In vetta al Redival, sullo sfondo la Presanella
Da una foto trovata per caso su Facebook nasce questo meraviglioso trekking improvvisato in poche ore
La foto è quella del
Lago di Pian Palù, da una prospettiva (per me) insolita. Una rapida indagine su internet e “scopro” due valli ignote:
Val Comiciolo e
Val Pudria, due magnifiche vallette “sospese” sopra la
Valle del Monte (Pejo). In quest’ultima c’è un bel bivacco. Guardo le mappe e noto il
M. Redival 2947, vecchia conoscenza non troppo distante, mai salito però dal versante nord. Il trekking è deciso:
salita al Redival da nord per la Val Comiciolo, discesa e
scavallamento in Val Pudria e pernotto al bivacco. Il secondo giorno, si vedrà.
Il Lago di Pian Palù col suo incredibile color turchese
1° giorno: Fontanino - Monte Redival m 2973
Dal
Fontanino 1700 sotto al Lago di Pian Palù raggiungiamo facilmente
Malga Celentino 1830, quindi col
sentiero 137 saliamo di quota fino alla spettacolare
Valle di Comiciolo, una magnifica conca che si inoltra verso il Monte Redival, che appare all’orizzonte abbastanza lontano. Fantastici gli scorci sul
Lago di Pian Palù.
Val Comiciolo con vista sulle cime da Punta S. Matteo al Vioz
Lago di Pian Palù
Val Comiciolo, a dx in basso quota 2520 che aggireremo al ritorno per scendere il Val Pudria
Il sentiero, sempre ben segnato, si inerpica per
alcune dorsali ripide in mezzo alla valle fino a un
piccolo laghetto a quota 2600. Qui iniziano le pietraie e i segni si fanno più radi. Ora la traccia si arrampica su un costone molto ripido per sfasciumi, dove l’equilibrio è spesso precario e bisogna aiutarsi con le mani.
Salendo verso Forcella Strino per ripide pietraie
Primule
A quota 2800 salendo il ripidissimo costone
Faticosamente raggiungiamo una forcella, con vista su un
bel laghetto senza nome, dove i segni sembrano sparire. Ravanando per le pietraie cercando la traccia avvistiamo
due stambecchi che ci osservano quasi indifferenti, accovacciati sopra un roccione. Ritroviamo i segni e attraversiamo una
scomoda pietraia fino a alla Bocchetta di Strino 2848, di qui per la
lunga dorsale NO raggiungiamo la vetta del
Monte Redival 2973. Vista “mostruosa” a 360 gradi, ma quella sulla
Presanella entusiasma sempre.
Primo scollinamento a quota 2850, col laghetto senza nome
Due stambecchi ci osservano senza scappare
La Bocchetta di Strino è raggiunta, con vista sui Laghi di Strino
Ranuncolo dei ghiacciai con Geum reptans
Genzianelle o Gentiana acaulis
Dopo sosta panini, l’idea di tornare dalla stessa faticosa e ripida via di salita ci deprime abbastanza, decidiamo quindi una
discesa alternativa fuori traccia, sperando di non avere brutte sorprese.
Scendiamo quindi per la dorsale NE che sembra abbastanza fattibile. Nonostante l’assenza assoluta di tracce, la discesa non è troppo ostica.
In vetta al Redival con lo sfondo della Presanella
Val Montozzo
In vetta al Redival!
Ranuncolo dei ghacciai; Silene acaulis
Il laghetto senza nome a quota 2600
Arrivati in vista del laghetto, tagliamo giù per una
faticosa pietraia (attenzione sassi mobili) per
riprendere il 137 fatto all’andata. Ora il grosso è fatto, dalla Val Comiciolo prendiamo il
nuovo sentiero 144A, ripristinato di recente, che
sale verso quota 2520 che si aggira a sud, calando poi per la
bellissima Val Pudria.
Scendiamo fino al costone erboso che scavalliamo per scendere in Val Pudria
Il traversone verso la Val Pudria
Sguardo indietro sul Redival: in rosso la salita, in verde la discesa
E’ incredibile, pur con l’ora tarda, sono circa le 18, e a 2500 metri di quota l’aria è quasi bollente: pensiamo con pena a quelli rimasti in città. Caliamo ancora di quota fino alla meravigliosa
radura di Malga Pudria 2147, dove c’è un bellissimo bivacco, per fortuna vuoto
.
La radura paradisiaca con Baito Pudria, dove pernottiamo
Un plauso all’Associazione Cacciatori (una volta tanto) che ha fatto veramente
un bellissimo ripristino: col recupero dell'antico "lez" (canale) che porta acqua alla malga e al laghetto che si era prosciugato. Ma soprattutto ha messo a disposizione di tutti questo
confortevole bivacco sempre aperto, dotato di stufa, 4 letti a castello con materassi e coperte, in un posto a dir poco paradisiaco. Un frugale pasto e poi a nanna.
13 km di sviluppo, dislivello circa 1500. Giro impegnativo specie nella parte finale della salita, con pendii molto ripidi e malagevoli su terreno scivoloso, pietraie faticose e insidiose, brevi tratti esposti. In compenso paesaggi selvaggi e meravigliosi frequentati da quasi nessuno.
Il percorso del 1° giorno
2° giorno: Baita Pudria - Lagostel m 2454
http://girovagandoinmontagna.com/gim/ortles-cevedale-le-maddalene-vegaia-tremenesca/(cevedale)-trekking-in-val-di-pejo-baito-pudria-lagost-2454-22/msg108730/#msg108730