Autore Topic: [ORTLES - CEVEDALE] Malga Strino (CIASPOLE) - OT: valanghe  (Letto 27834 volte)

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Smit

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Re: MALGA STRINO [ciaspole]
« Risposta #15 il: 08/01/2008 16:32 »
la moda delle ciaspole forse è spinta senza un'adeguata informazione anche sui pericoli, che sono assolutamente gli stessi di chi fa sci alpinismo o che comunque va fuori dalle piste battute.

Esatto!
Ma e' appunto una questione di moda...e con la moda non si puo' combattere finche' non passa sostituita da qualcos'altro!

Prendiamo la "moda" delle sciancrature degli sci...spatoloni enormi..."prenditi i carving che sono una figata"..."questi curvano da soli" ti dicono in negozio...e poi via di legamenti rotti perche' non riesci a tenere gli sci!!!

Nello scialpinismo prendetevi la briga di guardare gli sci degli escursionisti e contate quanti hanno sci che pesano meno di un kg l'uno...poi chiedete agli stessi escursionisti che itinerari e quanto dislivello fanno in una stagione. Un terzo di loro potebbe usare due cortecce di larice senza notarne la differenza!!!
« Ultima modifica: 08/01/2008 16:38 da Smit »

ste81

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Re: MALGA STRINO [ciaspole]
« Risposta #16 il: 08/01/2008 16:40 »
...non vedo però quali soluzioni a parte, forse, una segnalazione di tipo prudenziale da parte della Sat o delle Apt... (mah...)

Le stesse APT che ti consigliano di venire a ciaspolare in libertà nell'incantevole valle di ...??
O quelle che l'estate consigliano i turisti ad intraprendere itinerari in canotta e sneakers?

Mah...comunque per me il problema principale sta nella leggerezza di certa gente nell'affrontare la montagna...

Offline Guido

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Re: MALGA STRINO [ciaspole]
« Risposta #17 il: 08/01/2008 16:43 »
secondo me più che una questione di essere sprovveduti è più che altro una questione di incoscienza e di un po' di superbia;quel credere di sapere che va tanto di moda in montagna. Ritornando agli escursionisti estivi già "rodati" che affrontano sentieri estivi in inverno come nulla ci fosse di diverso, basandomi sulla mia breve esperienza, posso dire che le difficoltà maggiori che incontro d'inverno sono (in ordine decrescente): orientamento, pericolo valnghe (scelta della traccia), progressione con ciaspole su terreno difficile (molto spesso è meglio toglierle), vento e freddo. Tutte cose che d'estate non ci sono o sono ridicole paragonate all'ambiente invernale e con conseguenze molto più gravi se prese sottogamba (vedi perdersi).
"...sarà da chiedersi se esistano ancora escursionisti capaci di divertirsi sulle medie difficoltà, per trovare sè stessi anche in una giornata senza ambizioni, trascorsa serenamente all'insegna della natura più delicata." Giampaolo Sani

Offline Claudia

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Re: MALGA STRINO [ciaspole]
« Risposta #18 il: 08/01/2008 20:46 »
complimenti bel giro.. ma a valanghe come stavamo messi?

Eh Agh mi prendi impreparatissima! Nevicata abbondante tutto il giorno e la notte precedenti, temperatura abbastanza mite direi (ad un certo punto caldo addirittura). Metà gita nel bosco in moderata salita, metà nella valle risalendo con un pò più di pendenza... Non ci siamo avventurati oltre proprio perchè siamo inesperti di montagna invernale e andare e restarci non è il mio sogno  ;D
D'altronde la guida lo descrive come "i contrafforti del Monte Redival con i suoi valangosi pendii sudorientali" e cmq per affrontare delle difficoltà simili preferisco prima accumulare altre esperienze, o magari muovermi con chi ne sà di più! Diciamo che essendo dei novellini il nostro genere di ciaspolata è quello inteso da Guido, una passeggiata ma non molto di più.

...soprattutto di gente che è scivolata lungo il percorso (e alcuni sono morti) più che di valanghe (anche perchè il trentino fino alla settimana scorsa aveva poca neve e ben assestata).
Ma come si fà a scivolare? Nel senso... ho camminato sia su neve freschissima dove affondi che su neve ghiacciata in buona pendenza e le mie 405 non han mai mostrato segni di scivolamento...

Cmq ragazzi, se qualcuno ha voglia di farmi un breve corso su come capire se la neve è ok per camminarci, io accetto spiegazioni! (grazie già da ora)

Offline Guido

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Re: MALGA STRINO [ciaspole]
« Risposta #19 il: 09/01/2008 09:01 »
Claudia, il riferimento ai pericoli nel tuo topic è puramente derivato dalla domanda di agh sulle valanghe, non volevo fare riferimenti a te e alla tua gita.Tra l'altro se non si superano determinate pendenze si è molto più al sicuro, per quello ho parlato di "passeggiate", sicuramente non in termine dispregiativo :)
Per quanto riguarda il giorno successivo ad una nevicata, soprattutto con rialzo delle temperature è il giorno più pericoloso :o, ma è sempre soggettivo, se si segue una traccia sicura anche con queste condizioni si può ridurre al minimo il rischio  :)

il problema maggiore è nei traversi di neve dura, dove il grip, almeno nelle mie, è affidato ai corti chiodini sotto le ciaspole, quindi bisognerebbe tenerle "a piatto" usando le caviglie per fare aderire tutte le puntine, ma è una parola, poi spesso basta che togli un po' di peso o non l'appoggi uniformemente e via.. :-\
altro problema è uno strato sottile di neve più morbida su neve dura, dove i chiodini scivolano liberamente sulla patina senza arrivare ad avere grip.
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Offline AGH

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Re: MALGA STRINO [ciaspole]
« Risposta #20 il: 09/01/2008 09:25 »
Citazione
Claudia, il riferimento ai pericoli nel tuo topic è puramente derivato dalla domanda di agh sulle valanghe, non volevo fare riferimenti a te e alla tua gita.Tra l'altro se non si superano determinate pendenze si è molto più al sicuro

ocio che non è assolutamente sufficiente non affrontare pendenze per essere al sicuro, cosi come non sono assolutamente sicure le forestali. Quello che importa è quello che sta sopra: tu puoi essere anche in piano ma se il pendio vicino scarica sei fregato uguale :)
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Offline Guido

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Re: MALGA STRINO [ciaspole]
« Risposta #21 il: 09/01/2008 09:43 »
si, l'avevamo già detto anche in altri topic :) Soprattutto se i pendii sopra sono sottovento, con cornici, con neve accumulata, con adeguata ripidità (ovvero se son troppo ripidi la neve non si ferma neanche,quindi sono meno pericolosi di quelli medio-ripidi). In ogni caso la ripidità del pendio (E DEI PENDII LIMITROFI) può essere considerata come una buona discriminante (ovviamente per eccesso) rispetto alla pericolosità di un itinerario.
Mi spiego: se un itinerario non presenta pendii  (e limitrofi) sopra i 27°, oppure troppo ripidi per rischio valanghe, può essere considerato oggettivamente non pericoloso con qualsiasi condizioni di neve.
« Ultima modifica: 09/01/2008 09:45 da Guido »
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Re: MALGA STRINO [ciaspole]
« Risposta #22 il: 09/01/2008 09:49 »
è anche ovvio che se vai in giro con alto  pericolo nella scala valanghe con 2 metri di neve intorno, può anche capitarti una valanga di versante che parte 3km prima e porta via tutto quello che trova e lì hai voglia a guardare la ripidità del pendio...
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algol

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Re: MALGA STRINO [ciaspole]
« Risposta #23 il: 09/01/2008 10:45 »
è anche ovvio che se vai in giro con alto  pericolo nella scala valanghe con 2 metri di neve intorno, può anche capitarti una valanga di versante che parte 3km prima e porta via tutto quello che trova e lì hai voglia a guardare la ripidità del pendio...

In ogni caso si consiglia di provare a  "nuotare" per rimanere sulla superficie della valanga.  ;D

(A me sembra una cazzata, ma da più parti me l'hanno venduta per vera. Che ne dite, cari amici del forum?)

Offline AGH

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Re: MALGA STRINO [ciaspole]
« Risposta #24 il: 09/01/2008 10:54 »
io no so nuotare  :-[ Dovrei fare un corso?
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Smit

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Re: MALGA STRINO [ciaspole]
« Risposta #25 il: 09/01/2008 11:08 »
io no so nuotare  :-[ Dovrei fare un corso?

Portati il salvagente!!!  ;D

Offline Guido

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Re: MALGA STRINO [ciaspole]
« Risposta #26 il: 09/01/2008 11:13 »
è anche ovvio che se vai in giro con alto  pericolo nella scala valanghe con 2 metri di neve intorno, può anche capitarti una valanga di versante che parte 3km prima e porta via tutto quello che trova e lì hai voglia a guardare la ripidità del pendio...

In ogni caso si consiglia di provare a  "nuotare" per rimanere sulla superficie della valanga.  ;D

(A me sembra una cazzata, ma da più parti me l'hanno venduta per vera. Che ne dite, cari amici del forum?)

non so, fortunatamente, non ho mai provato ::), ma ho letto e sentito cose contraddittorie. sicuramente abbandonare sci e bastoncini aiuta a non farti trascinare sotto, ma nelle valanghe a lastroni (il 90% in cui sono coinvolti in incidente gli escursionisti)  è ben difficile " nuotare" in quanto si tratta di blocchi di neve ad alta coesione , un po' come nuotare in una vasca di giganteschi pezzi di lego. La cosa principale, dopo essersi liberati da sci e bastoncini è mettersi in una posizione di sicurezza in modo da proteggere la testa e con le braccia tenere uno spazio libero davanti a naso e bocca per poter avere, in caso di seppellimento, una sacca d'aria in cui poter respirare.
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algol

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Re: MALGA STRINO [ciaspole]
« Risposta #27 il: 09/01/2008 11:14 »
io no so nuotare  :-[ Dovrei fare un corso?

Se fossi còrso, quantomento del litorale, hai voglia a non sapere nuotare.  8)

Però la storia dello sbracciarsi per "galleggiare" sulla neve che precipita a valle, che mi sa tanto di leggenda metropolitana (e non venire a dirmi che se è metropolitana non c'entra nulla con la montagna  ;D), l'ho sentita più volte.

algol

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Re: MALGA STRINO [ciaspole]
« Risposta #28 il: 09/01/2008 11:23 »
non so, fortunatamente, non ho mai provato ::), ma ho letto e sentito cose contraddittorie. sicuramente abbandonare sci e bastoncini aiuta a non farti trascinare sotto, ma nelle valanghe a lastroni (il 90% in cui sono coinvolti in incidente gli escursionisti)  è ben difficile " nuotare" in quanto si tratta di blocchi di neve ad alta coesione , un po' come nuotare in una vasca di giganteschi pezzi di lego. La cosa principale, dopo essersi liberati da sci e bastoncini è mettersi in una posizione di sicurezza in modo da proteggere la testa e con le braccia tenere uno spazio libero davanti a naso e bocca per poter avere, in caso di seppellimento, una sacca d'aria in cui poter respirare.

Grazie Guido.
Ho capito che posso avere qualche speranza purché:
1 - la valanga non sia a pezzi di Lego ma, al massimo, a palline IKEA;
2 - sbigottito e progressivamente angosciato per la massa nevosa che mi sta investendo riesca a togliermi lo zaino ed i bastoni;
3 - mentre la neve mi sballotta su un pendio vellutato (cioè sgombro da rocce, alberi, cespugli etc. etc.) io riesca ad assumere una posizione di sicurezza.
Nel caso mi dovesse capitare di essere investito da una valanga pregherò di essere sbattuto contro qualcosa di molto duro, almeno non subirò la pena del soffocamento da cosciente.

Smit

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Re: MALGA STRINO [ciaspole]
« Risposta #29 il: 09/01/2008 11:25 »
La cosa principale, dopo essersi liberati da sci e bastoncini è mettersi in una posizione di sicurezza in modo da proteggere la testa e con le braccia tenere uno spazio libero davanti a naso e bocca per poter avere, in caso di seppellimento, una sacca d'aria in cui poter respirare.

In piu' a me hanno sempre detto di non togliere mai lo zaino perche' in caso di valanga a lastroni protegge la colonna vertebrale.