Autore Topic: Il mistero delle tabelle rotte...  (Letto 13628 volte)

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Il mistero delle tabelle rotte...
« il: 27/10/2011 18:57 »
Nel recente giro a cima conca ho trovato le solite tabelle segnavia rotte... A Passo Cagnon di Sopra il palo era divelto e gettato a terra. Nel rialzarlo per rimetterlo in posizione mi sono accorto che la tabella non è in legno come credevo (vedi allegato) ma di una materiale sintetico plasticoso...

Mi sono ricordato dunque della teoria del "danno strutturale" di Mau...
Altra cosa strana: c'era solo una tabella rotta: ma se fossi un vandalo sarebbe più logico fracassarle tutte, e non una sola...  ;D

Insomma è davvero strano: o c'è un cretino (o più cretini) che si diverte a rompere sistematicamene le tabelle, oppure c'è qualche altra spiegazione... ma quale?  :)
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Offline itMax86

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #1 il: 27/10/2011 19:10 »
non sono sintetiche, è una sorta di gesso!
ti illumino subito! i vandali sono bovini xD
li ho sorpresi mentre si grattavano la capocchia sulla punta di un segna via

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #2 il: 27/10/2011 19:22 »
non sono sintetiche, è una sorta di gesso!
ti illumino subito! i vandali sono bovini xD
li ho sorpresi mentre si grattavano la capocchia sulla punta di un segna via

è una ipotesi che avevo fatto anche io, che però regge solo in zona a pascolo. A Valcion avevo rimesso in piedi un palo e al ritorno era già per terra, e nei dintorni c'erano delle vacche che guardavano  da un'altra parte  ;D

Mi pare difficile però che i bovini vadano a rompere le tabelle in alta quota dove non ci sono pascoli... a questo punto potrebbero essere selvatici? Credo che anche in lagorai ci sia il contagio della rogna sarcoptica che colpisce i camosci e che provoca un prurito terribile.... Potrebbe essere una spiegazione, mah...
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Offline danieled

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #3 il: 28/10/2011 08:27 »
è una ipotesi che avevo fatto anche io, che però regge solo in zona a pascolo. A Valcion avevo rimesso in piedi un palo e al ritorno era già per terra, e nei dintorni c'erano delle vacche che guardavano  da un'altra parte  ;D

Mi pare difficile però che i bovini vadano a rompere le tabelle in alta quota dove non ci sono pascoli... a questo punto potrebbero essere selvatici? Credo che anche in lagorai ci sia il contagio della rogna sarcoptica che colpisce i camosci e che provoca un prurito terribile.... Potrebbe essere una spiegazione, mah...

hi hi hi... ;D
Potrebbe darsi che gli animali si grattino e poi facciano cadere il paletto.
Le insegne non essendo di legno quindi si frantumano al suolo.
Speriamo non ci sia alcun deficente che si diverte ma che piuttosto sia una motivazione come questa.
Però anche la SAT... e metterle di legno no eh? ???
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Offline Franz

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #4 il: 28/10/2011 09:53 »
Il problema è proprio dato dal materiale di cui sono fatte le tabelle, che non è per niente resistente, anzi...non vale un tubo e si rompe facilmente a causa degli sbalzi di temperatura ;D
Ne ho parlato giusto domenica scorsa sull'Ortigara con alcuni amici, che si occupano della manutenzione sentieri CAI...nei pressi del baito Ortigara abbiamo trovato una serie di cartelli aggiustati sul retro con placchette di alluminio e chiodi da legno...
...idem anche per i paletti di sostegno...è stato usato il legno sbagliato, che sotto le intemperie marcisce facilmente...invece del "peso" si dovrebbe usare la "castegnara", che sotto la pioggia e la neve non marcisce  ;D
« Ultima modifica: 28/10/2011 09:56 da Franz »

Offline danieled

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #5 il: 28/10/2011 10:04 »
A dire il vero mi stupisce un pochino che la SAT oppure il CAI non abbiano avuto una visione lungimirante nell'installazione della segnaletica!
...sempre che questa sia la motivazione delle rotture.

Anche io se devo installare lo steccato in giardino penso subito al legno più adatto per resistere alle intemperie, figurarsi in montagna!!!
 :o
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Offline Franz

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #6 il: 28/10/2011 10:07 »
Secondo me, stanno un po' sperimentando i materiali più idonei. Da quel che mi è sembrato di intuire domenica scorsa, col tempo dovrebbero sostituire man mano tabelle e pali con nuovi materiali...

Offline AGH

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #7 il: 28/10/2011 10:25 »
Il problema è proprio dato dal materiale di cui sono fatte le tabelle, che non è per niente resistente, anzi...non vale un tubo e si rompe facilmente a causa degli sbalzi di temperatura ;D
Ne ho parlato giusto domenica scorsa sull'Ortigara con alcuni amici, che si occupano della manutenzione sentieri CAI...nei pressi del baito Ortigara abbiamo trovato una serie di cartelli aggiustati sul retro con placchette di alluminio e chiodi da legno...

ho notato anche io i cartelli "rappezzati"... L'ipotesi del materiale che si rompe per gli sbalzi di temperatura (magati col gelo) mi pare realistica... Comunque ho provato a chiedere alla sat, vediamo se si sbilanciano  ;D
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Offline dizzy

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #8 il: 28/10/2011 11:37 »
Cercando un po' in giro ho trovato questi documenti sulla segnaletica dei sentieri:

http://www.cai.it/uploads/media/3.6_-_Tabella_segnavia_01.pdf

http://www.accademiamontagna.tn.it/sites/www.accademiamontagna.tn.it/files/La%20segnaletica%20SAT.pdf

https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:4ciUp__X_MMJ:testdb.lanponet.it/caipiemonte/attachments/article/218/CAI_GRP_dpag165.doc+&hl=en&pid=bl&srcid=ADGEESjoyI1x9DrCsqCTjBQ2Opavmj3Nsj6cy2s_Lzea_EnOd__1DGWuelPRfwe89STfQ9rMK3Mo_Eo76xIutFlwBY6ghPOWSJnnsdidcVslvO8GGGeFo6AXoSkuIXLdnyo0xsRp0uxH&sig=AHIEtbT4NjEuXa2hi-aXj6qEHrnOxng0YQ

Nei documenti dal CAI e della SAT dice che i cartelli dovrebbero essere di legno (possibilmente legno locale) ma sono ammessi anche in altri materiali, cioe' in pratica la plastica.

Secondo me hanno hanno scelto di farli di plastica perche' probabilmente gli costa molto meno del legno verniciato e stampato. Nell'ultimo documento c'e' una lista di fornitori dei cartelli, fra cui uno di Borgo che probabilmente rifornisce la SAT. Magari si potrebbe telefonare per avere spiegazioni.

Viene anche menzionato un materiale plastico prodotto da una ditta svizzera (il FOREX) che e' in pratica una specie di polistirolo molto denso e compatto, facile da lavorare e particolamente adatto per la segnaletica. Il problema e' che questo materiale va bene per le insegne fissate ai muri ma probabilmente all'aperto non ha la resistenza e la durata nel tempo del buon vecchio legno.

Mi stupisce che CAI e SAT abbiano deciso di permettere l'uso di materiali non biodegradabili per la segnaletica dei santieri. Col tempo questi cartelli si romperanno un po' alla volta e lasceranno rifiuti plastici un po' dappertutto.


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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #9 il: 28/10/2011 11:45 »
Magari si potrebbe telefonare per avere spiegazioni.

bravo, interessante :) Telefoni tu? :)

PS: insomma mi sa che MAU ci aveva preso :)))
« Ultima modifica: 28/10/2011 11:47 da AGH »
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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #10 il: 28/10/2011 11:50 »
Il problema e' che questo materiale va bene per le insegne fissate ai muri ma probabilmente all'aperto non ha la resistenza e la durata nel tempo del buon vecchio legno.

ma in questo caso si tratta di pochi anni! Le tabelle in forex (suppongo sia quello il materiale nella foto) sono molto belle e suppongo molto meno costose, ma se durano così poco non ha veramente senso. Le vecchie tabelle in legno durano almeno 10 anni...

Rilevo peraltro che in alcuni parchi, Adamello e Paneveggio, hanno adottato delle (orride) tabelle in metallo anodizzato...
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Offline danieled

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #11 il: 28/10/2011 12:01 »
Comunque viene esplicitamente detto:
"Va però detto che le tabelle a sfondo “naturale” generalmente dopo 3-4 anni scuriscono e diventano poco visibili, facendo venir meno la loro funzione."


...a me sembra un invito a realizzarle in "altri materiali"
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Offline danieled

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #12 il: 28/10/2011 12:06 »
Cercando un po' in giro ho trovato questi documenti sulla segnaletica dei sentieri:

http://www.cai.it/uploads/media/3.6_-_Tabella_segnavia_01.pdf

http://www.accademiamontagna.tn.it/sites/www.accademiamontagna.tn.it/files/La%20segnaletica%20SAT.pdf

https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:4ciUp__X_MMJ:testdb.lanponet.it/caipiemonte/attachments/article/218/CAI_GRP_dpag165.doc+&hl=en&pid=bl&srcid=ADGEESjoyI1x9DrCsqCTjBQ2Opavmj3Nsj6cy2s_Lzea_EnOd__1DGWuelPRfwe89STfQ9rMK3Mo_Eo76xIutFlwBY6ghPOWSJnnsdidcVslvO8GGGeFo6AXoSkuIXLdnyo0xsRp0uxH&sig=AHIEtbT4NjEuXa2hi-aXj6qEHrnOxng0YQ

Nei documenti dal CAI e della SAT dice che i cartelli dovrebbero essere di legno (possibilmente legno locale) ma sono ammessi anche in altri materiali, cioe' in pratica la plastica.

Secondo me hanno hanno scelto di farli di plastica perche' probabilmente gli costa molto meno del legno verniciato e stampato. Nell'ultimo documento c'e' una lista di fornitori dei cartelli, fra cui uno di Borgo che probabilmente rifornisce la SAT. Magari si potrebbe telefonare per avere spiegazioni.

Viene anche menzionato un materiale plastico prodotto da una ditta svizzera (il FOREX) che e' in pratica una specie di polistirolo molto denso e compatto, facile da lavorare e particolamente adatto per la segnaletica. Il problema e' che questo materiale va bene per le insegne fissate ai muri ma probabilmente all'aperto non ha la resistenza e la durata nel tempo del buon vecchio legno.

Mi stupisce che CAI e SAT abbiano deciso di permettere l'uso di materiali non biodegradabili per la segnaletica dei santieri. Col tempo questi cartelli si romperanno un po' alla volta e lasceranno rifiuti plastici un po' dappertutto.

Proprio interessanti i link!
Grazie mille! ;D
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Offline radetzky

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #13 il: 28/10/2011 12:10 »
 ::)...imparare qualcosa in materia dagli svizzerotti NON guasterebbe !  ;D
http://www.atse.ch/uploads/file/Manuale%20segnaletica%20dei%20sentieri.pdf
quando che le pegore le va a destra.. mi vago a sinistra. e quando le va a sinistra mi vago a destra !

Offline Mau

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #14 il: 28/10/2011 12:27 »
PS: insomma mi sa che MAU ci aveva preso :)))
Sono felice di averci, forse,  "preso" ... non tanto x voler aver ragione a tutti i costi ... quanto perchè - d'accordo che la madre delgi stupidi è sempre incinta - ma xchè, forse, almeno sappiamo che non ci sono così tanti "stupidi" in giro x le montagne ... :D ... anche se qualcuno di sicuro c'è ...
Il dubbio mi era venuto x aver visto troppi cartelli rotti e troppi pali abbattuti in zone diverse ed anche abbastanza lontane fra loro ... ma l'intuizione - sperando che sia esatta - l'ha avuta mia moglie, dubitando della ipotesi "vandalismo" ... Mi ha fatto notare, quando ci siamo imbatuti in diversi cartelli rotti, come molto spesso la frattura si verificava nel punto dove sono messe anche le viti con cui il cartello è attaccato al paletto... forse, questa specie di gesso si comporta come il parabrezza dell'auto quando viene colpito da un sasso ... si frantuma a raggiera .. insomma, la dove ci sono le viti, forse, dopo averle infisse, si crea una piccola frattura che poi si allarga ... è un'ipotesi .. (vedi foto allegate)
La montagna è...l'abbraccio di un amico ed il fuoco di un bivacco condiviso.

Foto qui https://picasaweb.google.com/101452674008708650686?gsessionid=pC6VWv221ZhsNxdPABmQrw