Ragazzi sono appena tornato da Cima Canfedin, che spettacolo!!!! Non ci ero mai stato, sono partito da Molveno, la salita è facilissima e la mega dorsale pratosa e pianeggiante della Paganella è veramente fantastica!!!
Seguiranno foto e relazione
Update: ecco la relaz. di salita.
Si parte appena superato il paese di molveno, costeggiando il lago sulla riva orientale per meno di 1 km, in prossimità di una colonia estiva e un parcheggio (solo 1 ora!) si stacca dalla strada il sentiero 612. Un po' noioso e ripido nella prima parte, poi migliora costantemente fino ad un primo spettacolare squarcio in cui si vede la cima di ghez e il lago di molveno. Il sentiero sale ora più moderatamente con un lungo traversone in un bel bosco di faggi. A quota 1750 si congiunge ad una strada forestale (non segnata sulla carta kompass che lo da come sentiero eddaje); ora si spiana e in pochi minuti si arriva al bellissimo e arioso Passo di S. Giovanni dove c'e' un crocevia di sentieri. Finalmente si intravede il Brenta. Si prende il sentiero 602, piegando decisamente a nord est (non fatevi tentare dal tagliare per la dorsale, dietro è un inferno di mughi!) e traversando una pianura dall'aspetto "tundroso" si va a intercettare la strada che sale dalla Bocca di S. Giovanni.
In lontananza di vede il bait del germano, punto di ristoro. Si segue la strada forestale che con tornanti guadagna ancora quota fino alla bellissima conca pratosa di Malga Covelo. Si prosegue ancora salendo per la strada fino ad una piccola sella a 1790 m, con grandioso panorama sulle guglie del brenta, dove si piega a est per stradella segnata con 602. Il panorama ora è ampio, si sale poco di quota per ampi prati punteggiati di "casette" verso il monte Gazza. Qui l'inverno dev'essere semplicemente fantastico su queste pianure d'alta quota. Si arriva quindi in una specie di conca, il Passo di S. Giacomo. Ormai è quasi fatta, si vede in lontananza la cima, si segue ancora il sentiero e quando questo piega a nord est si tira dritto verso la croce di vetta. C'è un "osservatorio" panoramico con delle frecce che indicano le cime.
Il panorama da questo balcone naturale è grandioso: sul Bus di Vela, Trento e il Bondone, il Brenta. Per vedere bene la valle dei laghi, in una magnifica infilata dove si vedono (oltre terlago), i laghi di s, massenza, toblino, cavedine e lago di garda, bisogna spostarsi leggermente sul ciglio del versante sud dove il canfedin precipita con ripidissime scarpate. Per il ritorno io sono sceso fino a passo s. giovanni dove sono rientrato per il "sentiero de le mars", che scende con due lunghi traversoni: allunga un po' il percorso ma vale la pena.