Autore Topic: Il mistero delle tabelle rotte...  (Letto 13624 volte)

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Offline danieled

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #15 il: 28/10/2011 12:27 »
::)...imparare qualcosa in materia dagli svizzerotti NON guasterebbe !  ;D
http://www.atse.ch/uploads/file/Manuale%20segnaletica%20dei%20sentieri.pdf

...i nostri paletti di legno però sono eco compatibili. - ma meno duraturi.
Le loro insegne sono in alluminio verniciato - le nostre in forex, bellissime esteticamente ma davvero fragili.
Probabilmente loro hanno optato per una soluzione duratura, che non sarebbe male come idea anche per la SAT!
Non abbiamo ricevuto questo pianeta in eredità dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli.

Offline Franz

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #16 il: 28/10/2011 14:05 »
Esempio di cartello nello Yosemite National Park ed in Lombardia (Cornone di Blumone)...

Offline dizzy

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #17 il: 28/10/2011 14:10 »
... Mi ha fatto notare, quando ci siamo imbatuti in diversi cartelli rotti, come molto spesso la frattura si verificava nel punto dove sono messe anche le viti con cui il cartello è attaccato al paletto... forse, questa specie di gesso si comporta come il parabrezza dell'auto quando viene colpito da un sasso ... si frantuma a raggiera .. insomma, la dove ci sono le viti, forse, dopo averle infisse, si crea una piccola frattura che poi si allarga ... è un'ipotesi .. (vedi foto allegate)

Sono d'accordo ma solo in parte.

Non conosco le caratteristiche del forex, ma secondo me c'e' una debolezza strutturale del materiale, che si comporta, fatte le debite proporzioni, come un cemento armato senza ferri, cioe' si rompe facilmente se si tenta di piegarlo. Il legno e' invece piu' resistente (se tagliato per lungo) perche' le fibre di cui e' composto si comportano come i ferri del cemento armato e rendono il materiale molto piu' elastico e resistente al piegamento. Viceversa se lo si taglia nell'altro senso (a fette) anche il legno non ha nessuna resistenza e si rompe facilmente. Stessa differenza fra legno e truciolato.

Detto questo e' evidente che un materiale fragile come il forex si rompe piu' facilmente nel punto dove fa leva tirandolo, cioe' dove e' attaccato al palo con le viti. Ma non e' che si rompe da solo perche' ci sono le viti. Si rompe perche' qualcuno va li' e lo tira con le mani. I due cartelli che hai fotografato a distanza di 600m sullo stesso sentiero ed entrambi rotti mi fanno pensare che sia opera della stessa mano.

Riguardo alla scelta del materiale migliore gli svizzeri hanno scelto la soluzione piu' robusta, piu' brutta e piu' costosa (ma loro non hanno di questi problemi visto quello che si paga nei rifugi). CAI e SAT hanno invece scelto la soluzione piu' economica anche se alla prova dei fatti non funziona bene e alla lunga saranno soldi buttati al vento.

Probabilmente sarebbe stato meglio continuare a usare i vecchi cartelli di legno verniciato di bianco, che pero' hanno il problema che con gli anni e col sole si rovina la vernice. Oppure, ma non so se sia tecnicamente possibile, cartelli di legno rivestito in forex, che unirebbe i vantaggi di entrambi i materiali (resistenza meccanica e facile stampabilita').

Mi stupisce un po' che nessuno abbia fatto delle prove sulla resistenza di questi materiali o, se le hanno fatte, che abbiano deciso di puntare sul costo invece che sulla qualita' e sulla compatibilita' con l'ambiente.


Offline pianmasan

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #18 il: 28/10/2011 15:55 »
Ma il forex è inquinante poco, molto o moltissimo? E il legno autoclavato, quello utilizzato nei punti di ristoro? Alcuni sentieri hanno come segnavia a livello del terreno dei picchetti fatti con legno trattato così.

Offline Mau

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #19 il: 28/10/2011 15:55 »
...Detto questo e' evidente che un materiale fragile come il forex si rompe piu' facilmente nel punto dove fa leva tirandolo, cioe' dove e' attaccato al palo con le viti. Ma non e' che si rompe da solo perche' ci sono le viti. Si rompe perche' qualcuno va li' e lo tira con le mani. I due cartelli che hai fotografato a distanza di 600m sullo stesso sentiero ed entrambi rotti mi fanno pensare che sia opera della stessa mano.
....
In effetti anche questa potrebbe essere un'ipotesi valida ... ;)
La montagna è...l'abbraccio di un amico ed il fuoco di un bivacco condiviso.

Foto qui https://picasaweb.google.com/101452674008708650686?gsessionid=pC6VWv221ZhsNxdPABmQrw

Offline iw6bff

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #20 il: 28/10/2011 16:05 »
Ma il forex è inquinante poco, molto o moltissimo? E il legno autoclavato, quello utilizzato nei punti di ristoro? Alcuni sentieri hanno come segnavia a livello del terreno dei picchetti fatti con legno trattato così.
http://it.wikipedia.org/wiki/Forex_%28stampa%29
Ettore

Offline pianmasan

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #21 il: 28/10/2011 16:19 »
Ok, vedo che è il materiale ideale per le tabelle... Ecologico e indistruttibile.

Offline danieled

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #22 il: 28/10/2011 16:27 »
Ok, vedo che è il materiale ideale per le tabelle... Ecologico e indistruttibile.

MA... A dire il vero a me non sembra nè ecologico nè indistruttibile.
Wikipedia non lo dice. E dalle foto non si direbbe neanche indistruttibile.
Che sia duraturo nel tempo, essendo pvc, può darsi. Infatti Wikipedia cita:

Il Forex è un materiale plastico costituito di PVC espanso o semi-espanso, è conosciuto anche come Vekaplan. Può essere impiegato per la stampa diretta, nel settore della comunicazione, per la creazione di cartelli di grande dimensione, insegne, plastici, modelli, allestimenti punto vendita, scenografie televisive e teatrali, oggettistica promozionale, serigrafia. Nel settore dell'edilizia per architettura d’interni, pareti, mobili, rivestimenti di facciate, condotte anticondensa, cappe aspirazione e ventilazione, fai-da-te.
Ed anche nel settore dell’industria per la produzione di contenitori e rivestimenti per apparecchiature elettriche ed elettroniche, impianti di sviluppo e stampa, giocattoli, mobili, pannelli per porte, rivestimenti per nautica.

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Offline iw6bff

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #23 il: 28/10/2011 16:52 »
Diversi anni fa, parlavo con un costruttore di aerei acrobatici ( non eromodelli ! ) e secondo lui ed altri costruttori, il miglior materiale in quanto leggerezza, robustezza, elasticità e durata, era quello che definiva " il composito di Dio " in quanto soddisfaceva tutte le caratteristiche richieste da questo tipo di aerei.
Composito in quanto formato da fibre longitudinali parallele tenute assieme dalla cellulosa.
IL LEGNO !!
Ettore

Offline danieled

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #24 il: 28/10/2011 16:57 »
Dai che forte!!

Un tizio che conosco io fa aereomodellismo e li costruisce con la balsa (non chiedetemi cosa sia) e con la vetroresina.
Dice siano materiali molto robusti e flessibili.

Bella quella del legno!
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Offline pianmasan

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #25 il: 28/10/2011 17:02 »
MA... A dire il vero a me non sembra nè ecologico nè indistruttibile.
;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D

Offline iw6bff

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #26 il: 28/10/2011 17:03 »
Dai che forte!!

Un tizio che conosco io fa aereomodellismo e li costruisce con la balsa (non chiedetemi cosa sia) e con la vetroresina.
Dice siano materiali molto robusti e flessibili.

Bella quella del legno!
Ho fatto eromodellismo per 30 anni, prima di inziare a volare con il deltaplano a motore ;) il legno di balsa è un legno sudamericano estremamente leggero, negli anni 70 era sparito dal mercato perchè la Boeing lo usava come riempitivo nei 747  ;D
Ettore

Offline Mau

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #27 il: 28/10/2011 17:20 »
ho notato anche io i cartelli "rappezzati"... L'ipotesi del materiale che si rompe per gli sbalzi di temperatura (magati col gelo) mi pare realistica... Comunque ho provato a chiedere alla sat, vediamo se si sbilanciano  ;D
Speriamo che - se risposta ci sarà - sia una risposta "veritiera"  ;)... non sappiamo, per ora, la causa ... certo che la risposta "atti vandalici" ... potrebbe ... far comodo ... ;) ...
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Offline AGH

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #28 il: 28/10/2011 17:53 »
Speriamo che - se risposta ci sarà - sia una risposta "veritiera"  ;)... non sappiamo, per ora, la causa ... certo che la risposta "atti vandalici" ... potrebbe ... far comodo ... ;) ...

in effetti all'inizio mi pareva scontata l'azione di qualche imbecille. Poi i dubbi mi sono venuti vedendo che i cartelli rotti erano diffusi dalla panarotta fino a cima d'asta, quindi ho cominciato a dubitare fosse l'opera di un imbecille singolo...  ;D Poi pero' ragionando meglio anche questa ipotesi mi è sembrata poco probabile. Sono ormai anni che vedo in giro cartelli a pezzi, possibile che un gruppo di cretini sia così ostinatamente imbecille? L'unico cartello rotto trovato a passo cagnon domenica scorsa mi ha fatto dunque propendere per un problema di materiali, poiché un vandalo "serio" avrebbe rotto tutti i cartelli e non uno solo. Questo mistero si fa sempre più interessante. Certo che se uscisse fuori che è un problema di materiali la Sat non ci farebbe una gran figura  :(
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Offline pianmasan

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Re: Il mistero delle tabelle rotte...
« Risposta #29 il: 28/10/2011 18:52 »
Effettivamente i cartelli di legno che ho visto erano intatti e in piedi. Se uno ne ho proprio la voglia ("spizza") abbatte anche quelli.