Salvati in extremis dalle acque del Noce
Più del livello dell'acqua che si è improvvisamente alzato, la corrente ha messo in pericolo i pescatori: in quattro - due ragazzini poco sotto Mollaro, un sessantenne all'altezza di Denno e un uomo di Nave San Rocco - si sono ritrovati in trappola nel torrente Noce, impossibilitati a raggiungere la riva e a risalire il greto per portarsi in salvo. Questione di secondi. Il pensionato si è aggrappato ad un ramo, i due amici erano in una zona irraggiungibile da terra. Hanno rischiato di venire travolti dall'acqua vorticosa. Colpa del rilascio - un rilascio controllato e programmato con tanto di cartelli che indicano gli orari dell'evento - avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri. Alle 18 la prima chiamata di soccorso al «118».
«Sono bloccato in mezzo al Noce, aiutatemi», ha urlato al telefono un primo pescatore in difficoltà all'operatore della centrale. L'emergenza è stata «girata» ai vigili del fuoco che hanno immediatamente inviato sul posto l'elicottero ed i volontari di Denno. Guido Bortolamedi, pensionato originario di Campodenno e residente a Trento, si teneva forte con le mani al ramo di un albero. «Non so quanto sarebbe resistito in quel modo - spiega il comandante dei vigili del fuoco volontari di Denno, Roberto Gervasi - era appeso ad un ramoscello su una specie di isolotto in mezzo al torrente. Non era in acqua, ma se l'intervento non fosse stato così veloce ci sarebbe potuto finire». Mentre da terra sono accorsi i pompieri, dall'elicottero è stato individuato il punto dell'intervento sul torrente, circa all'altezza della fermata del tram. Un soccorso in extremis: l'uomo era allo stremo delle forze, la corrente aumentava la propria potenza di minuto in minuto e le raffiche di vento hanno complicato ulteriormente la situazione. L'elisoccorritore, calato con il verricello, è riuscito a recuperare il pensionato, portandolo in salvo sul ponte della vecchia strada che va in paese.
Era in buone condizioni fisiche e spaventato. Meno «comodo» il luogo in cui sono finiti due amici di 16 anni di Denno: con le canne e tutta l'attrezzatura per la pesca si erano spinti verso la diga di Mollaro, salendo lungo il greto fino a raggiungere un posto isolato. Probabilmente i ragazzi non avevano fatto caso al cartello con l'avviso del rilascio dell'acqua: la corrente ha iniziato a farsi via via più forte, il torrente si è ingrossato impedendo la via del ritorno. Sono rimasti isolati. Alle 18.30 circa, con il cellulare hanno chiamato i soccorsi. L'elicottero era appena tornato alla base di Mattarello ed i vigili del fuoco di Denno stavano rientrando in caserma quando sono stati deviati sul secondo intervento: i due ragazzi erano in un luogo inaccessibile da terra e difficile da individuare dall'alto a causa della fitta vegetazione. Dopo alcuni sorvoli dell'elicottero, con i contatti telefonici resi difficoltosi dal rumore forte della corrente, è stato possibile il recupero; i ragazzi sono stati accompagnati nei pressi di Mollaro, dove li attendeva il padre di uno dei due con una comprensibile angoscia unita ad una certa tensione. Al figlio il genitore non ha risparmiato una bella strigliata per l'imprudenza. È stato invece portato in salvo da terra il quarto uomo sorpreso dalla corrente: Stefano Silvello, 31 anni, esperto pescatore di Nave San Rocco, era illeso.
l'Adige 23/06/2009
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la notizia mi ha un po' sorpreso, tutti abbiamo visto i cartelli (obbligatori) sui torrenti o fiumi a valle di bacini artificiali, che avvisano di possibili piene, ma ero convinto che comunque i rilasci normalmente li facessero di notte, salvo emergenze...
Qui invece pare fosse un rilascio programmato, fatto alle 18.30... non potevano aspettare qualche ora? 4 persone hanno rischiato di rimetterci le penne...
Chi sa come funziona la faccenda dei rilasci?