Ieri, con Salvatore e Fiorenzo, decidiamo per una salita alla Becca. Milleunesima volta che ci vado, però, questa volta, c'è una nota di originalità: si parte da casa, da Castellano (780 m).
Ci incamminiamo per la strada che porta a Daiano, e di qui saliamo a Cei. Da Cei prendiamo il sentiero 640 che porta, con percorso faticoso, a La Becca (1570 m), dove ci concediamo una lunga colazione. Qui decidiamo che il giro va allungato, ed allora prendiamo la dorsale, direzione Stivo. Percorriamo la panoramica e nervosa cresta fino ad arrivare sulla Cima Alta (1915 m) (che sarebbe il Palon, ma tutti quelli del posto la chiamano Cima Alta, come hanno scritto anche sul capitello che vi si trova). La temperatura mite, la vista notevole invitano alla sosta, e così ci lasciamo coccolare dal posto per un po'.
Si riparte e scendiamo, sempre per la cresta, adesso più dolce ed erbosa, fino a La Bassa (1675 m). Accarezziamo l'idea di proseguire per lo Stivo, ma siamo a corto di liquidi e decidiamo di scendere per il 623 fino a Passo Bordala (1250 m), dove ci concediamo una provvidenziale birra.
Si riparte, prendiamo una stradella tra i prati fino a Bordala Bassa e quindi ci dirigiamo alla baita degli alpini di Bordala. Di qui, con strada nel bosco, verso Presuam, e, finalmente, Castellano.
Bel giro, una mini-traversata di grande soddisfazione, con bella vista e assolutamente poco frequentata.
In tutto sono 1250 m di dislivello, percorsi, con estrama calma, in circa 9 ore. Lungo l'andare e il venire da Castellano, ma la macchina, per una Domenica, è rimasta ferma.
Niente foto perchè non avevo la macchina fotografica dietro, se me ne mandano i compari, le metterò.