Percorso che ho effettuato a Ferragosto con il preciso obbiettivo di non incontrare nessuno lungo la strada
La giornata era nuvolosa e quindi ho fatto poche foto ma ho potuto mettere alla prova il mio senso dell'orientamento. Giungo alla mattina alle 8.00 al Fontanin dove, ovviamente
, devo pagare il parcheggio seguendo le indicazioni dei ragazzi che mi fanno incollare alle altre auto e mi danno le direttive per prendere il pullman che porta alla Malga Stablasolo.. basta questo per farmi tirare quattro bestemmie e scappare subito nella laterale Val Maleda dove, grazie al cielo, non trovo nessuno. Salgo per la bella stradina passando per le Malghe Stablaz.
Dopo un bel tratto dove trovo mandrie di cavalli e mucche, arrivo alla Stablaz Alta ed osservo con immenso piacere
i valloni di fronte riempirsi di nuvole
Dalla malga, una traccia ben battuta sale in direzione del Baito Fassolle, ma la devo abbandonare per affidarmi alla cartina e al buon senso. Nel più totale nebbione salgo seguendo il letto del torrente rassicurato ogni tanto dalle campanelle della pecore/capre lasciate pascolare in alto. Della salita ricordo poco sebbene fosse un susseguirsi di risalti e ripiani, tipicamente delle vallate d'alta montagna. In un modo o nell'altro giungo sotto alla cresta in corrispondenza (almeno credo) del Passo Stablaz dove intravedo un super branco di camosci passarmi davanti
Giunto, con una tirata su sfasciume, al crinale, salgo sulla destra senza ormai più dubbi
In breve sono a Cima Cavaion sempre immerso nel più totale nebbione. Scendo dunque al Passo Cavaion dove intravedo la mia cima e dove trovo una curiosa e sgargiante fioritura di ?? boh..
belli però a questa quota in mezzo ai sassi
Prima di scendere provo a salire alla Cima Ponte Vecchio incrodandomi in un camino piuttosto impervio e pericoloso dove decido di tornare indietro. Prima di buttarmi nell'ignota Val Flora, mi viene regalata un breve visione del Cevedale e del Careser
La Val Flora presenta una prima parte comoda nonostante la consueta e totale mancanza di traccia ma diviene più ripida nella parte bassa dove vari salti di roccia vanno debitamente aggirati e dove bisogna stare attenti ai passaggi su erba alcuno molto ripidi, altri paludosi. Purtroppo le foto che ho direbbero poco o niente vista la visibilità sempre molto scarsa
Ritorno quindi alla Malga Stablaz Alta e scendo dalla strada dell'andata ma tagliando nei boschi dove però mi è stata concessa qualche piccola fortuna "fungiva" eheh
Bel giro, persone incontrate ZERO nonostante fosse il 15 di agosto e decine di pullman pieni di "turistame" (termine Agh
) partivano dal Fontanin verso le Cascate del Saent. Peccato per giornata a dir poco orribile, sempre nuvolosa. Una gita adatta a "ravanatori" di buon livello
Dislivello: circa 1800m
Sviluppo: 18.5 km