Da: l'Adige di ieri.
Stop ai «cacciatori di trofei» nel paesaggio bianco del Parco dove il lungo inverno sta facendo «selezione» di selvatici.
Con un decreto del presidente, Ferruccio Tomasi , il Consorzio del Parco nazionale dello Stelvio ha proibito fino al 15 maggio prossimo la raccolta delle carcasse degli animali morti, per non costringere quelli vivi ma debilitati a consumare le ultime energie fuggendo alla vista della gente. La sanzione prevista per chi trasgredisce al divieto va da 260 a 1.037 euro. Il decreto ricorda anche il divieto di foraggiamento (sanzione come sopra), danneggiamento e disturbo di cervi, camosci, caprioli e stambecchi (per i quali sono previsti l'arresto fino a 6 mesi o l'ammenda da 104 a 12.971 euro). «Negli ultimi giorni - si legge nel decreto del presidente - si sono dovuti registrare casi di reiterato disturbo, casi di asportazione di trofei o di parti delle carcasse dei soggetti rinvenuti morti e probabili esecuzioni di animali in stato di forte debilitazione, al fine di recuperarne le spoglie». Non bastando il buon senso, è intuibile che il provvedimento si accompagnerà ad una più attenta sorveglianza, visto che «l'attuale status delle popolazioni - dice il decreto - è caratterizzato da condizioni corporee non ottimali». La mortalità è «del tutto naturale» - viene ribadito - e «la selezione operata dalla neve e dall'inverno è un fenomeno che, in aree di montagna, ha effetti a lungo termine benefici sulla "qualità" delle popolazioni di cervo. Ma il disturbo arrecato dalle attività e dalla presenza umana - viene sottolineato - costringe gli animali ad un ulteriore dispendio energetico che «può causare un ulteriore aumento della mortalità». E che il trend di mortalità sia in aumento lo dicono i numeri: all'interno del Parco, nel settore trentino, i cervi trovati morti dal 1° gennaio al 3 marzo scorso sono 112 in Val di Peio e 60 in Val di Rabbi. In tutto, dunque, 172 animali, ai quali va aggiunta la sessantina di esemplari trovati morti fuori parco, per un totale provvisorio di oltre 230 selvatici. Chi trovasse le spoglie di un animale deve comunicare data e luogo del rinvenimento alle stazioni di sorveglianza del Parco. Le carcasse rinvenute nel periodo di validità del decreto (fino al 15 maggio) resteranno di proprietà del Parco.