Premetto che non sono un amante dei posti molto trafficati, ma almeno una volta bisognerà pur andare sul Vioz!
Quindi ieri mattina siamo riusciti a prendere la prima seggiovia delle 8.00 Tarlenta e poi la prima delle 8.15 circa del Doss dei Cembri.
Si sale lungo il 139 e lo si lascia in breve per il lungo e serpentoso 105. Il sentiero è veramente ben segnato, non ha difficoltà ma presume cmq un po' di allenamento per lunghezza e per altitudine, per cui l'aria si sente che si fa più sottile. Dopo una breve pausa al rifugio Mantova andiamo in cima (2?) una segnata con la croce ed una segnata con un paletto in ferro mi pare... da quest'ultima si ha la meglio visuale su... praticamente tutto!
Ci si deve fare strada fra i numerosi escursionisti, poi trovata qualche pietra "solitaria", abbondante pausa brugne e panorama erano circa le 12.15.
Triste vedere la punta Linke assediata dai cannoni da cantiere che lavorano senza sosta con rumorosi generatori per sciogliere il ghiaccio per i residuati bellici... ma è una discussione a parte (sciolgono di quà e poi mettono i teloni di là...
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Giornata spettacolare, nemmeno una nuvola, maniche corte fino in cima e durante la pausa un pail.Poi cmq dipende da persona a persona, chi aveva guanti e cappelli grossi e braghe lunghe invernali.
Ripartenza alle ore 13.00 circa dalla cima, piedi in macchina alle 15.15.
Proprio una bella escursione, ma anche se è penso il più facile a raggiungersi di quell'altezza, non bisogna prendere sottogamba la lunghezza, il dislivello (quasi 1300mt) e l'aria/altitudine.
Seppure sia stato un luogo noto per le vicende belliche, personalmente non ho trovato le stesse intense sensazioni a tal riguardo rispetto ad altri più isolati, forse per via del fatto che "emana" turismo di massa. Togliendo questo appunto, gran bel giro spettacolare.