Ragazziiiiiiiiiiiii
Ho un megagiro da raccontarvi, mi sà che nessuno l'ha mai fatto qui dentro...
Domenica, visto il meteo superpromettente, abbiamo deciso di strafare: super escursione in val di Pejo!
Partenza da
Pejo Fonti, si raggiunge in auto il
Rif. Fontanino, dove si parcheggia (€2). Si sale subito a sinistra oltrepassando il torrente e in 15' si raggiunge su comodo sentiero un po' ripido nel bosco il bellissimo
Lago di Pian Palù (1800m). Da qui, si costeggia il lago a
sinistra su bella stradina quasi pianeggiante, fino a raggiungere la
Malga Pian Palù (45'); proseguendo si attraversa un ponticello e (cartelli) si prosegue a
sinistra sul
sentiero 110 che conduce, molto ripidamente, alla
Malga Paludei (2106m – 2h). Si prosegue ora dietro la malga, dove c'è un piccolo laghetto zeppo di girini, dirigendosi verso il bivio col sentiero 141 (che si lascia sulla destra), proseguendo sempre sul 110 che và a ovest, in leggera e costante salita, passando con un bel ponte il Rio Val Piana e portandoci in una splendida valletta dove le mucche pascolano tranquille (3h15'). Alla nostra sinistra la Montagna di Ercavallo (che nantes ha percorso poche settimane fa) con l'imponente Corno dei Tre Signori. A metà di questa valletta, prendiamo a
destra (bivio segnalato da cartelli) in direzione del
lago di Vallumbrina (2785m – 5 ore circa), che raggiungiamo dopo aver superato sulla sinistra una bella cascata. Il laghetto è a dir poco stupendo, immerso nel silenzio più totale e di un blu che purtroppo le fotografie non renderanno mai. Iniziamo a risalire la Val Umbrina seguendo i precisi e frequenti segni bianchi e rossi, finchè non ci troviamo di fronte una parete quasi verticale: c'è da salire di lì, in un rognosissimo canalino molto franoso da cui spuntano brandelli di stoffa e chilometri di filo spinato risalenti al primo conflitto mondiale. Il canalino (benchè non sia segnalato sui cartelli) è veramente brutto: la terra cede e per fortuna alla sinistra ci sono molte rocce su cui è possibile incastrare le dita ed issarsi... molto utili i bastoncini da trekking, accorciati, usati a modi piccozza. Fortunatamente lo affrontiamo in salita, perchè in discesa...
Al termine del canalino comunque scavalchiamo altro filo spinato e ci troviamo il
Bivacco Battaglione M. Ortles (3120m – 7 ore) sulla sinistra. Il Bivacco è ricavato da una baracca della prima guerra, molt ben tenuto, con 6 posti letto ed una bella stufa, già occupato da 5 persone salite comodamente dalla strada del Gavia in meno di tre ore... poco male, tanto noi non avevamo intenzione di fermarci qui! Il panorama è stupendo: a 360° si spazia dalla Presanella alla strada del Gavia, si vede quel che resta della Vedretta di Val Umbrina e, ovunque, resti di baraccamenti e trincee. Unica nota dolente: l'immondizia che riempie il piccolo pianoro sottostante il bivacco, veramente indecente, e la cassettina per le donazioni forzata nonostante i 3 lucchetti... mai mi sarei aspettata una cosa simile...
Noi proseguiamo in discesa su pietroni (ignorando la scritta “pejo” su una roccia, ma basandoci su cosa dice la mappa – Agh docet) in direzione del
Passo Dosegù (2999m) e da lì ritroviamo i segni rossi che ci conducono, prima attraverso prati coperti di fiori, poi su pietraie, ed infine anche con un breve tratto attrezzato
(che passa sotto ad una parete verticale), ad un minuscolo laghetto dove ci godiamo ancora un po' di sole sotto l'imponente Corno dei Tre Signori (9h).
Da qui, il sentiero scende sempre molto ripidamente attraverso prati dove si trovano ancora resti di schegge di proiettili (una anche lunga almeno 30cm) e ci ricolleghiamo al bivio incontrato la mattina. Breve sosta (son 10 ore di cammino...) per immergere i piedi nel ruscello gelido, poi via verso la
Malga Paludei (11ore), dove, ammirato un camoscio che mangiava nei pressi della croce, prendiamo il comodo
sentiero 124 che conduce alla
Malga Giumella (1950m) e poi la forestale che ci riporta dopo 12 ore, cotti, al parcheggio.
Il giro più lungo e spettacolare che io abbia mai fatto, pieno di laghi, sole caldo, vento fresco, 5 persone incontrate in tutto il giorno, estrema varietà di panorami e percorsi... Ovviamente i tempi sono quelli di persone normali
affrontati con calma, le dovute soste foto-pranzo ecc!
NB: estremamente sconsigliabile farlo nel verso opposto (passo dosegù – bivacco – lago di vallumbrina) a causa del canalino che è secondo me impercorribile in sicurezza in discesa... poi vedete voi, magari con un salto...
inizio col mettere la mappa, è il meglio che son riuscita a fare!