Vista l’assenza di neve, ecco una piacevole escursione fatta a metà dicembre 2018.
Siamo partiti dalla località Lac Sant m 1064, lungo la strada che da Transacqua porta al Rifugio Caltena.
Per strada forestale saliamo seguendo le indicazioni per la Croce del Padela.
In località Giazzai (in effetti il termometro segnava -9 alla partenza) prendiamo il SV 743 in direzione S verso lo Sforzelin dela Chegantaia m 1283, dove finalmente ci portiamo nel versante al sole.
Ora prendiamo il SV 744 che con pendenza moderata risale il fianco del Col Guion, una poco appariscente cima ricoperta da vegetazione.
Più avanti la pendenza si fa più impegnativa e il sentiero sale con una lunga serie di tornanti; un albero sradicato ci costringe ad una breve deviazione ma in breve siamo sulla Croce del Padela.
Da tutte le carte che ho consultato e qualche relazione in rete, quella che viene chiamata Croce del Padela in realtà è la più occidentale delle 3 cime del Cimon di Fradusta (1859 , 1864 m e 1867 m).
Il Sasso Padella dovrebbe essere l’anticima del Cimon quotata 1751 m che si protende verso Transacqua, non raggiungibile escursionisticamente.
Ovviamente vogliamo raggiungere la vetta più alta del Cimon di Fradusta: scendiamo quindi dal versante N ghiacciato per una cinquantina di metri, sempre sul SV 744.
Giunti ad un forcellino abbandoniamo la traccia per salire in direzione O.
Con un po’ di ravanamento tra la vegetazione e qualche passo appena accorto raggiungiamo sia la cima centrale che quella orientale del Cimon di Fradusta.
Rientrati sui nostri passi fino al sentiero SAT, scendiamo sul versante N e aggiriamo il Sasso Padella passando per le località Pra Caoril e Scofa prima di chiudere l’anello a Giazzai e rientrare al punto di partenza.
8,5 Km, D+ 850 m.
Sasso Padella
Ogni tanto si apre la vista verso S: Vederna e Totoga al Centro, dietro Coppolo e Lagorai
Evitando gli schianti
Appena sotto la cima
Dalla cima O del Cimon di Fradusta: le Pale
Vette Feltrine
Lagorai
Verso la cima E
Piz de Sagron, Piz de Mez e Sass de Mura
Dalla cima E verso la cima O
Discesa delicata sul versante nord
il bel bosco di Scofa