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Che ne pensate? A me sembra una buona iniziativa, soprattutto per chi inizia queste pratiche ..
"Dopo le recenti abbondanti nevicate che hanno elevato il rischio valanghe, i comuni di Forni di Sopra e Forni di Sotto nelle Dolomiti friulane hanno provveduto alla preparazione di una rete di piste battute per la pratica sicura dello sci-alpinismo e per gli amanti delle "ciaspe".Che ne pensate? A me sembra una buona iniziativa, soprattutto per chi inizia queste pratiche ..
Hai detto giustamente "soprattutto per chi inizia"... L'iniziativa è lodevole ma in qualche modo spinge scialpinisti e ciaspolatori su percorsi preconfezionati, e questo è quasi l'opposto di quanto essi cercano. Resto perplesso.
percorso indicato da un libro di itinerari, magari passando esattamente sulle tracce ben battute di altri che lo hanno preceduto? Mi sembrano giudizi un po' troppo severi...
può darsi, ma io ho letto di ben 50 km di itinerari battuti dai gatti! Non è più "qualche percorso per neofiti" quindi ma una pianificazione su vasta scala. Come detto io sono un talebano e non faccio testo, ma che senso ha andare con le ciaspole sulla pista battuta da un gatto? (si andrebbe più rapidamente a piedi). E' l'approccio che non posso condividere: perché così si rade al suolo qualunque senso d'avventura e di esplorazione, qualunque fatica e difficoltà, anche minimi, che poi alla fine sono il sale di una escursione che lascia un qualche ricordo.
Può darsi che si sia esagerato... Ma sinceramente, per noi che abbiamo iniziato da poco a ciaspolare, non abbiamo esperienza di consistenza neve o versanti piu o meno sicuri...e che se troviamo la pista battuta non dispiace affatto perchè non abbiamo più molta resistenza e fatichiamo un pò meno...è sicuramente una iniziativa che ci è gradita e ci può interessare! Anzi se possibile cercheremo di approfittarne!
A me qualcosa non quadra...Quanti principianti restano coinvolti in incidenti da valanga?Statisticamente pochissimiPercorsi,versanti sicuri a priori e magari certificati dalle bandierine?A dir poco fuorviante,salvo non si tratti di strade forestali e nemmeno tutte e neppure sempre.Regolamentare ed incanalare una delle massime espressioni di libertà del libero girare in montagne innevate? Assurdo.Formazione presso le scuole di scialpinismo,esperienza diretta con chi ha più anni di pratica sulle spalle,frequentazione assidua della montagna anche quando la giornata non è bella,imparare e praticare le tecniche di valutazione del manto nevoso,imparare a leggere ed interpretare i dati meteo,verificare le condizioni sul posto con umiltà e con la precisa consapevolezza che c'è sempre l'imponderabile e che le proprie scelte possono determinare un rischio per altri,come pure la consapevolezza che non è vero che se c'è una traccia e qualcuno è già passato vuol dire che quel percorso è ok.Avere ben presenti i propri limiti tecnici e non nasconderli in favore dell'ambizione o dello spirito di emulazione.L'alternativa è la scelta scellerata di "sequestrare una montagna" da parte della magistratura sull'onda di ripetuti incidenti (Mottarone e non solo, alcuni anni fà).Il rischio non è eliminabile in assoluto,si possono solo seguire regole ed attuare comportamenti che lo rendono meno probabile.Nel volo libero,in arrampicata,in vela valgono comunque le stesse considerazioniSul sito scrivono persone qualificate e con riconosciuta competenza,in grado di esprimere un parere più appropriato del mio,ma resta il principio che in natura le variabili sono tante e non èpossibile averle sempre tutte sotto controllo
Cara stellalpina guarda è meglio fare un percorso con 200 metri di dislivello in mezzo al bosco senza panorama ma in vergine e senza traccia che 2.000 metri in montagna in traccia.Poi dipende da quanto sei misantropa (orsa)
Dimenticavo una cosa:in montagna non mi piacciono le categorie:scialpinisti,arrampicatori,ciaspolatori,treckers....Ci sono i montanari,cioè gli appassionati che vanno in montagna,la amano e rispettano e vi praticano varie discipline a seconda delle proprie inclinazioni e poi la massa dei "consumatori",aberrante frutto della valorizzazione e svendita dell'ambiente alpino.Quindi caro Mau la parola ciaspolatore non è affatto esecrabile!Buone pestolate.