pero' il punto che fa Edelweiss e' stato un po' ignorato. Lei tocca un tasto diverso dal rischio e dai principianti, cioe' quello dell'accessibilita' per amanti della montagna 'al di sopra di ogni sospetto', come lei (non il turistame). Questo e' un ulteriore beneficio da considerare, ma mi chiedo: non ci sono in Friuli posti come ce ne sono tanti in Trentino dove e' possibile ciaspolare in modo 'accessibile' verso luoghi bellissimi, senza bisogno di creare piste? Mi viene in mente una tranquillisma e magica ciaspolata quaisi orizzontale fatta anni fa in zona Trenca...ma ce ne sono tante cosi'! Davvero c'e' bisogno di piste?

ovviamente no. Per un tracciato sicuro per ciaspolatori basta una motoslitta e un po' di paletti e bandierine. Quello che mi sconcerta appunto è che, con la scusa della sicurezza, qualcuno abbia in mente altro. 50 km di piste da battere coi gatti diventano facilmente un business: a cui poi segue tutto il resto :(((
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Offline kobang

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #18 il: 31/01/2013 07:49 »
Un'idea più interessante ed ecologica sarebbe un elenco di percorsi naturalmente e prevedibilmente sicuri,tipo quello citato da Man.Pensate alle infinite possibilità delle Vezzene o dei Piani di Bosentino,la camminata fino al Lago di Erdemolo,i numerosi itinerari che collegano la Trenca con La Bassa (zona Fravort) e Vetriolo,le forestali in Tesino e Celado,come nel Pinetano.Insomma l'elenco può essere vasto e non a caso ci sono tante guide per andare con ciaspole,quante quelle per scialpinismo.Andare in montagna deve anche essere un modo per conoscere posti diversi e poi così si può sempre trovare il giro giusto in considerazione di meteo o tempistiche.Un "Circuito" per ciaspole è come la pista da fondo o discesa:tutti insieme appassionatamente....come i criceti sulla ruota.
Quando uno si è fatto le ossa su terreno facile sarà naturale sperimentare percorsi con maggiori dislivelli ed anche pendenze più impegnative.
Se poi si obietta che andare sul tranquillo non consente di raggiungere quote panoramiche,anche qui non è vero.Bastano gite come quella del Passo 5 Croci,con puntata sul Socede per avere l'emozione della quota e dei panorami in assoluta sicurezza anche per un neofita (che si spera aggregato a qualcuno più esperto...).
Qualunque soluzione,ma basta con l'adattare la natura alle esigenze di fruizione di chi in cambio non vuole dare niente (un pò di fatica,un pò di pazienza per imparare,un pò di umiltà e ragionevolezza nell'andare)

Offline AGH

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #19 il: 31/01/2013 08:21 »
curioso questo passo comico nello scritto riportato da mau:

A Forni di Sopra è possibile noleggiare l'equipaggiamento (sci - scarponi ciaspe). In alcuni tratti, ove si oltrepassano dei canali, è necessario prestare attenzione ad eventuali transiti di valanghe

prestare attenzione a eventuale transiti di valanghe.... ecco, questa é la cultura della montagna che trasmettono queste iniziative. Poi non ho capito: se, nel malaugurato caso, qualcuno venisse travolto, chi è responsabile?  I gattisti? I  noleggiatori di ciaspole? Mah.
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Offline pianmasan

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #20 il: 31/01/2013 08:41 »
Dopo aver letto il post di Mau, ho subito pensato che il punto discriminante fosse la battitura dei percorsi. Dimentichiamo i parametri "natura salvaggia ecc." o "business" che abbiamo evidenziato.
Un itinerario in neve fresca, pur segnalato con bandierine o cartelli o quant'altro, è nella disponibilità dell'utente scialpinista o ciaspolatore che si assume tutte le responsabilità della sua fruizione.
La preparazione del percorso (battitura, livellamento di ostacoli, posizionamento di strutture di sicurezza ecc.) fa entrare, secondo me, nel gioco delle responsabilità, e in misura non piccola, anche chi ha eseguito i lavori.

Offline AGH

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #21 il: 31/01/2013 09:20 »
La preparazione del percorso (battitura, livellamento di ostacoli, posizionamento di strutture di sicurezza ecc.) fa entrare, secondo me, nel gioco delle responsabilità, e in misura non piccola, anche chi ha eseguito i lavori.

esattamente...
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Offline Alan

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #22 il: 31/01/2013 09:58 »
Sono un pò contrario a questo.
E' comodo sicuramente e sicuro per chi inizia, ma non mi piace...

Uno che va a fare skialp ci va coscente dei rischi, se inizi a farlo diventare così easy allora si abbasserà nella gente la soglia del rischio!!! Ma è una visione mia personale della cosa...

Offline radetzky

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #23 il: 31/01/2013 11:28 »
Essendo qui dentro quasi tutti "feroci" Orsi Talebani (io in testa eh !), le argomentazioni sono ovvie e scontate e, generalmente parlando, appropriate.
Nel caso specifico però, la Carnia qui dentro la conoscono, bene, solo Mau ed edelweiss e, un pò meno, il sottoscritto.

leggiamo bene l'allegato, per favore ..

Alcune note esplicative per chi non conosce la Carnia (ed i "chiarniei"):

la Carnia non è il Trentino: nevica di più e le montagne sono estremamente ripide (anche se meno alte), gli altipiani sono pochissimi e poco estesi ed i rischi molto + elevati...

In Carnia non esistono mega stazioni invernali e mega impianti grazie alla morfologia del territorio, non è e non sarà mai terra di business invernale come il Trentino, grazie a Dio
Un pò di conoscenza del territorio non guasterebbe, in fin dei conti dal Trentino si arriva in Carnia in meno di due ore !

50 km. su forestale sono ben poca cosa: la pianificazione scientifica su vasta scala, in questo settore, è appannaggio esclusivo del Trentino, purtroppo !

Giustissima ed appropriata la considerazione di Pianmasan.."La preparazione del percorso (battitura, livellamento di ostacoli, posizionamento di strutture di sicurezza ecc.) fa entrare, secondo me, nel gioco delle responsabilità, e in misura non piccola, anche chi ha eseguito i lavori."

quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline Mau

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #24 il: 31/01/2013 12:20 »
Nel pieno rispetto delle opinioni di tutti.. ci mancherebbe altro...

Come ha ben detto Rad... la Carnia non è il Trentino :)... Forni di sotto e di sopra non sono Cavalese o Canazei... la Carnia non è la Val di Fassa... per fortuna o per sfortuna a seconda dei punti di vista ... in Carnia, di regola, non ci sono finti Rifugi ... ;) ... qui non c'è (e  non ci sarà mai) il turismo di massa, dentro cui si annidano, inevitabilmente, maleducati e pasticcioni...chi arriva qui (pochi estimatori), di solito, sa cosa cerca, cosa trova e rispetta la montagna...anche se passeggia su un percorso battuto dal gatto ... :)... qui non ci saranno mai frotte di persone scatenate...ma qualche sparuto appassionato...
 l'iniziativa di cui parliamo potrà avere sicuramente anche qualche aspetto discutibile ma .... addirittura che sia diseducativa mi pare eccessivo... insomma questa levata di scudi senza appello mi sembra un po' sopra le righe.. :)
La montagna è...l'abbraccio di un amico ed il fuoco di un bivacco condiviso.

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Offline Man

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #25 il: 31/01/2013 14:06 »
Io infatti avevo chiesto


non ci sono in Friuli posti come ce ne sono tanti in Trentino dove e' possibile ciaspolare in modo 'accessibile' verso luoghi bellissimi, senza bisogno di creare piste?

dalle vostre risposte sto capendo che la risposta e' no.
devo dire peraltro che dalle descrizioni di rad e mau la voglia di fare una capatina in Carnia mi e' venuta... :)
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Offline radetzky

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #26 il: 31/01/2013 14:17 »
devo dire peraltro che dalle descrizioni di rad e mau la voglia di fare una capatina in Carnia mi e' venuta... :)

OK per te ed woman, ma solo voi eh ! Meno zente viene in Carnia e meglio è... ;)
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Offline edel

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #27 il: 31/01/2013 14:53 »
Nel pieno rispetto delle opinioni di tutti.. ci mancherebbe altro...

Ognuno ha il suo modo di pensare e ragionare...ed è importante poterlo fare liberamente! :) 
Però è essenziale sottolineare appunto che la Carnia non è come gran parte del Trentino... e anche del Bellunese...in oltre 40 anni che giriamo per le montagne abbiamo visto sorgere obrobri e scempi di ogni genere, montagne sventrate per far posto ad impianti,  file di bus-navette che portano ovunque... basta non camminare, e pagare!! ;D ...sicuramente il Lagorai è la zona che conserva ancora le caratteristiche  che amiamo trovare in montagna, e per questo ora spesso andiamo lì... Comunque a me è capitato di soggiornare in una località della Carnia, in un albergo durante un bellissimo week a metà settembre ed eravamo in 4 persone.  Il proprietario quando ho chiesto come và durante l'inverno mi ha risposto malinconicamente che "anche loro vanno in letargo" ...dal momento che non c'è niente...assenza di impianti perciò non arrivano turisti... Magari ci sarebbe anche l'appassionato di scialp o ciaspole ma spesso cerca la località che eventualmente offra qualcosa e che accontenti anche famiglia e figli...
Solo in Carnia a noi è capitato di pernottare in un rifugio con quasi 100 posti letto e trovarci solo noi due! (e di rifugi ne abbiamo girati tanti!!)   Esperienza bellissima...ma che rende l'idea del turismo e della folla che gira in quei posti, veramente meravigliosi, ma forse sconosciuti alla massa delle persone che frequentano la montagna! ...e che comunque auspico rimangano tali! ;)
Non credo che ci si possa scandalizzare per qualche percorso di neve battuta...o che questo basti per far arrivare "orde di turistame"!  ...poi, tutto ritorna come prima...non si deturpa nulla!!!  Non si sta parlando di boschi distrutti per far posto a piste o ad orribili  impianti di  risalita.
Poi, per carità,  non mi addentro nei discorsi di responsabilità di chi e di cosa...non ho la minima competenza per farlo...questo è un altro discorso.
 

Offline Man

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Re:Pratica sicura dello scialpinismo e delle ciaspole
« Risposta #28 il: 31/01/2013 15:31 »
OK per te ed woman, ma solo voi eh ! Meno zente viene in Carnia e meglio è... ;)

Grazie, prometto che non lo diciamo a nessun altro.  :) Il numero medio di persone che incontriamo - e piu' volte non ne incontriamo- in un'escursione si conta sulle dita di una mano...senza mignolo, e non intendiamo peggiorare il tabellino.  :)
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