Autore Topic: Ritrovati morti i due sciapinisti sul Cristallo  (Letto 4073 volte)

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Offline PassoVeloce

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Re: Ritrovati morti i due sciapinisti sul Cristallo
« Risposta #15 il: 20/02/2012 12:10 »
mi chiedo quanto si faccia per fare prevenzione e formazione, magari cominciando a scuola... Possibile che la ricca Provincia non possa destinare una piccolissima parte dei milioni che spende e spande in infrastrutture di tutti i tipi, per fare questo?

Cosa intendi per prevenzione e formazione? di chi? per cosa?

Offline kobang

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Re: Ritrovati morti i due sciapinisti sul Cristallo
« Risposta #16 il: 20/02/2012 14:47 »
Le mie convinzioni circa il "rischio accettabile" nelle pratiche sportive,la libertà di definire i propri limiti e cercare di portarli avanti,l'ineluttabilità che l'incidente capiti a prescindere e tante altre,ho avuto modo di esprimerle in passato per discorsi nati a seguito di analoghi fatti.Quindi non mi ripeterò,ma aggiungo un paio di considerazioni.Uno che essere inesperti non è una colpa ,ma uno stato di fatto dal quale non si esce se non praticando la montagna e,conseguentemente,attraversando una fase in cui si è di fatto più a rischio.
 Secondo aspetto riguarda la prevenzione:con questa si può in certa misura ridurre le probabilità di incidente,ma certo non escluderlo.
Sulla prevenzione degli incidenti in montagna sia il CAI che il CNSAS hanno sempre investito risosrse,ma se manca la volontà di formarsi o l'umiltà di tener conto dei suggerimenti,per quanto si possa fare tutto resta vano.
Non mi sembra del resto che i cospiqui investimenti per la formazione di una adeguata coscienza ai fini del rischio da traffico stradale piuttosto che relativamente all'uso di droghe o alcool,o ancor più per la sicurezza sul lavoro diano chissà quali risultati.E qui si parla di ben più grandi numeri rispetto agli incidenti in montagna.
L'unico mix che può funzionare è quello tra la propria autoresponsabilità e le infinite variabili ambientali.In montagna si continuerà ad andare e talvolta a lasciarci le penne;se la montagna sarà fruibile a numeri sempre crescenti di persone senza adeguata esperienza, maturata con una progressione di anni,avremo più incidenti.
L'impegno di quanti amano e frequentano la montagna sia anche quello di trasmettere conoscenze e spingere ad affinare le tecniche ogni volta che si incontra qualcuno che vuole avvicinarsi a questo mondo.
Anche le numerosi dissertazioni sulle dinamiche di questo o altri incidenti servono solo a confermare cose già note:stavolta perchè non ha nevicato e allora si cerca la neve dove il vento la ha accumulata,l'anno scorso perchè i carichi erano alti e tanti andavano a goderseli.Siamo sempre lì,alla scelta/valutazione del singolo,un groviglio di ambizione,voglia di andare,studio della fattibilità,confronto con le proprie capacità vere o presunte:niente ,secondo me per fortuna,che possa rientrare in rigidi codici e regolamenti
« Ultima modifica: 20/02/2012 20:59 da kobang »

Offline Alan

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Re: Ritrovati morti i due sciapinisti sul Cristallo
« Risposta #17 il: 20/02/2012 17:14 »
sono morti facendo quello che più li appassionava...
non giudico e non li giustifico. Spero solo per loro che il loro ultimo momento non l'abbiano vissuto nel terrore ma solo cercando di compiere quello che più faceva battere il loro cuore con passione e una certa "incoscienza"!!!

RIP.

Offline AGH

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Re: Ritrovati morti i due sciapinisti sul Cristallo
« Risposta #18 il: 21/02/2012 22:49 »

foto da Skialper

l'analisi della valanga di renato cresta, esperto di nivologia
Tra sabato 18 e domenica 20 si sono verificati due incidenti per valanga e, purtroppo, in uno di questi sono deceduti i due sciatori coinvolti. L’umana comprensione del dolore che ha colpito le famiglie delle vittime non deve far dimenticare che solo la ricerca delle cause degli incidenti può accrescere la nostra esperienza e aiutarci ad evitare che si ripetano casi simili.
Il primo incidente, quello mortale, è avvenuto verso le 11.30 - 12.00 di sabato 18 sul versante sud-est del Monte Cristallo, quello che si può osservare dal Passo Tre Croci (vedi foto panoramica).
Il sovraccarico costituito dai due sciatori ha staccato un lastrone di neve accumulata dal vento il cui fronte si è esteso per circa 150 metri. Il bollettino emesso il 16 febbraio segnalava un grado di pericolo 2 (moderato) generalizzato per i pendii oltre il limite del bosco, ma precisava, a mio parere con grande chiarezza: “Le situazioni più critiche, per distacchi provocati di lastroni soffici da vento, sono ubicate oltre il limite del bosco e nelle ampie radure sottovento, dove è presente della vecchia neve invernale. I lastroni da vento sono poco consolidati con la vecchia neve; il pericolo è ben localizzato per la poca neve presente, specie nelle Prealpi”.
Il profilo stratigrafico della neve rilevato in Faloria qualche giorno prima indicava la presenza di una serie di strati, per uno spessore di 40 cm, di brina profondità a debole coesione, alla quale erano sovrapposti circa 20 cm di neve più recente, in parta trasformata, ma anch’essa a debolissima coesione. In totale 61 cm di neve di pessima qualità sulla quale si è depositata le neve portata dal vento.
In altre parole: basta osservare la panoramica della zona per capire che le rare zone innevate erano quelle in cui il freddo aveva conservato la poca neve delle precipitazioni nevose ed il vento vi aveva depositato quella che era riuscito a strappare via dalle zone più esposte.
La foto della zona di distacco mostra invece che i due sono entrati in sincrono e si sono disposti in sovrapposizione; forse volevano compiere due serpentine incrociate. Ciò che mi lascia molto perplesso è che non si siano accorti (o che non abbiano preso in considerazione) la cornice che, sebbene di modeste dimensioni, era il segnale evidente del pericolo che si celava pochi metri più avanti.

http://www.skialper.it/Articolo/1994/monte-cristallo-e-formazza-incidenti-annunciati.html
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