In cima al Monte Vioz 3645
La salita al Vioz è una classica delle salite “facili” ad alta quota: l’impianto che arriva al
Doss dei Cembri 2315 alleggerisce l’ascesa che si riduce così a “soli” 1350 metri di dislivello. Il sentiero è abbastanza facile, con qualche tratto un po’ esposto, ben segnato, ma pur sempre un sentiero alpinistico in alta quota da affrontare con la dovuta preparazione.
Qui una panoramica a 360° dalla cima http://goo.gl/crX3GAIn vetta al M. Vioz (foto LS)
Per la relazione vi rimando all’
identica salita fatta in precedenza. In questa occasione ho potuto visitare finalmente la galleria con la
teleferica austroungarica della Grande Guerra, scavata nella roccia, che è stata riportata recentemente alla luce grazie al ritiro del ghiacciaio.
Arrivo al rifugio Vioz
Vista verso il Ghiacciaio del Careser
Ultimi passi verso cima Vioz, sotto il Rifugio Vioz, sullo sfondo il Brenta
Punta Linke m 3.632 Nel gruppo Ortles–Cevedale durante la Grande Guerra,
Punta Linke fu una delle postazioni austro-ungariche più alte e significative sul piano logistico dell’intero fronte. Dotata di un doppio impianto teleferico, era collegata da una parte al fondovalle di
Pejo e dall’altra al “Coston delle barache brusade” verso il
Palon de la Mare m 3703, nel cuore del
Ghiacciaio dei Forni; il vicino
Rifugio Vioz 2535 era sede del comando di settore.
Il traversone che da Cima Vioz conduce a Punta Linke, a sx la spettacolare piramide di Punta S. Matteo
Con la fine della guerra, come altri siti d’alta quota del Trentino,
Punta Linke venne abbandonata dalle truppe. Il ghiaccio e le particolari condizioni atmosferiche d'alta quota hanno conservato l’intero sistema di apprestamenti allo stato originale fino ai giorni nostri, quando col
progressivo abbassamento del ghiacciaio è venuto alla luce. Grazie ai recenti
interventi di recupero volti a preservare l’integrità del sito, è stato possibile raccogliere dati straordinari sull’esperienza della
guerra in alta montagna e restituirli al pubblico attraverso un eccezionale allestimento museale in quota unico al mondo.
L'ingresso della galleria che conduce alla caverna con la teleferica
L'ingresso a nordovest di Punta Linke; il tunnel d'accesso
La galleria è lunga circa 25 metri, scavata nella roccia;
La galleria all'ingresso è cristallizzata nel ghiaccio
Il motore diesel della teleferica
Cassetta per munizioni con elmo austroungarico; un angolo dell'officina che serviva per la manutenzione della teleferica
Il motore diesel di fabbricazione tedesca che azionava la teleferica; a sx "i copriscarponi" in paglia intrecciata per proteggere i piedi dal freddo
Vista da Punta Linke verso Punta S. Matteo; durante la Grande Guerra dietro queste creste stavano i soldati italiani
La galleria è visitabile generalmente nei fine settimana dopo le 11.00, in luglio e agosto tutti i giorni. Il luogo è presidiato durante l'orario di visita da un custode che fa anche da guida, dopodiché l'accesso viene chiuso.
Maggiori informazioni possono essere chieste al rif. Vioz
http://www.rifugiovioz.it/ Tel. rifugio: 0463 751386
Da Punta Linke torniamo a Cima Vioz per iniziare la discesa (foto LS)
Dal Vioz verso Palon dela Mare, a dx Cevedale e Zufall
Si torna verso la Croce e quindi giù al rifugio e poi verso valle a Doss dei Cembri (foto LS)
Scendendo verso valle col lo spettacolo delle cima dei gruppi Presanella-Adamello (foto LS)
Lo sviluppo con partenza dal Doss dei Cembri è di km. 14, dislivello m 1350.
Il percorso con la traccia GPS